La Corte dei conti ha assunto una pesantissima decisione sul
disastro finanziario del comune, obbligando a pubblicarla sul sito ufficiale,
così che chiunque da qualunque parte del mondo può controllare lo stato della
città e la eredità di questi anni della politica locale. Una grave crisi di liquidità, indotta da
violazioni di legge e entrate inesistenti
Ancora più specie fa, leggere il comunicato dei sopravvissuti
del centro destra. Parlano a vanvera di debiti fuori bilancio, di PIP e di Gas.
Ma il problema sono i debiti nel
bilancio, è la situazione di
impossibilità di funzionamento reale del comune e della città in cui ci hanno
cacciati. Vediamo i fatti che
interessano la gente, non solo il linguaggi tecnico dei “riaccertamenti” e
delle” imputazioni finanziarie” .
Da circa 4 anni un imprenditore, tra tanti altri, ha chiesto
un’area nel PIP per realizzare un teatro e centro congressi. Si, in periodi di
crisi qualcuno ci crede. Nessuna
risposta. Eppure era un bando pubblico. Il comune ha perso soldi per le aree e
la città un teatro e centro congressi.
Il comune ha chiesto conguagli illegali a chi ha
realizzato investimenti nel PIP, mentre invece ha lasciato per anni e anni le
aree non assegnate e le penalità non riscosse da chi invece non ha realizzato. La
città ha perso investimenti e lavoro, il comune ha perso soldi per le
aree. Il PIP è stato finanziato con
molti milioni della comunità europea,
quando i soldi arrivavano ad Andria. Adesso quel surplus, che doveva
finanziare altre opere pubbliche, non c’è più, mentre premono i pignoramenti
per gli espropri.
Ancora, ITALGAS non paga al comune oltre 12 Milioni di euro
per la gestione della rete. Il comune spende quei soldi mai incassati e ,
guarda guarda, dà la proroga per la gestione a ITALGS che non paga. Ancora: il sistema dei rifiuti costa una
somma enorme, il comune chiede più tasse di quante servano a ripagare rifiuti,
ma non riesce né a incassare né a diminuire il costo.
Non servono molti altri esempi per chiarire alla gente da
cosa deriva il deficit morale e finanziario della città, e la paralisi
economica. Tutto questo è contenuto nel
linguaggio tecnico e giuridico della corte dei conti, ed è sotto gli occhi di
tutti ormai. Cosa dice chi governa (si fa così per dire)?? Che farà ricorso
contro la decisione della corte dei conti, e continuerà come prima. Sembra uno scherzo, ma è la drammatica fine
di una esperienza che va rimossa al più presto.
In questi anni è mancato un progetto alternativo, una opposizione seria ed efficace, nonostante alcuni meritevoli sforzi individuali. Gli ultimi bilanci sono stati approvati con mezz’ora di consiglio comunale: tanto dà una idea della qualità e profondità della opposizione condotta.
In questi anni è mancato un progetto alternativo, una opposizione seria ed efficace, nonostante alcuni meritevoli sforzi individuali. Gli ultimi bilanci sono stati approvati con mezz’ora di consiglio comunale: tanto dà una idea della qualità e profondità della opposizione condotta.
Infatti non basta
cambiare solo il colore di una
amministrazione. Il nostro progetto è
proprio questo, e non è fato di promesse, ma di proposte concrete esistenti e
di sfide positive.
Le prime delibere del prossimo consiglio comunale per noi
saranno:
1.
Verifica dello stato della finanza comunale e
avvio delle azioni di risanamento
2.
Promuovere la azione di responsabilità verso chi
lo ha causato o consentito
3.
Rimuovere chiunque sia stato tecnicamente o
politicamente responsabile delle decisioni dannose per la città
Abbiamo scelto il campo del
centro sinistra non per continuare tutto come è, ma per cambiare radicalmente
verso a metodi e comportamenti che ci hanno condotti a questa situazione. Non sarà facile riprendere, trovare le
risorse e risanare moralmente e funzionalmente la città. Fare una coalizione per noi significa non
convenienza, ma rispondere positivamente alle proposte che pubblicamente
avanziamo. Serviranno energie, coesione,
intelligenze e sforzi di molti. Il nostro programma e la nostra voglia di
innovazione ci dice però che possiamo farlo, anzi dobbiamo farlo. E’ l’unica
strada che abbiamo di fronte, e noi vogliamo percorrerla fino in fondo,