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sabato 7 giugno 2014

BISCEGLIE : NE’ CON TSIPRAS, NE’ CON RENZI. MEGLIO CON SPINA

D’accordo col prof. Antonio Bombini, candidato al Senato per Rivoluzione Civile alle ultime politiche: il voto è un diritto, non un dovere. Il non voto non è sempre distacco e disimpegno. Anzi può sottendere una opzione politica più forte e radicale di  quella espressa dai partiti; può essere una scelta più libera e più chiara di quella velata della maggioranza silenziosa e di quella chiassosa della minoranza sediziosa.  In democrazia c’è spazio per tutti.
A Bisceglie siamo al 64% circa in disimpegno alle ultime europee  (conteggiando anche le schede bianche e nulle); alle amministrative di appena un anno fa la reticenza alle urne non raggiungeva il 30% (al primo
turno).  Ergo:  più il voto è “politico”, più i biscegliesi rinunciano ad esercitare il loro diritto. In verità, il fenomeno è nazionale, ma a Bisceglie i dati sono da “Caporetto”, da disfatta della democrazia.  E’ questo il prodotto di una vecchia “scuola” secondo cui i partiti sono gli strumenti che risolvono, quando li risolvono, problemi particolari, se non individuali, piuttosto che essere libere associazioni che “concorrono a determinare la politica nazionale”, come detta la Costituzione. E’ la “scuola” dalla quale provengono i leader dei partiti locali: lo si evince dai “messaggi”, dai programmi e dalle prassi amministrative identiche tra loro. I leader  politici si confondono tra di loro sino ad essere considerati, a ragione, “tutti uguali” dall’elettorato. Che differenza c’è fra Spina e Napoletano, fra Spina e Casella, fra Napoletano e Casella?, fra …e …, faccia il lettore. Al limite si può stabilire chi rattoppa più marciapiedi dell’altro, chi pianta (o espianta) più alberi dell’altro, chi insomma fa più cose dell’altro nell’interesse della città.  Benissimo. Ma, fare più o meno le stesse cose dell’altro significa fare politica differente? Credo  proprio di no. Quei leader potrebbero risiedere benissimo tutti insieme nello stesso partito.  Questo appiattimento  - il cui superamento è necessario, pena lo spianare la strada ad avventure dagli esiti imprevedibili -  è una delle cause alla disaffezione dalla Politica, ritenuta non promotrice di cambiamento. Tale atteggiamento parte dal “basso”. Non a caso don Primo Mazzolari sosteneva che  “I destini del mondo si maturano in periferia”. Il superamento di questo appiattimento e di questa disaffezione esige che i partiti tornino ad essere scuola di partecipazione e di democrazia  - scuola di coscientizzazione, si diceva una volta -  sui grandi temi di un mondo che si fa sempre più piccolo, in direzione della globalizzazione. Compito immane  per i partiti  se si pensa che bisogna partire da sotto zero, cioè dalla consapevolezza delle mille ragioni che portano i cittadini a decidere di non votare. I cittadini, non i partiti che ne sono la causa!
Quando in una elezione politica come le europee la decisione di non votare viene presa dal partito, essa non nasconde l’ assenza di valori di riferimento.  Siffatta decisione è a tutti gli effetti autocertificazione di impotenza e di fallimento. E, peggio, la comunicazione “NON VOTIAMO!”, fatta a mo’ di invito ai cittadini a fare altrettanto, è autentico sfregio alla nostra Costituzione. E’ ciò che è avvenuto a Bisceglie da parte del PdCI.  Chi ha spinto a tanto ha i suoi grilli per la testa, sui quali torneremo. Eventualmente. Qui le motivazioni ufficiali.  Udite:
1) I comunisti di Bisceglie non votano perché sono stati esclusi da tutti, in Italia ed in Europa: nessuno intende avviare con loro alcun “percorso unitario”. Non riescono a capire perché, ma si vendicano: né Tsipras, né Renzi, né altri. Meglio il sindaco Spina, l’unico che li tiene inclusi e buoni.
2) I comunisti di Bisceglie non votano perché la campagna elettorale non è “per nulla sentita dalla gente”. Detto da loro ….. Loro, i paladini della campagna elettorale del primo consiglio provinciale della BAT. Era una campagna elettorale così “sentita” dai biscegliesi che a stragrande maggioranza si recarono alle urne pensando di votare come sempre per la provincia di Bari (fu un’autentica truffa elettorale!), quando invece erano di fronte ad una nuova provincia che avrebbero ingoiato come l’olio di ricino di nefasta memoria.
3) I comunisti di Bisceglie non votano perché c’è disgusto per “gli infiniti casi di malaffare”. I malfattori ringraziano. E’ ciò che essi vogliono per continuare indisturbati nelle loro attività “politiche”.

Ben altro è il metodo dei ragazzi del Circolo “P. Impastato”. Non hanno condiviso in questo frangente la politica del loro partito, l’I.d.V, e, coerentemente, hanno rassegnato le dimissioni da ogni incarico. Ciascuno di essi HA VOTATO E FATTO VOTARE  il partito che dava risposte più convincenti alle proprie domande. Soprattutto sull’Europa. Nel mentre, tutti insieme ribadivano l’impegno a continuare il lavoro politico che ha caratterizzato la loro esperienza in circa tre  anni di attività, procedendo nell’alveo dei valori di sempre. Primo fra tutti quello della legalità. E’ questo un metodo che non si presta ad alcuna strumentalizzazione.  E’ un metodo che parte dal contrasto ad ogni forma di illecito amministrativo e all’arrogante gestione della cosa pubblica, veri ostacoli all’autentico rinnovamento della Politica che il popolo italiano con il voto alle ultime europee ha indicato a chiare lettere.



                                                                                              Mauro PAPAGNI, sostenitore Circolo “Peppino Impastato”, Bisceglie

martedì 27 maggio 2014

TRINITAPOLI : Elezioni Europee 2014, Tutti Contenti……….Nessuno Soddisfatto !

All'indomani dei proclami di vittoria di tutti gli schieramenti, cerchiamo di offrire un’analisi critica , mostruosamente ragionevole, contro una disinformazione, allucinata e di parte.
Analizziamo i motivi oggettivi, per essere contenti o insoddisfatti dei risultati, per ogni singolo partito.

Forza Italia : Possono essere contenti gli amministratori locali ,che ci hanno messo la faccia in queste europee; è inutile raccontarsi stupidaggini. Forza Italia di Trinitapoli ha incassato un risultato politico, con valenza locale. Infatti hanno confermato la percentuale delle amministrative del 2011, il 37,00 % . Le preferenze a Silvestris e Fitto confermano che una base di consenso , di maggioranza relativa, c’è, ed è del tutto personalistica. In sintesi, i voti, non sono di Berlusconi a Trinitapoli , ma dell’amministrazione Di Feo.

Partito Democratico : Il Partito di Renzi a Trinitapoli, può essere contento per il dato nazionale, che ovviamente ha portato un trend positivo anche a livello locale. La speranza in una riunione del partito democratico, si è concretizzata. Il calo di SEL, porta il PD a diventare il primo partito di opposizione, senza se e senza ma.

Movimento 5 Stelle : A distanza di  un anno , i trinitapolesi confermano in proporzione ai votanti, la loro fiducia in Grillo. Anche se, non si può attribuire a personalità singole il successo, va detto che : timidamente i componenti, di un possibile gruppo di penta stellati casalini,  è individuabile. Trinitapoli, nei prossimi anni , sicuramente, troverà una nuova componente, sul panorama politico locale.

SEL : Il partito dell’On. Sannicandro può essere contento della percentuale locale, sempre oltre la media nazionale. Forse non sarà più la toppa, che salva il centro-sinistra, ma comunque, dà il suo contributo.

I motivi per non essere soddisfatti,  sono altrettanto ragionevoli.  Sappiamo che non piaceranno, quanto i primi, ma ai cittadini serve franchezza, non ricostruzioni improbabili.

Forza Italia : Ribadiamo che : il partito a livello locale ha vinto !
Ma Silvestris , loro referente a Bruxelles non è stato eletto. Infatti anche nel suo paese non è riuscito ad imporsi. L’anno prossimo, è chiaro che Forza Italia, proporrà Nino Marmo. Il quale, sicuramente replicherà il successo locale, ed anche l’insuccesso globale. Un’amministrazione senza referenti politici, non ha tutele ai piani alti, dove si decide veramente e non solo di spostare mercatini o piantare alberi . Senza fondi europei, il paese non potrà effettuare investimenti.

Partito Democratico : Il dato nazionale, non può nascondere la disfatta locale, semmai l’ha addirittura accentuata. Infatti i paragoni con Forza Italia non reggono. Le preferenze alla Gentile, sono solo, poco più di 400. Il Partito ha votato unito è compatto. La verità, è che Minervino da solo, oggi,  vale il doppio, in termini di consensi, degli altri consiglieri comunali, del PD messi assieme. Loro lo negheranno, forse sicuramente è solo una nostra impressione. Ma quante volte ci si dovrà contare ? Il risultato, per ora, sarà sempre quello !

Movimento 5 Stelle : E’ inutile nascondersi , aspettando che Beppe Grillo porti il Movimento 5 Stelle a vincere le comunali a Trinitapoli nel 2016. La base di Grillo c’è, e quota 22 %. Per ora ! Per vincere, bisogna metterci la faccia e raggiungere il 37% ! Altrimenti, le stelle non si vedranno mai, casomai, il soffitto delle cantine, in cui ci si nasconde.

SEL : Certo è facile dire : Che disastro ! L’On Sannicandro ha perso consensi. Ma è vero, che la campagna elettorale, non è stata fatta solo da lui , ed a livello locale i consiglieri Tarantino e Lamacchia hanno partecipato attivamente con manifesti e comizi, contro l’amministrazione comunale.  Di Feo ha vinto contro tutti loro, non solo, contro Sannicandro. Lui in consiglio comunale non c’è. Il centro-sinistra, senza i voti di SEL, non ha nessuna speranza di vincere nel 2016, tranne se, per miracolo, i consiglieri comunali decidessero di cambiare la linea politica, cercando di coinvolgere la base nelle loro decisioni politiche,  fin'ora del tutto personali. I cittadini vogliono proposte concrete e partecipate, non “pagnotte & intelligenti” !

Pasquino detto “Nino”


ANDRIA : “DOPO IL RISULTATO ELETTORALE SI VADA SUBITO AL VOTO. CONSEGNATE LE CHIAVI DEL MUNICIPIO NELLE MANI DEL PREFETTO”.

GIOVANNI DI RUVO dello S.C.I.M.P.I.D. (Solidarietà Cattolica Italiana Micro Piccole Imprese e Dipendenti): “DOPO IL RISULTATO ELETTORALE AD ANDRIA SI VADA SUBITO AL VOTO. CONSEGNATE LE CHIAVI DEL MUNICIPIO NELLE MANI DEL PREFETTO”.
NON HA VOTATO IL 55,68% DEL CORPO ELETTORALE.

Situazione politica ad andria dopo il voto: facciamo finta che tutto va ben o andiamo oltre? Ha votato molto meno del 50% del corpo elettorale e questo e’ il vero dato da analizzare.
Giovanni Di Ruvo dello Scimpid (Solidarietà Cattolica Italiana Micro Piccole Imprese e Dipendenti) e Dirigente Nazionale C.I.P.S. (Comitato Italiano Popolo Sovrano) ha espresso il suo pensiero e la sua analisi del dopo voto che ha dato clamorosi risultati e un forte segnale alla politica cittadina.
“Anche ad Andria si è votato e anche ad Andria il risultato parla chiaro: non ha votato il 55,68% del corpo elettorale, nonostante si siano messe in moto tutte le forze politiche, personali, associazionistiche a sostegno di candidati che poi, di fatto, non hanno ottenuto risultati esaltanti e quindi non sono neanche riusciti ad essere eletti o rieletti. Sono venuti ad Andria personaggi noti ed arcinoti, accompagnati ed ospitati con cieco senso di appartenenza da politici locali che occupano le più alte cariche istituzionali, politiche, amministrative e dirigenziali. Niente da fare, la gente, il Popolo non ci ha creduto ed ha deciso o di non votare e lo ha fatto in massa facendo registrare un dato storico da rivoluzione mentre il 29,58% sul totale del 44,32% dei votanti, al lordo delle schede bianche e nulle, ha fatto “la scelta alternativa” quindi appoggiando la protesta tramite l’espressione del voto, che noi riteniamo sia la cosa più giusta ed intelligente da fare in questo momento storico, anche per la città di Andria. Facendo bene i conti ci chiediamo: ma allora, ai Partiti Politici tradizionali, ad Andria cosa realmente è restato in termini di voto? Il Partito politico che a livello nazionale è stato il più suffragato cioè il PD, ad Andria ha raggiunto il 13,37% del totale degli aventi diritto al voto mentre il Partito che ha in mano il governo e le sorti della nostra città, della nostra Provincia e che occupa tutte le più prestigiose postazioni istituzionali avendo anche al suo interno rappresentanti europei, nazionali, regionali, comunali in misura smoderata e come mai nella storia politica di questa terra cioè Forza Italia, ha appena raggiunto la percentuale del 12,38% del totale degli aventi diritto al voto così come gli altri Partiti al governo della città di Andria non superano tutti insieme la misera percentuale dell’1,86% del totale degli aventi diritto al  voto. Numeri talmente insufficienti che possono essere alla facile portata  di una media Lista Civica locale. Alla luce di questi numeri e di queste percentuali io Giovanni Di Ruvo chiedo che l’Amministrazione Comunale debba sentire il dovere di consegnare immediatamente le chiavi del Municipio al Prefetto per indire nuove elezioni e ripristinare la volontà del Popolo che ha dato un segnale fortissimo e chiarissimo. Da comune cittadino impegnato nelle battaglie di piazza invito quelle decine di migliaia di scontenti ad assumere l’impegno di farsi protagonisti della vita politica e sociale cittadina ritirando la delega in bianco malgestita e tradita. Io sono un buon calcolatore e restauratore, attività professionali da non confondermi con quelle esercitate da calcolatori e opportunisti politici di comodo e sono convinto che il malcontento abbia radici ben precise e molto puntuali quindi credo che tutti noi cittadini andriesi, messi in difficoltà dal sistema del malgoverno cittadino che vogliamo impegnarci per una città veramente diversa e migliore dobbiamo sentire il diritto/dovere di essere protagonisti del cambiamento, usando le armi della libera denuncia, della democrazia e della libera protesta per costruire. Credo che il tempo ormai abbia sentenziato sulla politica andriese quindi da comune cittadino impegnato nelle battaglie di piazza invito quelle decine di migliaia di scontenti ad assumere l’impegno di farsi protagonisti della vita politica e sociale cittadina ritirando la delega in bianco malgestita e tradita.”

                                                                   f.to Giovanni Di Ruvo
                                                                                                    Presidente Nazionale S.C.I.M.P.I.D.

Dirigente Nazionale C.I.P.S.

venerdì 23 maggio 2014

BAT : CLAMOROSO, PICCOLI COMMERCIANTI DELUSI DALL’EUROPA.

ASTENSIONISMO ANCHE OLTRE IL 45% NELLA BAT.
LE AMMINISTRATIVE NEL CAPOLUOGO DI REGIONE “SALVANO” LA PROVINCIA DI BARI.

A fronte di una media nazionale di astensionismo stimata oltre il 39% del corpo elettorale, Unimpresa Bat ha analizzato la propensione al voto degli elettori individuati nella categoria del micro e piccolo commercio, proprio bacino di riferimento, nei comuni della Provincia di Barletta Andria Trani e, nella fattispecie nei tre comuni cocapoluogo.
Un campione significativo, molto più significativo, proporzionalmente di quello utilizzato a livello nazionale nell’ambito dei sondaggi più noti.
Ebbene alla domanda se si recheranno alle urne oppure eserciteranno l’astensionismo, il dato clamoroso è che oltre il 45% dei micro e piccoli commercianti interpellati e sentiti hanno risposto di non volersi recare alle urne in quanto non si riconoscono nell’Europa e affermano di aver visto i nostri territori quasi sempre esclusi dall’utilizzo di fondi finalizzati all’innovazione e alla creazione di reti infrastrutturali tuttora inesistenti ma più che mai necessarie ed indispensabili.
Una disaffezione, quindi, più ingenerata dall’incapacità dei territori e del sistema politico-dirigenziale locale di utilizzare in modo appropriate le risorse e le opportunità fornite dal sistema Europa che non da avversione preconcetta verso l’Europa comunque ancora vista come opportunità anche se l’assenza di una linea politica comune e la mancata affermazione come “Confederazione di Stati” continua a pesare per tante motivazioni ampiamente note.
Particolarmente sentito il malcontento generalizzato rispetto alle modalità di introduzione e di gestione della moneta unica che però viene ancora oggi considerato elemento irrinunciabile nelle attuali condizioni in cui versa il Paese Italia in questo particolare momento.
I dati rilevati nella Provincia Bat sono sovrapponibili a quelli elaborati da altre Associazioni nell’ambito della Provincia di Bari anche se le elezioni amministrative nel comune capoluogo di Regione “salvano” il dato generale comunque molto preoccupante.
Aumenta, infine, la tendenza al voto “alternativo” in chi ha risposto di volersi recare alle urne il prossimo 25 maggio per esprimere il proprio voto in modo libero e democratico esercitando un dovere che, a nostro avviso, rimane una grande conquista che non può e non deve essere dispersa anche perché una delle poche opportunità per ambire al cambiamento, quello vero e non da spot elettorale.

                                                                                                                                                                                                                                   UNIMPRESA BAT


martedì 20 maggio 2014

TRINITAPOLI : Il Movimento 5 Stelle prepara l’assalto ai voti di Forza Italia. SEL resisterà ? Il PD uomini soli ?.

Il Movimento 5 Stelle lancia il suo assalto al fortino di Forza Italia di Trinitapoli. 

Questa è la lotta che vedremo in scena Domenica 25 Maggio. La lotta tra “la protesta silenziosa” e “La rinascita urlata”.
Nessuno lo dice, ma sembra assodato che il PD locale, oramai è fuori dai giochi che contano , alle nazionali fu il quarto partito dietro SEL.  Il quale, dovrebbe tenere botta anche questa volta.
Con un PD oramai, sempre più verso il precipizio, l’oramai ex elettorato di sinistra, potrebbe scegliere di protestare contro la dirigenza, votando Grillo in massa. Alle Nazionali il PD locale non toccò il 15%, nonostante il 31 % nazionale. Battere quel record negativo ci sembra improbabile, ma non impossibile. Vedremo !
Il motto potrebbe essere : Soli !!! E’ inutile bussare, il mondo l’abbiamo chiuso fuori , con tutti i suoi consensi !!!

Dopo questa doverosa parentesi, rimane la lotta entusiasmante tra il Movimento 5 Stelle di Trinitapoli  (gli Sfascia-carrozzate) e il partito di Forza Italia (Super-corazzata) guidato dalla super – coppia, finora imbattuta alle elezioni, Di Feo-Minervino.
In questa campagna elettorale entrambe le fazioni si giocano tanto, il Movimento 5 Stelle deve uscire fuori dalla rete, ed entrare nelle case dei cittadini, per raccogliere l’enorme consenso nazionale, che sta letteralmente asfaltando, tutta la politica dei vecchi partiti ed i loro rappresentanti locali.
L’amministrazione comunale guidata da Di feo in compagnia di Minervino ( ndr. sempre più, indicato da molti, come possibile candidato sindaco), ci mette la faccia, per Silvestris e Fitto.
In base a calcoli di correnti partitiche, il mai domo vice-sindaco Minervino dovrebbe sostenere Silvestris suo vecchio “amico” di Alleanza nazionale. Invece il sindaco Di Feo dovrebbe appoggiare l’ex ministro Fitto, capo assoluto dei forzisti pugliesi.
Se si procederà alla conta tra i due, oppure semplicemente si appoggeranno entrambi lo scopriremo il 26 Maggio. Di certo, c’è la crescita esponenziale del vice-sindaco,  che rischia di mettere a Ko, tutti i concorrenti “interni” ed esterni. Il motto delle europee all’interno di Forza Italia dovrebbe essere : Ne resterà soltanto uno !

La Lista Tsipras , meglio conosciuta come SEL , dovrebbe confermare le proprie percentuali locali, che comunque sono sempre alte rispetto al nazionale. Verrebbe da dire a Vendola . Qui a Trinitapoli , tutto bene, ma altrove ? Deserto !?

La vera sorpresa dovrebbe essere il Movimento 5 Stelle, che ambisce a diventare il primo partito a Trinitapoli , la mossa di accerchiamento al partito di Berlusconi è partita da tempo. Un folto gruppo di giovani di età compresa tra i 20 e i 40 anni , sta letteralmente invadendo il paese con incontri , volantinaggi, manifesti e tanto ancora. Il messaggio è rivolto soprattutto agli anziani, operai, agricoltori che oramai abbandonati a se stessi. Vogliono tornare a sperare con una nuova classe dirigente, giovane e preparata.
L’assedio è iniziato, in questa ultima settimana,  per dare un peso politico al risultato, bisognerà che i giovani grillini,  superino anche di un voto, la corazzata dei Berluschini locali. I quali da 5 anni sconfiggono regolarmente i rappresentanti del centro-sinistra, a tutte le tornbate elettorali.  Questi baldi giovani, otterranno la fiducia dei casalini ?

La sconfitta di Forza Italia avrebbe un valore politico enorme, segnerebbe quasi certamente il cammino dell’amministrazione Di Feo, dal punto di vista politico. Il PD invece, sarebbe del tutto da rifondare,infatti arrivare quarti dietro Forza Italia,  Movimento 5 Stelle e SEL, sarebbe una clamorosa disfatta.
L’amministrazione Di Feo terrà botta contro il Movimento 5 Stelle ? I cittadini hanno la possibilità di dimostrare il proprio dissenso o assenso, da/a questa amministrazione locale, senza farsi rappresentare dalla centro-sinistra locale.  
L’urlo di battaglia dei grillini dovrebbe essere People have the power ! (il popolo ha il potere !)




 Annibale Barca

TRANI : EUROPEE, NELLE SCUOLE SEDI DI SEGGI ELETTORALI NIENTE LEZIONI DA VENERDI’ A MARTEDI’

In vista delle elezioni europee del prossimo 25 maggio, come da istruzioni inviate dalla Prefettura di Barletta Andria Trani, si comunica che i locali scolastici sedi di seggi elettorali devono essere disponibili dal pomeriggio di venerdì 23 maggio fino all’intera giornata di martedì 27 maggio. L’attività scolastica sarà dunque sospesa da sabato 24 maggio a martedì 27 maggio. Le lezioni nelle scuole sedi di seggio elettorale riprenderanno mercoledì 28 maggio.

Per l’appuntamento elettorale di domenica è stato istituito come sempre un servizio di trasporto pubblico, a cura dell’Amet, dedicato agli elettori portatori di handicap per il raggiungimento del seggio elettorale. L’elettore che intende recarsi al seggio elettorale dovrà munirsi di attestazione medica, rilasciata dall’azienda sanitaria locale, oltre che di tessera elettorale. Coloro che intendono prenotare il servizio possono telefonare al numero 0883.481030.

Gli elettori non deambulanti, qualora la loro sede della sezione elettorale non fosse accessibile mediante sedia a rotelle, potranno esercitare il proprio diritto di voto in una delle seguenti sezioni del Comune: sezione 1 (scuola materna Rodari, via Fusco); sezione 10 (scuola media statale Baldassarre, piazza Dante civico 24); sezione 11 (scuola materna Dell’Olio, via Falcone, civico 1); sezione 13 (scuola elementare Beltrani, via La Pira, civico 6); sezione 17 (scuola materna Pertini, via Pozzo Piano, civico 72); sezione 28 (scuola media Bovio, corso Imbriani, civico 231); sezione 29 (scuola elementare Cezza, via Grecia, civico 4); sezione 34 (scuola materna Papa Giovanni XXIII, via Papa Giovanni XXIII, civico 56); sezione 42 (scuola elementare Petronelli, via Petronelli, civico 22); sezione 45 (scuola elementare D’Annunzio, via Pedaggio Santa Chiara, civico 75).


Si comunica inoltre che, presso l’ufficio di igiene pubblica di corso Imbriani (ex ospedaletto pediatrico, ingresso ambulatorio vaccinazioni), saranno rilasciate gratuitamente certificazioni mediche agli elettori fisicamente impediti da difetti non evidenti in seguito alla visita medica eseguita dal personale della Asl. Il personale medico sarà disponibile il 25 maggio dalle 8 alle 23 e nei giorni precedenti la consultazione elettorale dalle 9 alle 13.

martedì 13 maggio 2014

ANDRIA : I cerberi e le arpie della politica, con quale coraggio ci (ri)chiamano al voto?

Chi li ha visti? L’Europa? Tutti la denigrano ma poi tutti se ne sono innamorati. A quale costo per i cittadini?

I cerberi e le arpie della politica, quelli che si fanno vedere ma anche quelli che si nascondono tornano a chiedere il voto dei cittadini, il nostro voto, per (ri)mandare nel parlamento Europeo i soliti noti che sino ad oggi non si sa quale traccia politica, amministrativa o propositiva abbiano potuto lasciare.
Noi non ce ne ricordiamo alcuna, anzi solo disastri, a cominciare dalla distruzione definitiva del nostro sistema agricolo, agroalimentare. monetario, economico, industriale, commerciale e sociale. Questo per noi ha rappresentato sino ad oggi l’Europa ed i suoi rappresentanti sono stati inutili e addirittura molto dannosi per la comunità.
Chi ha inneggiato all’europeismo usufruendone di enormi vantaggi economici in cambio del nulla, continuerà a beneficiarne in futuro con laute pensioni e vitalizi. L’Europa? Tutti la denigrano e quegli stessi privilegiati continuano a dire che l’Europa è stata sempre matrigna con le comunità aderenti ma poi si ripresentano all’alveare intriso di squisito miele dove gli orsi, ignari dei pungiglioni delle api, cioè quello che dovremmo essere noi cittadini ed elettori, continuano a leccare con avidità e spudoratezza.
Noi non votiamo, anche questa volta saremo il primo Movimento Politico in Italia e forse anche negli altri Paesi della Comunità Europea e anche le grandi manovre attivate nella città di Andria, dormiente, assopita ed accontentata, queste manovre sono fortissime, come quelle usate duecento anni fa dalla carboneria e dalla coclide andriese, anche perché alimentate e foraggiate con ottimo fieno rosso, verde, azzurro e di tutti gli altri colori della stagione politica ormai al declino definitivo verso la vera rivoluzione culturale e civile che, purtroppo, non sarà indolore per il nostro Paese e lascerà traccia di sé nel corso dei futuri decenni.
Altro che elezioni e votazioni. Si continua a guardare la realtà come se si fosse estranei a quanto accade attorno a noi. Invece no. Questa politica ed i suoi esponenti sono i primi veri responsabili dello sfacelo e del declino quindi nessun voto per nessuno.
Qualunquismo? No, realismo e osservazione della realtà e delle persone.
Noi non votiamo così come non voterà il 58% degli elettori ma solo perché l’altra percentuale farà scelte diverse da quelle tradizionali altrimenti la democrazia questa volta sarebbe decaduta per sempre e definitivamente.
Questo danno sociale è peggiore di tutte le ruberie che i politici hanno perpetrato per tanti anni e più ancora della loro enorme faccia tosta.
Mancano pochi giorni al 25 maggio, giorno delle votazioni, e fra poco vedremo la città di Andria infestata di volantini e con locali lasciati liberi dalle centinaia chiuse occupati dai faccioni e simboli ben messi in vista e in mostra di coloro che dovrebbero rappresentare la nostra comunità senza averne né titolo né mandato pieno.
Noi non votiamo perché non vogliamo essere rappresentati da questi uomini e donne del sistema. Un sistema che combattiamo perché fatto da invisibili privilegiati e nominati che danno solo conto ai loro padroni che spesso ne hanno fatto personaggi pubblici noti tirandoli fuori dall’anonima e senza che abbiano mai avuto alle loro spalle alcuna storia da raccontare né ne avranno in futuro.
Noi non votiamo per queste e tante altre valide e santissime sacrosante ragioni.
Loro continuassero ad incontrarsi in lussuosi locali, a mangiare a sbafo insieme amorevolmente e a fare inciuci che ormai sono sotto la luce del sole.
In questi giorni, in queste ore notiamo personaggi in cerca di privilegi politici venire anche nella nostra città a fare propaganda elettorale: ma chi siete? Chi vi conosce? Ma cosa volete?
Perché non scendete in piazza a incassare pomodori e patate fresche, sempre che non vi portiate dietro scorte e carri armati per difendersi da frutta, ortaggi ed epiteti gratis?


                                                                                Il Presidente: Vincenzo Santovito

domenica 4 maggio 2014

ELEZIONI EUROPEE : La Repubblica è morta

Ieri sera mi si è stretto il cuore. Vedere Alessandra Amoroso cantare l'inno d'Italia sommersa dai fischi in uno stadio sequestrato dagli ultrà con la Polizia impotente e i politici in tribuna d'onore, gente del calibro di Renzie. 
La Repubblica è morta, ma i suoi funerali sono indegni, troppo imbarazzanti. Non abbiamo neppure la dignità di un buon funerale. Devono andare fuori dal Parlamento e dalle Istituzioni i corrotti, gli indagati, i condannati in primo grado (Renzie). Un pregiudicato, Berlusconi, che colloquia amorevolmente al Quirinale con Napolitano e che sconta una pena ridicola vale come cento stadi fischianti. Ma nessuno ci fa caso. I colloquianti hanno tutti e due la cravatta, non sono tatuati, non urlano. Sono diversamente ultrà
La Repubblica è morta e i suoi cittadini non hanno più rappresentanza, la pentola a pressione sta per saltare. La Polizia è attonita e anche parte della Magistratura, ma gli italiani sono sempre più incazzati di fronte allo scempio del Paese. Ieri all'Olimpico veniva da piangere, come a un funerale. Alessandra Amoroso sembrava recitare un Requiem.
 I politici sono stati tra i primi a scappare, amorevolmente scortati nelle loro auto blu, quelle non ancora vendute su Ebay (per ora ben sei!) dall'Ebetino incazzato nero per la Partita del cuore. Antognoni non gli passerà la palla e lui non calcerà un calcio di rigore...

Fonte BeppeGrillo.it

martedì 29 aprile 2014

BARLETTA : Tour “Europa 5Stelle”, presentati i candidati M5S alle Europee

Barletta - Brescia e D'AmbrosioSoddisfacente risposta in termini di partecipazione, nonostante l’incessante pioggia, per la tappa di Barletta del tour “Europa5Stelle”, tenutasi domenica sera in piazza Caduti.

L’evento ha visto la partecipazione dell’attuale capogruppo alla Camera Giuseppe Brescia, del suo collega il deputato Giuseppe D’Ambrosio e dei candidati pugliesi M5S alle elezioni europee del 25 maggio, ovvero Cristian Casili, Rosa D’Amato, Antonella Laricchia ed Alfredo Ronzino. Oltre ai barlettani, hanno ascoltato con interesse il programma europeo del M5S anche i cittadini del circondario: da Adelfia a Trani, da Andria a Bari.
Dopo l’introduzione della consigliere comunale Claudia Catino, il deputato Giuseppe Brescia ha illustrato i 7 punti del programma elettorale 5 Stelle per poi passare alla presentazione dei quattro candidati pugliesi nella Circoscrizione Sud. A concludere la serata, aprendo un interessante dibattito con i cittadini, il deputato andriese Giuseppe D’Ambrosio.

giovedì 17 aprile 2014

TRANI : ELEZIONE EUROPEE, GLI SCRUTATORI SARANNO SORTEGGIATI

Si è riunita questa mattina a Palazzo di città la commissione elettorale comunale per decidere i criteri di nomina degli scrutatori per le elezioni europee del prossimo 25 maggio. Alla riunione erano presenti il Presidente della commissione (il Sindaco, Luigi Riserbato) ed i 3 componenti effettivi (i consiglieri comunali Giovanni Gargiuolo, Pasquale Brescia e Tommaso Laurora).

Dopo aver ascoltato la relazione del segretario della commissione elettorale, Luciano Preziosa, la commissione ha deciso all’unanimità il criterio del sorteggio dall’albo degli scrutatori. Preliminarmente, la commissione ha verificato la possibilità di poter attingere i nominativi dalle liste di disoccupazione del centro territoriale per l’impiego ma, sentito il parere dell’ufficio provinciale, è stata riscontrata l’impossibilità di questa soluzione per motivi di natura tecnica e temporale. La commissione ha quindi optato per il sorteggio che si terrà mercoledì 30 aprile nella sala Azzurra di Palazzo di Città con inizio alle ore 11.


Sulla scorta delle precedenti esperienze, per evitare disservizi e disagi ai seggi, la commissione, nella stessa data, provvederà all’indicazione degli eventuali sostituti.  

ELEZIONI EUROPEE : Il M5S vota contro l'austerità di Renzi

"Il Def di Renzie è solo l’ennesima manovra elettoralistica di un governo esecutore dei diktat di austerity imposti da Bruxelles, Francoforte e Berlino. Esattamente come i suoi predecessori. Il ministro dell’Economia Padoan chiede un anno in più per inginocchiarsi di fronte al totem del pareggio strutturale di bilancio, dal 2015 e 2016. Una tiratina a una coperta che resta corta, cortissima, e che scopre la miseria di manovre finanziarie che fingono di elargire da una parte e tolgono dall’altra. I nostri politici ci hanno incaprettato: la corda lega mani, piedi e passa intorno al collo. Basta muoversi per strozzarsi da soli. Padoan, però, si appella adesso alla legge di attuazione del nuovo articolo 81 della Costituzione che consente, in periodo di grave recessione, di ritardare il rientro sul pareggio di bilancio. Poteva essere l’occasione storica di una coraggiosa richiesta di deroga agli accordi per il bene del Paese. Invece diventa il solito strumento di campagna elettorale. Anche il M5S si era avvalso di quella legge, circa un mese fa, per chiedere di sforare il parametro del 3% sul deficit/Pil. Avevamo presentato una mozione, ma la maggioranza ha bocciato la possibilità di riattivare gli investimenti virtuosi per le scuole, per gli ospedali, per le piccole opere sul territorio, per il welfare, contro la povertà crescente e per un reddito di cittadinanza. Per quella manutenzione materiale e sociale ordinaria, insomma, di cui un Paese franato come il nostro ha estremo bisogno. Ora Padoan si ispira alla nostra mozione per coprire qualche trucchetto contabile dal sapore elettoralistico, qualche regalia senza coperture.
Il M5S vota contro un Def che abbatte gli investimenti pubblici e con una disoccupazione che non cala. Noi votiamo contro un Def che vede ancora salire la pressione fiscale e non vede calare il debito. Noi votiamo contro l’ennesimo Def che nasconde l’austerity finanziaria dietro un paravento di promesse a vuoto. Il M5S andrà in Europa per far saltare il Fiscal compact e ricontrattare gli altri Trattati capestro che danneggiano gli interessi dei cittadini." 


M5S Camera e Senato

Fonte : www.beppegrillo.it

mercoledì 16 aprile 2014

ELEZIONI EUROPEE : Il Movimento 5 Stelle vuole un database unico sulla violenza sulle donne

"Institution of a European Observatory on violence against women è il titolo della mozione da me presentata in Assemblea del Consiglio d’Europa, in qualità di delegata del Parlamento italiano del MoVimento5Stelle. C' è stata una grande condivisione dell’obiettivo: i 47 stati membri sono stati sollecitatati a migliore e ad intensificare la raccolta dati sulla violenza sulle donne. Questa è stata la prima tappa per l’istituzione di un database unico del Consiglio d’Europa. Il vero problema della questione è infatti il monitoraggio: senza un reale controllo dei casi di violenza di genere è impossibile affrontare e risolvere la grave problematica. L’obiettivo principale è quindi realizzare un sistema prima a livello nazionale, poi a livello di CoE che contenga i dati relativi ai casi di violenza. L’ultima raccomandazione del Consiglio d’Europa risale solamente al 2002. Un buon esempio viene dalle Nazioni Unite con il UN Secretary-General’s data base on violence against women, che risulta però non aggiornato. E’ una grande vittoria e una enorme soddisfazione aver ricevuto al momento ben 22 firme da 11 paesi (Italia, Croazia, Polonia, Finlandia, Montenegro, Monaco, Palestina, Tunisia, Francia, Georgia ed Austria). Nella stessa mozione chiedo anche di sollecitare la firma e la ratifica della Convenzione di Istanbul, sempre per evitare di non rimanere impantanati nella pura demagogia".


Maria Edera Spadoni, M5S Camera

venerdì 11 aprile 2014

BARLETTA : ELEZIONI MAGGIO 2014 – NOMINA SCRUTATORI. PRIORITÀ AI DISOCCUPATI E AGLI STUDENTI

La Commissione Elettorale Comunale, riunitasi in vista delle imminenti Elezioni Europee che si terranno in tutti i 28 stati membri dell’Unione europea il 25 maggio, ha deciso, tenendo conto dell’attuale pesante crisi  dell’occupazione e delle condizioni di difficoltà economiche e sociali che la città sta attraversando, di riservare ai disoccupati un terzo delle nomine a scrutatore e un altro terzo ai giovani studenti inoccupati.
Per le consultazioni elettorali del 25 maggio 2014, quindi, la Commissione Elettorale Comunale riserva, dall’insieme delle nomine a scrutatore necessarie alla formazione dei seggi e alla costituzione della graduatoria di sostituzione, un terzo ai lavoratori disoccupati e iscritti al centro per l’impiego, e un terzo ai giovani inoccupati, che comunicheranno la loro disponibilità. L’ultimo terzo riguarderà tutti gli iscritti all’albo degli scrutatori, al di là della loro situazione occupazionale, nel rispetto del principio di rappresentatività. Al fine di partecipare all’assegnazione delle nomine occorre:
1)      essere iscritto all’albo degli scrutatori di seggio elettorale del Comune di Barletta – aggiornato al 15 gennaio 2014;
2)      trovarsi nella condizione di:
a)      disoccupato  iscritto al centro per l’impiego;
b)      studente non lavoratore;
c)      altre situazioni.

Gli iscritti all’albo degli scrutatori che si trovano nella condizione di priorità possono presentare la relativa dichiarazione all’Ufficio elettorale entro il 18 aprile 2014 con una delle seguenti modalità:
-        direttamente allo sportello elettorale – Piazza Aldo Moro, 16 – negli orari di apertura al pubblico;
-        via e-mail all’indirizzo elettorale.pierro@comune.barletta.bt.it;
-        via pec all’indirizzo elettorale@cert.comune.barletta.bt.it;

Non saranno ritenute valide le dichiarazioni presentate su modello diverso da quello pubblicato sul sito del Comune o prive dell’indicazione dei dati richiesti nei campi obbligatori e/o mancanti della firma autografa.

La commissione Elettorale Comunale nominerà gli iscritti che si sono dichiarati disponibili secondo le seguenti priorità:
-        un terzo: disoccupati iscritti al Centro per l’impiego (obbligatorio indicare luogo e indirizzo del centro);
-        un terzo:  studenti non lavoratori (obbligatorio indicare i dati dell’istituto o dell’Università);
Resta fermo che un terzo sarà nominato tra tutti gli iscritti all’albo degli scrutatori.

Se le dichiarazioni pervenute saranno in numero superiore  a quello occorrente, si procederà al sorteggio tra tutte quelle pervenute rispettando comunque le priorità e i criteri sopra descritti. Se le dichiarazioni pervenute per le condizioni di priorità saranno, invece, in numero minore a quello occorrente, si procederà al sorteggio, tra tutti i nominativi iscritti all’albo degli scrutatori del Comune.