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martedì 10 febbraio 2015

BARLETTA : Una città intera messa alla gogna.

La Corte dei conti ha assunto una pesantissima decisione sul disastro finanziario del comune, obbligando a pubblicarla sul sito ufficiale, così che chiunque da qualunque parte del mondo può controllare lo stato della città e la eredità di questi anni della politica locale.   Una grave crisi di liquidità, indotta da violazioni di legge e entrate inesistenti
Ancora più specie fa, leggere il comunicato dei sopravvissuti del centro destra. Parlano a vanvera di debiti fuori bilancio, di PIP e di Gas. Ma il problema sono i debiti nel bilancio,  è la situazione di impossibilità di funzionamento reale del comune e della città in cui ci hanno cacciati.  Vediamo i fatti che interessano la gente, non solo il linguaggi tecnico dei “riaccertamenti” e delle” imputazioni finanziarie” .
Da circa 4 anni un imprenditore, tra tanti altri, ha chiesto un’area nel PIP per realizzare un teatro e centro congressi. Si, in periodi di crisi qualcuno ci crede.  Nessuna risposta. Eppure era un bando pubblico. Il comune ha perso soldi per le aree e la città un teatro e centro congressi.  Il comune ha chiesto conguagli illegali a chi ha realizzato investimenti nel PIP, mentre invece ha lasciato per anni e anni le aree non assegnate e le penalità non riscosse da chi invece non ha realizzato. La città ha perso investimenti e lavoro, il comune ha perso soldi per le aree.  Il PIP è stato finanziato con molti milioni della comunità europea,  quando i soldi arrivavano ad Andria. Adesso quel surplus, che doveva finanziare altre opere pubbliche, non c’è più, mentre premono i pignoramenti per gli espropri.
Ancora, ITALGAS non paga al comune oltre 12 Milioni di euro per la gestione della rete. Il comune spende quei soldi mai incassati e , guarda guarda, dà la proroga per la gestione a ITALGS che non paga.    Ancora: il sistema dei rifiuti costa una somma enorme, il comune chiede più tasse di quante servano a ripagare rifiuti, ma non riesce né a incassare né a diminuire il costo. 
Non servono molti altri esempi per chiarire alla gente da cosa deriva il deficit morale e finanziario della città, e la paralisi economica.  Tutto questo è contenuto nel linguaggio tecnico e giuridico della corte dei conti, ed è sotto gli occhi di tutti ormai. Cosa dice chi governa (si fa così per dire)?? Che farà ricorso contro la decisione della corte dei conti, e continuerà come prima.  Sembra uno scherzo, ma è la drammatica fine di una esperienza che va rimossa al più presto. 
In questi anni è mancato un progetto alternativo, una opposizione seria ed efficace, nonostante alcuni meritevoli sforzi individuali.  Gli ultimi bilanci sono stati approvati con mezz’ora di consiglio comunale
: tanto dà una idea della qualità e profondità della opposizione condotta.
 Infatti non basta cambiare solo il  colore di una amministrazione.  Il nostro progetto è proprio questo, e non è fato di promesse, ma di proposte concrete esistenti e di sfide positive.
Le prime delibere del prossimo consiglio comunale per noi saranno:
1.      Verifica dello stato della finanza comunale e avvio delle azioni di risanamento
2.      Promuovere la azione di responsabilità verso chi lo ha causato o consentito
3.      Rimuovere chiunque sia stato tecnicamente o politicamente responsabile delle decisioni dannose per la città

Abbiamo scelto il campo del centro sinistra non per continuare tutto come è, ma per cambiare radicalmente verso a metodi e comportamenti che ci hanno condotti a questa situazione.  Non sarà facile riprendere, trovare le risorse e risanare moralmente e funzionalmente la città.  Fare una coalizione per noi significa non convenienza, ma rispondere positivamente alle proposte che pubblicamente avanziamo.  Serviranno energie, coesione, intelligenze e sforzi di molti. Il nostro programma e la nostra voglia di innovazione ci dice però che possiamo farlo, anzi dobbiamo farlo. E’ l’unica strada che abbiamo di fronte, e noi vogliamo percorrerla fino in fondo, 

BARLETTA : "Consiglio comunale, la situazione è precipitata"

Lo spettacolo offerto questa mattina dal Consiglio comunale non può cadere nell’indifferenza. Eravamo tutti avvertiti del rischio che senza una assunzione di responsabilità condivisa la situazione sarebbe precipitata. I provvedimenti all’ordine del giorno c’entrano poco, perché riguardano semmai quel passato che pesa come una palla al piede del percorso di cambiamento che si impone. E rispetto al quale  non possiamo permetterci né di essere incerti né di subire incertezze. Per questo non ho remore nel riconoscere che la crisi si è di fatto aperta e vada affrontata con coraggio e con la consapevolezza dell’urgenza di una svolta che renda finalmente riconoscibili le volontà e le capacità di visione e coesione di tutte le forze politiche della coalizione. I componenti della Giunta comunale hanno già messo a disposizione i rispettivi incarichi, ma è il sindaco che si è presentato dinanzi agli elettori, e al sindaco spetta  essere conseguente al mandato ricevuto. Sono pronto a farlo: costi quel che costi. Soltanto pochi giorni fa avevo proposto alle forze politiche di metterci tutti alla ricerca di soluzioni più alte ed equilibri più avanzati rispetto ai processi politici convulsi degli ultimi giorni. Dispiace che quel pressante appello sia stato oggi vanificato. Ma un punto deve essere pur messo. Torno a ribadirlo: se c’è una proposta diversa, la si avanzi alla luce del sole. Anzi, da una seria proposta non si può più sfuggire. Qui e ora. C’è la scadenza della verifica pubblica sul bilancio che questa Amministrazione ha già presentato e sul quale chiede di essere giudicata, ben consapevole che, se non dovesse essere approvato, tutto azzera. Al di là del bilancio contabile, sia questo  il momento del bilancio politico, su tutto: quel che è stato fatto, poco o tanto che sia, e quel che si deve ancora fare, sicuramente molto, ma con inequivocabili assunzioni di responsabilità sul come e su chi si ritiene essere meglio capace di attuarla. Diventi, insomma, l’occasione per l’operazione di verità di fronte all’intera città.

martedì 30 settembre 2014

CANOSA DI PUGLIA : E' crisi politica, si dimette il sindaco Ernesto La Salvia

foto ernesto la salvia. sindaco CanosaSi è aperta ufficialmente la crisi politica nell’Amministrazione canosina con le dimissioni del sindaco, Ernesto La Salvia, che ha protocollato una lettera ieri sera, 29 settembre 2014, indirizzata al presidente del Consiglio comunale, e, per conoscenza, al Prefetto e al Segretario Generale del Comune di Canosa.

Queste le motivazioni con cui il primo cittadino rimette il suo mandato nelle mani dell’assise consiliare: “I distinguo e le barricate politiche – scrive La Salvia - ci sono sempre state ma la maniera per risolverle, l’unica ammissibile e costruttiva, è il confronto tra le parti. Il dialogo deve generare strategie che condividano prima di tutto gli obiettivi e quindi le metodologie per raggiungerli: senza dialogo non c’è obiettivo che tenga. Ed a volte, “obbligare al dialogo” è strumento indispensabile.
PER QUESTE RAGIONI, CONVINTO DELLA NECESSITA’ DI RIVISITAZIONE DEI RUOLI, AVUTA CONFERMA DELLA SCARSA COMPRENSIONE, PUR CERTO DI AVER PROFUSO TUTTO IL MIO IMPEGNO, RIMETTO NELLE MANI DEL CONSIGLIO COMUNALE IL MIO MANDATO DI SINDACO”.
Pertanto, il Consiglio comunale, che avrebbe dovuto riunirsi questa mattina alle ore 8.00, non si è svolto per mancanza del numero legale. L’assise si riunirà in seconda convocazione, in seduta ordinaria e pubblica, lunedì 6 ottobre 2014, alle ore 19.00, nell’aula consiliare di Palazzo di Città.
Si discuteranno i seguenti punti iscritti all’ordine del giorno:
1. Approvazione aliquota addizionale comunale all’IRPEF. Anno 2014.
2. Approvazione piano delle alienazioni e valorizzazioni degli immobili per l’anno 2014 ex art. 58 della legge n. 133/2008 e s.m.i.
3. Verifiche delle aree nei “CUC. ERS – contesti urbani per l’edilizia residenziale sociale” (ex zona PEEP) da destinare alla residenza e delle aree destinate ad attività produttive (ex zone D), nonché determinazione dei prezzi di cessione delle medesime in attuazione del D.Lgs. n. 267/2000 e ss.mm.ii.
4. Programma triennale Opere Pubbliche 2014-2015-2016 ed elenco annuale 2014. Approvazione.
5. Approvazione Bilancio di Previsione 2014. Relazione Previsionale e Programmatica 2014-2016. Bilancio Pluriennale 2014-2016.
6. Regolamento utilizzo impianti sportivi comunali – Approvazione
7. “Agenzia per l’occupazione e lo Sviluppo dell’Area Nord Barese Ofantino. Indirizzi”, a firma di 1/5 dei Consiglieri.
8. Progetto preliminare della Provincia di Barletta – Andria – Trani per lavori di ammodernamento, allargamento del piano viabile e realizzazione viabilità di servizio della S.P. n. 2 (ex S.P. n. 231) “Andria – Canosa di Puglia” – dal km 52+000 al km 70+000 – i lotto dal km 63+000 al km 70+751. Approvazione progetto aggiornato, adozione di variante allo strumento urbanistico generale comunale, apposizione del vincolo preordinato all’esproprio.