Capannori, comune di 46 mila abitanti
che per sei anni ho avuto l'onore di amministrare come Assessore all'Ambiente è
divenuto un punto di riferimento nazionale ed internazionale per i risultati
ottenuti attraverso la strategia Rifiuti Zero. Quando partimmo con le prime
esperienze di raccolta domiciliare e di isole ecologiche attrezzate alcuni
cittadini manifestavano perplessità o contrarietà ma decidemmo di andare avanti
comunque condividendo le possibili criticità per correggerle nel tempo con il
contributo di tutti. Oggi quell'esperienza è stata presa a modello da oltre 200
amministrazioni comunali in tutta Italia e coinvolge oltre 4 milioni di
italiani con grandi ed evidenti risultati.
Questa strada è l'unica che permette il rispetto delle normative ambientali, è l'unica che ci può dare speranza di sostenibilità, è l'unica che può dare all'umanità possibilità di futuro.
Contrastare queste scelte vuol dire fare un torto ai propri figli, calpestare il buon senso e l'amministrazione di un buon padre di famiglia. Ostacolare i progetti previsti dalla strategia Rifiuti Zero, fra i quali rientrano i centri di raccolta comunali, significa darsi definitivamente la zappa sui propri piedi e scegliere il peggiore passato, la peggiore politica del non fare o fare male.
Per mia figlia e per il mondo che vivrà sogno una gestione virtuosa dei materiali dove sparisca il concetto "rifiuto" dove ovunque sia attivata la raccolta differenziata domiciliare ed ogni quartiere, ogni zona di ogni città abbia una bella ed alberata isola ecologica dove tutte le famiglie possano portare i loro figli a conferire gli scarti e a capire che niente è rifiuto e tutto si può riutilizzare e riciclare.
E' l'unica scelta sostenibile dal punto di vista sanitario ed ambientale e che, tra l'altro, favorisce sana occupazione e può garantire un futuro ed un miglioramento dei servizi al cittadino.
Barletta può dimostrare che al pari di altre grandi città del Sud è capace di organizzare con orgoglio una filiera virtuosa nella gestione degli scarti, spero che colga questa eccezionale ed irripetibile opportunità e prosegua forte e convinta in tale direzione, anche approvando il prima possibile in consiglio comunale la delibera per aderire alla Strategia Rifiuti Zero.
Questa strada è l'unica che permette il rispetto delle normative ambientali, è l'unica che ci può dare speranza di sostenibilità, è l'unica che può dare all'umanità possibilità di futuro.
Contrastare queste scelte vuol dire fare un torto ai propri figli, calpestare il buon senso e l'amministrazione di un buon padre di famiglia. Ostacolare i progetti previsti dalla strategia Rifiuti Zero, fra i quali rientrano i centri di raccolta comunali, significa darsi definitivamente la zappa sui propri piedi e scegliere il peggiore passato, la peggiore politica del non fare o fare male.
Per mia figlia e per il mondo che vivrà sogno una gestione virtuosa dei materiali dove sparisca il concetto "rifiuto" dove ovunque sia attivata la raccolta differenziata domiciliare ed ogni quartiere, ogni zona di ogni città abbia una bella ed alberata isola ecologica dove tutte le famiglie possano portare i loro figli a conferire gli scarti e a capire che niente è rifiuto e tutto si può riutilizzare e riciclare.
E' l'unica scelta sostenibile dal punto di vista sanitario ed ambientale e che, tra l'altro, favorisce sana occupazione e può garantire un futuro ed un miglioramento dei servizi al cittadino.
Barletta può dimostrare che al pari di altre grandi città del Sud è capace di organizzare con orgoglio una filiera virtuosa nella gestione degli scarti, spero che colga questa eccezionale ed irripetibile opportunità e prosegua forte e convinta in tale direzione, anche approvando il prima possibile in consiglio comunale la delibera per aderire alla Strategia Rifiuti Zero.
Alessio
Ciacci
Già Assessore all'Ambiente del Comune di Capannori,
Personaggio Ambiente 2012, Liquidatore Messinambiente