In
riferimento all’articolo pubblicato da BAT COMUNICA gli organi direzionali del
PDL di Trinitapoli precisano quanto segue :
"La
sospensione dal PDL del co-coordinatore Michele Chiaromonte è stata decisa
“all’unanimità” dai componenti del direttivo sezionale presenti alla riunione: Piticchio
Carmelo - Nicola di Feo –– Tattoli
Antonio – Lionetti Rino – Losapio Emanuele – Di Fidio Gianmario - Robles Antonio – Peschechera Savino –
Mastropasqua Rossella – Sarcina Alessandro –
Strazio Domenico – Carlo Ceglia – Rino Tiritiello – Antonio Tiritiello nonché
dai
consiglieri comunali : Di Fidio Eugenio – Minervino Andrea – Ortix Nicoletta –
Marta Patruno – De Rosa Cosimo – Peschechera Ludovico."
Questa dichiarazione si contrappone a quella del documento precedente, il quale riteneva che il tutto fosse stato deciso da "un gruppo del partito".
Il direttivo del PDL , infarcito da tanti ex UDC e neo PDLellini, tenta la strada del DIVIDE ET IMPERA affermando :
"Non
è possibile pensare che i due consiglieri comunali “ Di Benedetto – Marzucco “, che si sono autosospesi dal Partito per dare
solidarietà a chi, nel recentissimo
passato, aveva proposto il loro allontanamento dal Partito e dal gruppo
consiliare, abbiano agito nella loro piena
autonomia ma che invece siano stati convinti con una falsa rappresentazione dei
fatti ad effettuare la loro decisione."
Questo periodo contiene il "nuovo" modo di fare politica del PDL, che viene contestato dai consiglieri comunali auto-sospesi. Infatti come è facile notare, non si entra nel merito delle questioni, che sono sopratutto : Gli attacchi personali agli avversari , effettuati da singole "unità speciali" trasmigrate nel PDL recentemente. Le quali da due anni hanno il compito strategico di ridurre il conflitto politico a guerra senza regole e limiti .
Naturalmente nel documento del direttivo si afferma, che i consiglieri dissidenti si siano fatti convincere chissà da quali "false rappresentazioni". Molto più probabilmente i consiglieri avranno avuto modo di leggere i commenti di alcuni "intellettuali" del PDL che riempivano di "complimenti" i loro avversari politici e niente niente hanno scoperto che fare politica è una cosa differente dal cercarsi un nemico a tutti i costi per sopravvivere a se stessi. Non vogliamo immaginare, quale pressione abbia subito, chi mentre svolgeva il ruolo di Presidente del Consiglio, si trovava a subire le giuste lamentele dei consiglieri di opposizione. I quali venivano accusati di tutto e di più attraverso falsi profili facebook. Per non parlare del danno di immagine, per chi possiede un attività imprenditoriale che ha rapporti col pubblico.
Il passaggio successivo è decisamente un chiaro avvertimento a quello che attende i consiglieri auto-sospesi :
"Il
PDL di Trinitapoli non ha mai avuto alcun timore di chi millanta crediti
elettorali, per la semplice ragione che crede fermamente che il voto va dato a
chi opera e non già a chi pensa che la politica è un business."
Possiamo affermare che, se il PDL possiede di questi principi, vanno condivisibili senza se e senza ma........... un interrogativo ci fa da rompicapo; ed è il seguente :
Quale logica ha utilizzato il sindaco quando ha nominato la prima giunta ?
Se non si concedono crediti elettorali, perchè i primi assessori nominati altri non erano che esattamente i primi 5 eletti (escluso De Lillo , Assessore esterno nominato dal sindaco direttamente ) ?
Naturalmente il resto è un crescendo, di "suggerimenti" pieni di premura verso i cittadini, con un esortazione alla coerenza "tutta nostrana" :
"E’
vergognoso che i due consiglieri comunali, che oggi prendono le difese del
Chiaromonte, non abbiano avuto il coraggio morale di dimettersi dalle loro
cariche comunali, visto e considerato che la loro assenza in molteplici consigli
comunali ha prodotto notevoli danni all’azione amministrativa della loro
maggioranza impedendo l’approvazione di importanti provvedimenti favorevoli
alla cittadinanza."
In questo passaggio si fa capire, che non ci sono stati sempre i numeri, per proseguire il mandato in autonomia. Quindi vista la situazione gravissima, chiediamo direttamente al sindaco, se non fosse il caso di staccare la spina e consegnare il proprio mandato agli elettori. I quali, sicuramente, visto l'operato degli ultimi due anni, non ci penseranno due volte a ridargli, più ampia fiducia.
Naturalmente rinnoviamo l'invito all'opposizione a fare il proprio mestiere, che non è certo quello di assicurare il numero legale ad una maggioranza che non c'è più.
Il comunicato del direttivo conclude dicendo :
"Il
PDL di Trinitapoli ha partecipato sia alle manifestazioni a Roma per sostenere
Silvio sia a Maglie per stare vicini a Fitto.
La
volontà del PDL di Trinitapoli e dei suoi organi direzionali non è quella di
distruggere ma neanche quella di assistere inopinatamente ad azioni che hanno
visto il Chiaromonte riportare tutte le notizie, la strategia politica, la
progettualità e i segreti agli avversari o agli acerrimi nemici politici che in
questi due anni hanno con la sua collaborazione costruito trame e complotti per
far cadere un’amministrazione di giovani che si è imposto il compito di far
Rinascere Trinitapoli dal torpore culturale e dalla grave crisi economica in
cui le passate amministrazioni di sinistra l’hanno gettata."
Da queste righe apprendiamo con grande sorpresa, che il centro-sinistra potrebbe essere interessato a fare un azione di spionaggio per rubare "strategie politiche" oppure "Progettualita" o semplicemente "segreti".
Riteniamo a dir poco simpatica questa ultima parte. Infatti invitiamo tutti i trinitapolesi ad immaginare , quale importanza abbiano i direttivi del PDL e quali informazioni di importanza strategica si possano apprendere, soltanto spiando un pò.
Riteniamo inutile commentare l'ultima parte, basta ricordare a chi non lo sapesse, che il presidente del PDL di Trinitapoli è il Ragionier Nicola DI Feo, vice-sindaco di Barisciano e Di Gennaro.
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