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mercoledì 3 agosto 2016

ANDRIA : La Strada dell’Olio Extravergine Castel del Monte presenta “SOGNI NELLE NOTTI DI MEZZA ESTATE"

Si terrà venerdì 5 Agosto il primo degli appuntamenti di “SOGNI NELLE NOTTI DI MEZZA ESTATE”, iniziativa promossa dalla Strada dell’Olio Extravergine Castel del Monte, giunta alla sua XII^ edizione.
Un programma ricco di appuntamenti quello di questa edizione che proseguirà per quasi tutto il mese di agosto, fino a domenica 28.
Il calendario, infatti, è incentrato su eventi di grande suggestione calibrati sulla domanda di un pubblico eterogeneo - giovane e meno giovane - orientato sempre di più verso proposte capaci di coniugare cultura e produzione tipica, divertissement e sana alimentazione, arte e tradizioni locali.

Cinema all'aperto, osservazione delle stelle, musica e teatro, concorsi fotografici a premi, cene a tema, pescaturismo e tanto altro, all'insegna dello svago e sotto l'egida di uno degli elementi d'identità più significativi del territorio: l'olio extravergine d'oliva.
Il trait d’union - sottolinea il Presidente della Strada dell’Olio Extravergine Castel del Monte, Nunzio Liso - resta sempre l’inimitabile extravergine d’oliva dal caratteristico e inconfondibile gusto piccantino, prodotto nei territori della Strada. Sarà il protagonista delle cene e delle degustazioni sotto le stelle offerte dalle aziende e dalle strutture ricettive dei comuni di Andria, Bisceglie, Trani, Canosa di Puglia, Minervino Murge e Corato”.

Il programma sarà inaugurato venerdì 5 agosto alle ore 21 con l’evento “Sotto le stelle della Murgia: i Three Madrigalist” nell'“Agriturismo Terre di Traiano” di Andria. Lo spettacolo, davvero emozionante, sperimenta l'inedita fusione tra le canzoni dell’America Latina, linguaggio timbrico e fraseggio proprio della tradizione jazzistica. Al sax Roberto Ottaviano, alla chitarra Nando Di Modugno, la voce è di Lisa Manosperti.

Domenica 7 appuntamento con la cultura presso la Domus di Colle Montefuscolo a Canosa di Puglia con l’iniziativa “Vivi la Daunia”. Alle ore 21 visita guidata con degustazione dell’extravergine d’oliva, organizzata dalla Cooperativa DROMOS.IT.

Giovedì 11 torna il consueto appuntamento con la “Festa dell’Olio” organizzato dal Frantoio Oleario Galantino di Bisceglie che dalle 19 alle 22 propone musica dal vivo, percorsi del gusto, una mostra d’arte, artigianato e antichi mestieri, degustazioni di extravergine e altri prodotti.

Il programma prevede Venerdì 12, alle ore 18, il 1° “Torneo di Burraco in giardino con aperitivo” organizzato dall’azienda agricola biodinamica Cefalicchio” a Canosa di Puglia.

Domenica 14 il fascino del PESCATURISMO, a bordo del Peschereccio Marilena. Passeggiata lunga la costa Trani-Bisceglie, bagno al largo, battuta di pesca e pranzo preparato con il pescato. Partenza ore 9 dal porto di Trani e rientro previsto per le ore 16.

Si conferma anche quest'anno l'appuntamento della vigilia di ferragosto presso la Masseria Torre di Nebbia a Corato: “Serata di Ferragosto, musica e cena con pietanze a base di mandorla”.
Per la prima volta in programma, invece, il pranzo di Ferragosto. Lunedì 15 agosto, alle ore 13, nell'Agriturismo “Terre di Traiano” “Pranzo con menù degustazione di prodotti tipici e di vini prodotti in azienda”. A seguire visita del Museo dell’Olio ed del frantoio storico presenti nella struttura.

Venerdì 19 triplo appuntamento:
  • alle ore 20.30, nel ristorante “A Sud dell’Anima” di Minervino Murge, cena “Pane, olio e fantasia…Degustazione di prodotti per esaltare l’olio Evo” con sottofondo musicale;
  • a Canosa, ore 21.30, “Cinema all’aperto. Proiezione del film La Nostra Terracon bevande e stuzzichini vari presso l’azienda agricola biodinamica “Cefalicchio”;
  • dalle ore 21 nella zona Castel del Monte, all’interno del Parco turistico federiciano “L’Altro Villaggio”, “VOGLIO ANDARE SULLA LUNA! Da Jules Verne all’Apollo 11: quando scienza e fantascienza si incontrano”, osservazione con telescopi della Luna, del pianeta Saturno e della Galassia di Andromeda. A seguire panzerotti e panzanelle con vini DOC. Evento curato dell’Unione Astrofili Italiani.

Mercoledì 24, alle ore 18.30, presso l’azienda agricola Cefalicchio a Canosa di Puglia, “Scatti d’Olio - Premiazione concorso fotografico” con musica e degustazione, organizzato dalla Strada dell’Olio Extravergine Castel del Monte.
Per partecipare al concorso visitare la pagina Facebook “Strada dell’olio Extravergine Castel del Monte”.

Giovedì 25 agosto appuntamento con “La S/cena del Gusto” organizzato dall’associazione ArtTurism presso “Volgo Retrò – bar & food”, dalle ore 21 percorso degustativo con spettacolo teatrale.

Venerdì 26, ore 20, a Canosa presso l’azienda agricola “Cefalicchio” “Cena in terrazza o Degustazione in giardino con visita della Tenuta novecentesca e della grotta risalente al settecento”;
Sempre venerdì 26 al Beveroni Jazz Club di Minervino Murge “Pizza di grano arso all’extravergine con mozzarella di bufala e zenzero.

Domenica 28, dalle ore 21, l’ultimo appuntamento a Canosa di Puglia con l’iniziativa “Scopri la Daunia”, visita guidata dell’ipogeo Lagrasta. A seguire degustazione di prodotti all’extravergine organizzata dalla Cooperativa DROMOS.IT


Oli extravergine d’oliva e prodotti in degustazione delle varie iniziative sono offerti da: I Tre Campanili, oleificio Cooperativo della Riforma Fondiaria, Andria Tel. 0883/543212, info@itrecampanili.com; Oliveti d’Italia, Andria Tel. 0883/541199, info@oliveti.it
La responsabilità e l’organizzazione degli eventi inseriti nel programma è delle singole aziende.
Per info contattare l’Associazione Strada dell’Olio Extravergine Castel del Monte, email: info@stradaoliocasteldelmonte.it, referente iniziativa dott.ssa Ciciriello 392/6948919. Sul sito www.stradaoliocasteldelmonte.it è disponibile il programma degli appuntamenti.


Ufficio Comunicazione

martedì 15 dicembre 2015

PUGLIA : BOZZA DI DECRETO SULLE SANZIONI PER CHI TAROCCA L’OLIO

PER CONFAGRICOLTURA PUGLIA LE NUOVE NORME SONO INACCETTABILI. “IL PARLAMENTO DEVE RIGETTARE QUESTO SCHEMA E NON MORTIFICARE I PRODUTTORI E NON VANIFICHI GLI SFORZI FIN QUI FATTI DALLA MAGISTRATURA”

 Dai 1.600 ai 9.500 euro. E’ la multa che il governo intende far pagare a chi tarocca l’olio extravergine d’oliva o per chi spaccia per prodotto Made in Italy ciò che non lo è. “Un vero e proprio colpo di spugna su tutte le inchieste della magistratura, non ultimo quello della Dda di Bari – dice Donato Rossi, presidente di Confagricoltura Puglia e presidente della Federazione nazionale di prodotto  – al quale ci dobbiamo opporre fortemente”. La nuova norma è contenuta nella bozza di decreto legislativo relativo alle disposizioni sanzionatorie per la violazione del regolamento Ue 29/2012 sulla commercializzazione dell’olio d’oliva e del regolamento Cee 2868/91 sulle caratteristiche degli oli.

 Tale schema di decreto, sottoposto ora al vaglio parlamentare, determina all’articolo 3 che “chiunque non indica sull’etichetta dell’olio extravergine di oliva, dell’olio di oliva vergine, dell’olio d’oliva composto da oli d’oliva raffinati o oli d’oliva vergini, e dell’olio di sansa di oliva preimballati le informazioni previste per le rispettive categorie…, ovvero le indica in maniera difforme, è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da euro 1.600 a euro 9,500”.

“Già così – dice il presidente di Confagricoltura Puglia – sembra solo uno scherzo di cattivo gusto. Non si può pensare che tale pena pecuniaria, seppure nel massimo della previsione, possa essere anche lontanamente compensativa dell’immenso vantaggio che l’utilizzo della dizione può garantire”.
Leggendo poi, nel dettaglio, anche l’articolo 4 dello schema di decreto proposto, si ha un quadro completo del progetto che il governo in questo modo si appresta a varare. Sotto la dizione “designazione dell’origine”, si spiega che “salvo che il fatto non costituisca reato”, chiunque non indichi l’origine degli oli o ne indichi una in modo difforme da quanto disposto dal regolamento comunitario, oppure riporti in etichetta e nei documenti commerciali segni, figure e illustrazioni in sostituzione della designazione dell’origine o che possano evocare un’origine geografica diversa da quella indicata “è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da euro 1.600 a euro 9.500”.
“Qui siamo ben oltre l’allarmismo – dice Donato Rossi – Dopo tutte le parole spese e le battaglie fatte per difendere il Made in Italy dal fenomeno della contraffazione, da quelle frodi che sfruttano l’italian sounding per accaparrarsene l’enorme margine di vantaggio competitivo che questo garantisce, sembra che il governo voglia disfare tutto”.
“Tutto ciò è incomprensibile oltre che inaccettabile – aggiunge il presidente Rossi – Il Parlamento deve assolutamente rigettare questa bozza di decreto legislativo e spingere perché se ne disegni uno che dia invece forza alle leggi e ai regolamenti preesistenti, alla ricerca che sempre più avanza e migliora le tecniche di repressione delle frodi, agli sforzi degli organi di controllo, al lavoro della magistratura. Una normativa che soprattutto non mortifichi i tanti operatori del settore che onestamente ogni giorno lavorano per produrre e commercializzare uno dei prodotti che meglio rappresenta l’Italia nel mondo”.

L’ufficio stampa

venerdì 27 novembre 2015

PUGLIA : Confagricoltura chiede all'europa di votare contro il progetto di importazione 35mila tonnellate di olio d’oliva tunisino

Martedì 1 dicembre, la Commissione per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale del Parlamento europeo discuterà e voterà il parere per l’introduzione di misure commerciali autonome di emergenza a favore della Repubblica tunisina, che - come noto - prevede fra l’altro l’importazione in territorio europeo di 35mila tonnellate di olio di oliva dalla Tunisia. Si tratta dell’ultimo atto in capo al Parlamento europeo su questo tema, prima che il progetto passi alla definitiva approvazione della Commissione Ue. 

Confagricoltura Puglia, dopo aver già scritto a tutti gli eurodeputati italiani nei mesi scorsi allertandoli sul tema, chiede ora con forza ai membri della commissione Agri di difendere la produzione olivicola nazionale votando contro il progetto. “Si tratta di una misura scellerata che rischia di mettere in ginocchio il comparto olivicolo nazionale - dice Donato Rossi, presidente di Confagricoltura Puglia - Ci aspettiamo che gli eurodeputati italiani facciano la loro parte per difendere l’economia del nostro territorio”.

In votazione martedì prossimo andrà dunque la proposta unilaterale e a titolo temporaneo di importare un contingente di 35mila tonnellate di olio di oliva extra rispetto agli attuali contingenti di import (56.700 tonnellate) attualmente dettati dall’accordo euro-mediterraneo di associazione entrato in vigore nel 1998. Questo quantitativo in più sarà messo a disposizione per un periodo di due anni, da gennaio 2016 a dicembre 2017. Il progetto è nato in seguito agli attentati terroristici del 26 giugno scorso a Sousse con l’intenzione di sostenere la Tunisia nel suo processo di transizione politica ed economica. “Non capiamo perché il nobilissimo intento di sostenere economie in difficoltà - afferma Confagricoltura Puglia - debba passare sulla testa dei nostri imprenditori agricoli”.

“Noi chiediamo agli eurodeputati italiani - dice Donato Rossi - di opporsi con tutte le forze a questa decisione. Diversamente da quanto è stato affermato, quella che stiamo aprendo in questi giorni non è affatto un’annata magra per la produzione olearia, in particolare per quella pugliese che sta per segnare buoni livelli di crescita quantitativa e qualitativa rispetto allo scorso anno. L’importazione di olio extraeuropeo rischia di vanificare quel margine di vantaggio sul quale le aziende produttrici fanno affidamento”.

Peraltro, come spiegato dalle stesse analisi di contesto che accompagnano il progetto di parere, la Tunisia e l’Unione europea sono sul punto di avviare i negoziati in vista di stabilire un accordo di libero scambio approfondito e completo (Aleac) che preveda la liberalizzazione degli scambi di prodotti agricoli fra le due aree. “E’ questo il momento per far sentire la nostra voce - dice il presidente di Confagricoltura Puglia - Non possiamo aspettare oltre, lamentandoci in seguito di aver subìto le decisioni assunte in sede europea, decisioni assolutamente contestabili e detestabili”.

Confagricoltura fa dunque appello a Nicola CaputoPaolo De CastroGiulia MoiMarco ZulloMara BizzottoMario BorghezioGianluca BuonannoAlberto CirioRosa D’Amato,Michela GiuffredaDario Tamburrano (membri effettivi e membri sostituti della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale) di votare martedì tenendo bene a mente il futuro del comparto olivicolo-olerario italiano, asse portante dell’economia agricola regionale e nazionale.

giovedì 12 novembre 2015

PUGLIA : OLIO EXTRAVERGINE. Ecco come difendersi dalle frodi. “Scegliete prodotti certificati e occhio al prezzo. Se è troppo basso, non fidatevi”

Tracciabilità e prezzo. Sono questi gli unici due elementi che possono difendere dalle frodi i consumatori e gli stessi imbottigliatori. “E’ una questione di buon senso: se un olio extravergine viene venduto al supermercato a un prezzo inferiore di quello all’ingrosso, siamo sicuramente di fronte a una frode”. Così Donato Rossi, presidente della Federazione nazionale olivicola di Confagricoltura.

La bufera sull’olio d’oliva, innescata dall’inchiesta aperta dalla procura di Torino, riporta alla ribalta un tema caro all’associazione agricola. “La Puglia è la regione che produce più olio in assoluto – dice Umberto Bucci, presidente della Confagricoltura regionale – Per questo, vicende come quella dell’olio venduto per extravergine ci riguardano sempre. L’impegno dei nostri produttori va difeso, fino allo scaffale del supermercato, specie in una fase di mercato delicata come quella che stiamo affrontando”. L’inchiesta aperta dalla magistratura piemontese va avanti e dirà, fino alla fine, se frode in commercio c’è stata. “Se tutto sarà verificato – dice Umberto Bucci – i nostri produttori pugliesi saranno i primi a potersi dire danneggiati, essendo di nostra produzione la maggior parte dell’extravergine in Italia”. 

E allora, al di là delle inchieste e dei controlli, Confagricoltura invita consumatori e imbottigliatori a fare una scelta chiara. “E’ necessario che tutti capiscano quanto sia necessario approvvigionarsi di prodotti certificati Dop o Prodotto Italiano – dice il presidente della Federazione olivicola, Donato Rossi – i cui percorsi sono tracciabili”.

Nel caso dell’olio, insiste Rossi, “il prezzo è un elemento che ha un legame strettissimo con la qualità del prodotto ed è dunque un elemento sul quale fare affidamento quando si deve scegliere”.

mercoledì 11 novembre 2015

ANDRIA : TRUFFA DELL’OLIO, IL RISCATTO CHE NON C’E’!

LIBERATI GRANDI SPAZI DI MERCATO CHE NON CI VEDRANNO PROTAGONISTI.

Che prima o poi dovesse accadere non poteva non immaginarlo nessuno, anche perché è di estrema facilità scoprire una presunta “truffa” come quella di cui parlano le cronache nazionali. Una semplicissima analisi e via.
Il mercato dell’olio extravergine di oliva si apre e crea spazi, enormi spazi per chi sarà pronto ad occuparli con qualità, prodotto gradevole, marchio affermato e soprattutto con un fortissimo impatto promozionale che non può essere solo ed unicamente lasciato in carico ai produttori, ai distributori ed ai privati.
La domanda quindi è semplice e logica: sarà Andria, questo territorio in grado di riscattarsi dopo tante umiliazioni e tanto “sfruttamento”? Sarà Andria, questo territorio in grado di occupare quegli enormi spazi che le grandi industrie oggi sotto accusa dovranno per forza di cose lasciare a chi fa del prodotto e della qualità la sua mission incontaminata?
Domande fortissime e pesanti come macigni a cui, francamente, questo territorio non è ancora in grado di rispondere perché qualcuno ha contribuito a creare la cultura dell’”ultimo”, dell’aggregato e del servitore sciocco.
Oggi bisogna agire in fretta e senza perdere un solo minuto ed è per questo che un’altra terribile domanda ce la poniamo: chi guiderà il riscatto?
Questa è forse la domanda più difficile e più intrigante in un contesto dove l’individualismo, le invidie, l’incapacità di stare insieme, l’assenza di una guida tecnica e politica culturalmente avanzata, l’assoluto prevalere dell’interesse privatistico e di lobbie rispetto a quello generale del territorio sono gli incubi che vanificano gli effetti di questa domanda tanto diffusa oggi, dopo le notizie che coinvolgono “primarie” Aziende del settore.
Se è vero come è vero che la Politica non può e non deve essere alla portata di tutti allora è anche vero che questo concetto quasi sempre si realizza al contrario e ciò significa che dovremo rassegnarci alla mediocrità, all’essere gregari ed aggregati senza mai essere protagonisti e soprattutto senza neanche essere in grado di approfittare delle manne che con tanta generosità piovono dal cielo, da un giorno all’altro.
Andria, svegliati, il tuo destino non è quello di essere ultima e sottomessa!


Savino Montaruli
Presidente
UNIMPRESA BAT


mercoledì 8 ottobre 2014

ANDRIA : Dalle olive all’olio laboratorio didattico per le scuole di ogni Ordine e Grado

A cura dell’Oleificio Cooperativo della Riforma Fondiaria di Andria

per non dimenticare le tradizioni legate alla terra promuovere la cultura dell’olio extravergine di oliva

Gli oliveti andriesi sono in fermento per l’inizio della raccolta delle olive e della produzione dell’olio extravergine di oliva, prodotto simbolo della Città di Andria. Con lo scopo di promuovere la cultura dell’olio e le tradizioni agricole andriesi, L’Oleificio Cooperativo della Riforma Fondiaria di Andria, che dal 1957 produce oro verde con il marchio I Tre Campanili - in collaborazione con Comune di Andria e Assoproli Bari -, promuove il progetto didattico Dalle olive all’olio, rivolto agli alunni delle Scuole di Ogni Ordine e Grado.
“L’Olio extravergine di oliva è l’alimento base della Dieta Mediterranea - dichiara Francesco Guglielmi, presidente dell’Oleificio Cooperativo della Riforma Fondiaria -, ma bisogna conoscere realmente il prodotto per comprenderne vantaggi, benefici e, soprattutto, differenze. Per questo tutti i soci della Cooperativa sono concordi nel promuovere la cultura dell’olio e la storia olivicola alle nuove generazioni, affinché possano essere testimoni della bontà e ricchezza della nostra terra”.
Partendo dall'osservazione di un albero di olivo, il progetto vuole far conoscere agli alunni le fasi del ciclo dell'olio, dalla coltivazione al prodotto finito, compresi alcuni strumenti ed i processi di trasformazione. Conoscere le tradizioni legate alla nostra terra e sposare sin da piccoli la cultura dell’olio sono azioni fondamentali per un atteggiamento alimentare responsabile e sostenibile, e per dare il via alla possibilità di inseminare in ogni alunno l’amore e la passione per il territorio di appartenenza.
Conoscenza della pianta dell'olivo e l’importanza nell'economia contadina, raccolta delle olive, visita al frantoio dell’Oleificio Cooperativo della Riforma Fondiaria di Andria, preparazione delle bruschette sono soltanto alcune delle attività proposte da effettuarsi nei mesi da novembre 2014 a gennaio 2015.

“La Puglia e i prodotti pugliesi sono acclamati ovunque, ma bisogna lavorare ancora sui metodi di promozioni, che possono migliore solo prendendo reale conoscenza dei prodotti - prosegue Fancesco Guglielmi. L’iniziativa è anche un primo passo per creare future figure professionali che rendano giustizia a quanto viene prodotto nella nostra terra”.
Il progetto è realizzato col patrocinio del Comune di Andria e di Assoproli Bari, con il supporto comunicativo dell’Agenzia Hello Morning.
Per info e prenotazioni: itrecampaniliandria@gmail.com; tel. 0883 543212; www.itrecampanili.com
Ufficio Stampa

lunedì 4 agosto 2014

ANDRIA : Truffa all’olio, la politica si attivi per salvaguardare i lavoratori e tutelare i consumatori

La vicenda giudiziaria che ha coinvolto il settore olivicolo, non meno di qualche settimana fa, ci porta a riflettere su quanto lavoro c’è da fare per salvaguardare l’immagine della città e soprattutto i lavoratori onesti  che ogni giorno si spendono per sostenere uno dei settori trainanti dell’economia locale.
C’è necessità che la politica, in primis, metta in campo tutte le azioni possibili affinché si salvaguardino i produttori e le aziende agricole sane della città, ecco perché, come caldeggiato dalle altre forze politiche di opposizione, anche il Partito Democratico ritiene importante dare un segnale forte ed inconfondibile a tutto il settore olivicolo, attraverso la discussione di un consiglio comunale monotematico che ragioni sulle possibili iniziative da mettere in capo al fine di salvaguardare il comparto e tutti i suoi lavoratori.
Non abbiamo la soluzione a portata di mano pertanto siamo aperti al contributo di tutti. Riponiamo grande fiducia nel lavoro della Procura della Repubblica e della Guardia di Finanza  e, ove ne ricorrano i presupposti, riteniamo che sia necessario che il Comune di Andria si costituisca parte civile in questa vicenda giudiziaria e metta in campo tutte le iniziative congiunte con i referenti del settore a difesa del nostro comparto olivicolo e a tutela dei consumatori.
Solo così la politica potrà dare un segnale forte e chiaro ai produttori del nostro “oro verde” .


Il capogruppo consiliare
Lorenzo Marchio Rossi
La segretaria

Maria Carbone

domenica 27 luglio 2014

ANDRIA : "Confermiamo la qualità dell’olio extravergine di oliva I Tre Campanili”

Azioni negative di pochi non devono celare l’onestà di numerosi produttori andriesi". La dichiarazione di Francesco Guglielmi, Presidente dell’Oleificio Cooperativo della Riforma Fondiaria di Andria

“In qualità di Presidente dell’Oleificio Cooperativo Riforma Fondiaria di Andria, che produce olio extravergine di oliva col marchio I Tre Campanili, voglio rassicurare sulla qualità e bontà del nostro prodotto, frutto di un lavoro efficiente e puntiglioso svolto quotidianamente per tutelare la salute dei consumatori ”.

Queste le parole di Francesco Guglielmi, Presidente della Cooperativa e di Assoproli Bari, all'indomani della vicenda dell’olio spagnolo adulterato con le miscele di olio lampante e scarti di friggitoria, spacciato per olio extravergine di oliva biologico italiano e pugliese, che vede coinvolte due ditte di Andria nell’inchiesta della Procura della Repubblica di Trani. Un duro colpo sia all’immagine di uno dei prodotti di eccellenza del nostro territorio – l’olio extravergine di oliva - sia di tutta una città che si basa sulla valorizzazione e promozione dell’oro verde in Italia e nel mondo.

L’Oleificio Cooperativo della Riforma Fondiaria – realtà che da oltre cinquant’anni produce olio extravergine di olive appartenenti ai circa trecento soci della cooperativa, vuole confortare quanti hanno appreso dai media l’ennesima caduta di stile di chi opera senza valori e principi.

“Azioni come quelle apprese in questi giorni dai media celano il grande lavoro di produttori seri e onesti, che lavorano la terra e i frutti da essa derivanti con amore e sacrificio; di quanti decidono di non conformarsi ai compromessi del mercato affinché qualità e bontà siano tutelate a favore della salute dei consumatori; di quanti – prosegue Francesco Guglielmi – applicano controlli ordinari su olive prima che esse subiscano il processo di molitura. Continueremo a lavorare con professionalità e lealtà, e porteremo avanti anche la nostra missione di formazione di sviluppo di una cultura dell'olio, affinché siano gli stessi consumatori ad effettuare una scelta consapevole”.

sabato 26 luglio 2014

PUGLIA : Crolla il consumo di olio e pasta, simboli della dieta mediterranea

Un tempo erano i “mostri sacri” della dieta mediterranea, studiata, mitizzata ed elogiata per anni a livello internazionale fino a diventare “patrimonio dell’umanità”. «Tutto quello che vedete lo devo agli spaghetti» diceva una Sofia Loren all’apice del successo post Oscar (frase poi smentita in un’intervista del 2009). Federico Fellini non aveva dubbi: «La vita è una combinazione di magia e pasta». Eppure, più passa il tempo e più gli italiani continuano a tradire pasta e olio, come rivelano alcuni dati pubblicati di recente da alcune associazioni di categoria e proprio come ha scritto a fine 2013 il Wall Street Journal analizzando i consumi di maccheroni nel nostro Paese. Se nel 2004 il consumo pro capite era di 28 chili, oggi siamo a quota 25,3 ha fatto sapere Aidepi (l’associazione dell’industria del dolce e della pasta) nel corso della sua ultima assemblea in cui ha evidenziato il calo dei consumi che sfiora il 10 per cento.
I numeri
Ma le cose non vanno meglio per l’olio di oliva, per anni elogiato da influenti test scientifici che ne hanno dimostrato la valenza nella prevenzione di alcune malattie. Secondo il Coi (il Consiglio oleicolo internazionale) il consumo di olio in Italia è passato dalle 840 mila tonnellate del 2004 alle 600 mila di oggi, con un decremento del 28,5%. «Alla base di questi numeri c’è tutta una serie di fattori, primo fra tutti l’invecchiamento della popolazione — spiegano Claudio Ranzani e Tullio Forcella, rispettivamente direttore generale di Assitol e Federolio — più la popolazione invecchia e più cerca di consumare meno oli e grassi. E poi non dobbiamo dimenticare tutti i fattori dietetici». Perchè una fetta di responsabilità, in questo cambio di abitudini alimentari, va senz’altro a cadere sulle diete sempre più tese a demonizzare grassi e carboidrati. Basti pensare che secondo una ricerca Nielsen, citata dal proprio dal Wsj, il numero delle ragazze tra i 26 ed i 30 anni che considera la pasta un alimento che fa ingrassare è aumentato del 26% dal 2008 al 2012. Del 16% invece se si prendono in considerazione i giovani uomini della stessa età. Di tutt’altro avviso il Time, che nel numero di giugno ha intrapreso una battaglia tesa a dimostrare che la lotta contro gli alimenti che farebbero ingrassare, come il burro, è tutta sbagliata. Che abbia torto o ragione, quel che è certo è che la «devozione» degli italiani, come l’ha chiamata il Wsj, ad alcuni alimenti tipici della dieta mediterranea, si sta indebolendo. E le aziende lo hanno capito da un pezzo: tra prodotti integrali, per celiaci, o a basso indice glicemico, le più importanti realtà del settore stanno ampliando i loro segmenti di business.

Fonte Corriere

giovedì 24 luglio 2014

ANDRIA : Frode sull’olio trasformato in “biologico”. In 16 finiscono agli arresti e 15 aziende vengono sequestrate

Olives and Olive OilOlio d’oliva comunitario trasformato in “olio 100% italiano biologico”. Sarebbe questa la frode messa in atto da tre associazioni per delinquere che gestivano un giro d’affari da 30 milioni di euro, smantellate con 16 arresti dalla Gdf di Andria in un’indagine a carico di imprenditori pugliesi, con la presunta complicità di indagati calabresi.

Gli arresti sono stati disposti dalla magistratura di Trani che ha ordinato il sequestro preventivo di 15 imprese. Sigilli anche a 400 tonnellate di olio scadente o contaminato.

sabato 22 marzo 2014

ANDRIA : Consorzio Extravergine di Qualità (CEQ), «Promuovere il brand olio italiano»

olio ceq2In Cina l’olio d’oliva parla spagnolo. Un dato che esemplifica chiaramente quanta strada ci sia da fare per valorizzare nel mondo le straordinarie qualità dell’olio italiano, purtroppo penalizzato dalla mancanza di un incisivo brand nazionale del prodotto. Per affrontare il tema, si è svolto ieri mattina ad Andria, presso l’azienda agricola Conte Spagnoletti Zeuli, un incontro divulgativo per la presentazione del sistema di controllo e del disciplinare di qualità CEQ, rispondente ai requisiti previsti dal progetto istitutivo del Sistema di Qualità Nazionale “Alta Qualità” nel settore dell’olio extra vergine di oliva.

“Finora è mancato un processo di coinvolgimento emotivo del consumatore sul prodotto olio, come accaduto invece con il caffè, per esempio. Il consumatore per acquistare ha bisogno di sognare, e lo può fare se impara a conoscere tutta la filiera, la realtà produttiva, andando negli oliveti, sentendo i profumi, apprezzando il lavoro che si fa- dichiara Mauro Meloni, direttore del Consorzio CEQ, tra i relatori del convegno- Va modificato anche il sistema distributivo, puntando sulla collaborazione per esempio dei ristoratori nella promozione di prodotti di alta qualità”.
Un mercato mondiale dalle potenzialità enormi, secondo Meloni: “Nei Paesi sviluppati consumiamo circa 22 kg annui pro capite di grassi, basterebbe spostare di poco l’asse del consumo dai grassi animali a quelli vegetali per aprire scenari vastissimi di potenziale consumo di olio d’oliva”. Il made in Italy è un brand che non può vivere in eterno di rendita, va alimentato: “In questo l’Alta Qualità può dare il suo contributo in termini di innovazione, collocandosi accanto ad altre certificazioni come la DOP, ma con propri elementi oggettivi”.
Anche le istituzioni sono chiamate in causa, ciascuna con il proprio ruolo, in questo indispensabile processo di innovazione. Sullo sfondo le preoccupazioni dei produttori per la riforma della Pac. rivolgendosi ai rappresentanti dell’ente provinciale e comunale presenti, il presidente Francesco Ventola e il sindaco di Andria Nicola Giorgino, il conte Spagnoletti Zeuli li ha esortati a farsi “promotori di modifiche alla riforma della Pac, altrimenti sarà uno sfacelo per i produttori del nostro territorio”.
Invito raccolto dal primo cittadino di Andria, che ha sottolineato la volontà dell’Amministrazione di “tutelare il substrato economico locale: il 44% del Pil della mia città deriva dall’olivicolo. Con i nuovi strumenti di comunicazione si può fare tanto; in questi giorni Andria è al centro dell’attenzione internazionale grazie al Premio Biol, a breve brevetteremo la carta d’identità dell’olio. La Pac così com’è sarebbe un colpo devastante, mortale, per un’economia che in questo settore è in ripresa perché finalmente c’è una nuova sensibilità. Abbiamo un grande orizzonte ma dobbiamo fare massa critica”.
In conclusione, l’intervento del Presidente della Provincia BAT Francesco Ventola che, in merito alla Pac, ha evidenziato l’impegno profuso dai parlamentari europei Sergio Silvestris e Paolo De Castro “grazie ai quali sono stati fatti passi in avanti rispetto al disegno originario”. L’obiettivo adesso è giungere ad un documento unico Bari-Bat che sottoponga all’assessore regionale al ramo ipotesi di modifica: “Non dobbiamo mollare ma salire sul ring-ha dichiarato Vendola- Dal canto suo l’Amministrazione provinciale può fare molto, in primis sul versante burocratico: può contribuire per esempio con la manutenzione delle strade, favorendo l’accoglienza e incrementando il turismo. In questi giorni stiamo approvando il Piano di coordinamento territoriale provinciale (Pctp), in cui è centrale il rapporto città-campagna. Le soluzioni ci sono, l’importante è che ognuno faccia ciò che può in base alle proprie competenze”, ha concluso Vendola.

sabato 8 febbraio 2014

BAT: Và in scena la 2^ edizione di “Vigna e Olivo, tra innovazione e sostenibilità”.

Si parte con l’ olivo il 18 febbraio 2014 ad Andria, per poi seguire con la vite il 25 marzo a Barletta.

Giunge alla sua seconda edizione il progetto “Vigna e Olivo, tra innovazione e sostenibilità”, l’appuntamento dedicato ad aziende, tecnici e operatori dei comparti vitivinicolo e olivicolo.  
L’ evento organizzato dall’ Associazione Vento di Maestrale con il patrocinio della Federazione Regionale degli Ordini dei Dott. Agronomi e Dott. Forestali della Puglia, in questa nuova edizione vedrà uno sdoppiamento delle date, ovvero 18 febbraio ad Andria con il convegno “l’ olivo e olivicoltura innovativa”,  e il 25 marzo 2014 a Barletta con il secondo appuntamento dal titolo “la vigna e la viticoltura innovativa” .
Due appuntamenti differenti dunque, ma legati da un unico filo conduttore:  comunicare alle imprese, tecnici e addetti ai lavori dei due comparti, gli strumenti innovativi e le progettualità per una gestione sostenibile di vigneti e oliveti.    
Per quanto riguarda l’ evento di Andria (“L’ olivo e l’ olivicoltura innovativa”) che si terrà presso l’ Hotel “L’Ottagono” il 18 Febbraio 2014 alle ore 16,  i lavori saranno coordinati da  Gianluca Chieppa  - Agronomo Referente della Comunicazione per la Federazione Regionale degli Ordini dott. Agronomi e dott. Forestali della Puglia, che aprirà l’ evento con i saluti di Benedetto Miscioscia - assessore alle attività produttive e risorse agricole del Comune di Andria, Gerardo Tedesco – presidente dell’ associazione “Vento di Maestrale” e gli  interventi di Giovanni Porcelli  – Confagricoltura,  con il tema “Le aziende e la riforma della PAC 2014-2020”, e di Giacomo Carreras  –  Agronomo e Tecnico ASSOPROLI che discuterà su  “l’ importanza dell’ assistenza tecnica nella moderna olivicoltura sostenibile”.
A seguire, spazio poi dedicato alle società impegnate nell’ offrire strumenti innovativi o progettualità per il comparto olivicolo.
Ecco dunque le  soluzioni per una difesa  fitosanitaria sostenibile con gli interventi di  Michele Curci  – Bayer Cropscience, Michaela Sacchetti  - Belchim Crop protection, Andrea Bergamaschi - Cerexagri,  Emanuele Medico – Certis Europe, Girolamo Lamanuzzi  - Makhteshim  Agan, Francesco  Guastamacchia  Sipcam.
Dalla difesa si passa poi alla fertilizzazione con alcune proposte suggerite da Lorenzo Vecchietti - Hydro Fert per una nutrizione sostenibile delle colture.
La “meccanizzazione innovativa” inoltre sarà il titolo del tema che affronterà la multinazionale New Holland, società leader nella meccanizzazione agricola, che punta con decisione ad una politica aziendale ecosostenibile con diversi grandi progetti in atto.
Infine spazio alla tematica molto sentita dell’ irrigazione e di una gestione razionale delle acque irrigue con l’ intervento di Salvatore Scichitano – Irritec , che discuterà sull’ innovazione tutta “made in italy” nella moderna olivicoltura.
Il progetto proseguirà poi con il secondo appuntamento (Barletta), con ulteriori interventi e novità dedicati  alla vite e al comparto vitivinicolo. 
Fonte: http://www.agricardclub.com/news.


giovedì 28 novembre 2013

BAT : Il bollino rossoall’olio extravergine di oliva , la Gran Bretagna dice che è pericoloso

Si riporta di seguito un intervento dell’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali della Provincia di Barletta - Andria - Trani Luigi Roccotelli, sulla decisione della Gran Bretagna di applicare il bollino rosso all’olio extra vergine di oliva.

Se incerte sono le ragioni di fondo - tra l'abbaglio grossolano e gli interessi politico/economici - forti sono lo stupore e lo sconcerto che residuano alla notizia che la Gran Bretagna ha deciso di etichettare gli alimenti con la gamma di colori rosso, giallo e verde usata per evidenziare i tenori di costituenti quali grassi, zuccheri e sale, attribuendo all’olio extravergine di oliva il bollino rosso mettendo in guardia il consumatore circa il suo consumo. Tale decisione sarebbe stata adottata con la pretesa di voler tutelare la salute dei consumatori inglesi, ma di fatto rischia di essere fuorviante ed ingannevole, privandoli di un prodotto di alta qualità alimentare. Inoltre l’applicazione del bollino rosso all’olio extra vergine di oliva getta un’ombra negativa sull’immagine di “prodotto d’eccellenza”, rischiando di compromettere seriamente la sua affermazione sui mercati mondiali con danni potenzialmente incalcolabili per la nostra agricoltura. In realtà siamo di fronte ad un vero e proprio capovolgimento culturale perché il nostro olio, è notoriamente ricco di acidi grassi insaturi ritenuti essenziali per la salute umana, come dimostrato da numerosi studi scientifici. Grazie all'alta percentuale di grassi monoinsaturi presenti nell'Olio Extra Vergine di Oliva, l'apporto quotidiano in dosi non eccessive permette di ridurre il livello di colesterolo cattivo (LDL) nel sangue e di alzare quello di colesterolo buono (HDL), di stimolare l'attività motoria intestinale e le funzioni epato-biliari, facilita, infine, i processi di digestione e l'assorbimento delle vitamine liposolubili A, D, K, E.
Perciò la nuova etichettatura risulta inadeguata, imprecisa, non veritiera perché non supportata da validi motivazioni e suscita notevoli perplessità e preoccupazione perché sembrerebbe rispondere più a motivi di politica commerciale interna che non a ragioni obiettive. Non si può non osservare che questa idea “originale” ha origine in un paese come la Gran Bretagna, paese nordeuropeo, dalla cultura alimentare debole e dalla dieta essenzialmente ricca di grassi animali. E’ ormai abbastanza noto a tutti il ruolo nocivo che svolge l’eccesso di grassi alimentari animali nel determinismo sin dalla piccola età delle malattie metaboliche e dell’obesità nonché delle malattie associate come il diabete, l’ipertensione, l’arteriosclerosi ecc.
Le proprietà salutistiche e nutritive dell’olio extravergine d’oliva sono una certezza scientifica, costituiscono parte integrante del patrimonio culturale alimentare mondiale e non necessitano qui di essere riaffermate solo e unicamente per ragioni di parte. Pertanto alla luce di quanto deciso, in tema di sicurezza alimentare, dalla Gran Bretagna si ritiene doveroso, necessario ed indispensabile adottare da parte del mondo agricolo e delle associazioni di settore un atteggiamento non di difesa fine a se stesso, ma chiaro e trasparente che renda giustizia a questo nobile prodotto della nostra terra, che sia esteso a tutti i livelli culturale, scientifico e mediatico. Esso deve prevedere una forte campagna di informazione direttamente “a casa loro”, per sensibilizzare i consumatori circa la bontà del nostro olio sottolineando il fatto che esso non trova rivali sul piano nutrizionale, dietetico e salutistico e che non è per puro caso che l’olio da prodotto principe della dieta mediterranea sta diventando un elemento insostituibile delle diete di tutto il mondo. L’aspetto che deve maggiormente preoccupare non solo gli addetti ai lavori ma tutta l’opinione pubblica è che, se dovesse passare un messaggio culturale di questo tipo, si potrebbe innescare una reazione a catena che interesserebbe tutti gli altri prodotti tradizionali dell’agroalimentare italiano con danni non quantificabili per la nostra agricoltura. Si tratta di capire se dietro questa decisione di adottare il bollino rosso per contrassegnare l’olio extravergine d’oliva, colore decisamente negativo peraltro già utilizzato per segnalare situazioni di pericolo in altri ambiti come quello sanitario e stradale, ci sia una vera e propria strategia di attacco alla coltura mediterranea. Comunque venga vista questa etichettatura, non si può non evidenziare che essa è una contraddizione culturale che si oppone anche alla tradizione e alla storia. Da Omero ai giorni nostri all’olio di oliva sono state sempre riconosciute qualità terapeutiche, nutritive e rigenerative. Numerose sono le citazioni presenti nella letteratura antica in cui si riconoscono le proprietà dell’olio extravergine di oliva capace di curare le più svariate patologie.
Ebbene ricordare che nei Giochi Olimpici, iniziati nel 776 a.C., ai vincitori delle varie gare veniva consegnato, come premio, un ramoscello di olivo, in segno di fratellanza e di pace, e delle anfore, le anfore Panatenaiche, ripiene di olio di prima qualità, il primo olio “certificato”, per nutrirsi e per curare il corpo e la prestanza fisica. Se ciò non bastasse, l’importanza dell’olio nell’antichità emerge anche dal fatto che Solone, uno dei sette grandi saggi, emanò nel VI sec. a.C. la prima legge per la tutela dell’albero dell’olivo, per cui chi tagliava un albero d’olivo veniva condannato a morte, e Tucidide nel V secolo a.C. sosteneva che «i popoli del Mediterraneo erano usciti dalla barbarie quando avevano imparato a coltivare l’olivo e la vite».
Spetta ora ai diversi livelli istituzionali assumere ogni necessaria ed urgente iniziativa. E' questo ciò che chiediamo alla Regione Puglia per tutelare una produzione di pregio enogastronomico e di fondamentale valenza per l'economia dei nostri produttori agricoli e che tocca la nostra identità, non a caso rappresentata simbolicamente nello stemma regionale.
Al Governo nazionale non possiamo che affidare, invece, l'intervento deciso nei rapporti bilaterali e in sede UE.

Luigi Roccotelli
Assessore alle Politiche Agricole e Forestali

Provincia di Barletta - Andria - Trani 

sabato 23 novembre 2013

BAT : Bollino rosso all’olio extravergine di oliva, l’Alpa scrive ai vertici regionali

L’Associazione lavoratori e produttori dell’agro alimentare della Bat invita la Food Standards Agency e le autorità inglesi a visitare i frantoi del territorio ed a provare la cucina pugliese basata sull’uso dell’olio extravergine d’oliva.


“Una notizia che ha dell’incredibile”: commenta così Antonio Di Bari presidente dell’Alpa di Barletta – Andria – Trani la decisione della Food Standards Agency, l’Agenzia responsabile della salubrità del cibo nel Regno Unito di assegnare all’olio extravergine d’oliva il bollino rosso per mettere in guardia i consumatori sui prodotti alimentari da evitare.

“Sappiamo tutti – afferma Di Bari – che ci sono Paesi in cui c’è una scarsa cultura alimentare e talvolta anche un abuso di grassi animali in cucina, elementi che incidono sfavorevolmente sulla salute dei cittadini. Come Alpa Bat, quindi, comprendiamo l’attenzione alla salubrità del cibo dell’agenzia inglese ma non riusciamo proprio a capire quali siano le motivazioni che abbiano indotto a dare ad uno dei prodotti di eccellenza della dieta e della cultura mediterranea, quale è l’olio extravergine di oliva, il bollino rosso, indicazione di pericolosità alimentare. Ricordiamo, infatti, che sono ormai scientificamente provate le proprietà dell’olio extravergine di olive”.

“Riteniamo dunque necessario, come associazione di piccoli agricoltori che hanno l’onore di produrre il cosiddetto ‘oro verde’, prodotto di altissima qualità, non solo di dire che il pericolo è assolutamente infondato ma cogliamo anche l’occasione per invitare una delegazione dell’agenzia britannica, nonché le istituzioni inglesi, a venire nel nostro territorio per visitare uliveti e frantoi e per gustare la cucina pugliese basata sull’uso dell’olio extravergine di oliva. Sarebbe un’occasione anche per sviluppare un proficuo confronto con professionalità in campo scientifico e sanitario per verificare il valore nutrizionale, dietetico e salutistico del nostro prodotto. Non solo condividiamo le iniziative già intraprese dal coordinatore ‘Città dell’olio pugliesi’ – conclude Antonio Di Bari – ma chiediamo anche ai vertici della Regione Puglia, ai quali abbiamo già scritto una lettera, di sostenere una campagna per una corretta informazione proprio tra i consumatori del Regno Unito a cui rivolgiamo già da ora il nostro più sincero augurio di scoprire al più presto l’importanza della cucina mediterranea e quindi dell’olio extravergine di oliva ai fini della corretta alimentazione e della buona salute”.


Ufficio Stampa CGIL BAT

giovedì 21 novembre 2013

ANDRIA : Il Movimento 5 Stelle difende l’olio extravergine d’oliva, ingiusto bollino rosso dalla Gran Bretagna

Giuseppe D'AMBROSIOE’ notizia di poco tempo fa quella che la Food Standards Agency del Regno Unito ha assegnato il bollino rosso all’olio extra vergine d’oliva. La FSA è un dipartimento governativo non ministeriale del governo del Regno Unito. E ‘responsabile per la protezione della salute pubblica in relazione al cibo in tutto il Regno Unito ed è guidato da un consiglio nominato ad agire nel pubblico interesse. Ha sede a Londra, di fronte alla stazione della metropolitana di Holborn , con gli uffici nazionali di Scozia , Galles e Irlanda del Nord. Quello del bollino rosso all’olio extravergine è un duro colpo alla produzione nostrana, oltretutto alla produzione di un prodotto in realtà salutare ed inserito ufficialmente nella dieta mediterranea.
L’Olio Extravergine di Oliva apporta molte micro-molecole essenziali (vitamine liposolubili – tocoferoli e B-carotene), o comunque molto, utili per l’organismo umano (fitosteroli e polifenoli), alcune di queste molecole contribuiscono, assieme ai tipici acidi grassi, a determinare le proprietà chimico-fisiche del prodotto finito (antiossidanti). Alcuni studi hanno dimostrato un effetto positivo verso il sebo cutaneo grazie alle relative caratteristiche emollienti e sebo-ricostitutive; inoltre, pare che la porzione NON saponificabile vanti anche un’importante azione positiva sul trofismo cutaneo grazie alla stimolazione dei processi riparativi sul derma e sull’epidermide. (Fonte).

Un prodotto che quindi ha ricevuto ingiustamente un tentativo di semi boicottaggio (per motivi poco spiegabili) da parte della Gran Bretagna. Proprio a causa di ciò, il cittadino portavoce Giuseppe D’Ambrosio ha inviato al Ministro per le Politiche Agricole e Forestali un’interrogazione parlamentare a proposito del nostro olio extra – vergine che riportiamo qui sotto:
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Al Ministro delle politiche agricole e forestali per sapere – premesso che:
- La Food Standards Agency del Regno Unito ha assegnato il bollino rosso all’olio extra vergine d’oliva.
- Nella Gran Bretagna è in vigore da qualche tempo un sistema grafico indicante la salubrità degli alimenti, gestito dalla Food Standards Agency. Dal colore verde al rosso, cioè dal più salubre e consigliato, al più malsano e da evitare, o quantomeno da utilizzare solo in maniera occasionale.
- La predetta agenzia inglese ha assegnato all’olio extra vergine d’oliva, re delle dieta mediterranea, il bollino rosso, catalogandolo sostanzialmente come un prodotto malsano.
- L’olio extra vergine di oliva è, come ricordato dal coordinatore dell’associazione “Città dell’olio” della Regione Puglia, “alimento portante della nostra dieta mediterranea, recentemente riconosciuta patrimonio
dell’umanità dall’Unesco”;
- Tale classificazione quasi certamente produrrà una ricaduta negativa sulle esportazioni verso quel Paese, con danni per il settore olivicolo.
Quali interventi urgenti si intendono porre in essere a difesa dell’olio extra vergine di oliva, prodotto dalle indiscutibili qualità nutrizionali e salutistiche, e del comparto olivicolo italiano.