V. Gallese,
uno degli scopritori dei neuroni a specchio, descrive l’importanza
dell’immaginazione come una sorta di simulazione mentale: “In quanto
esseri umani, abbiamo la facoltà di immaginare mondi che possiamo avere o non
avere visto prima, immaginare di fare cose che possiamo avere o non avere
compiuto prima. Il potere della nostra immaginazione può dirsi pressoché infinito.
L’immaginazione
visiva condivide con la reale percezione diverse caratteristiche. Ad esempio,
il tempo impiegato per scrutare attivamente con gli occhi una scena visiva
coincide con quello impiegato per limitarsi ad immaginarla. Una serie di studi
di brain imaging hanno dimostrato che quando immaginiamo una scena visiva
attiviamo regioni del nostro cervello che sono normalmente attive durante la
reale percezione della stessa scena.
Come nel
caso dell’immaginazione visiva, anche l’immaginazione motoria condivide diverse
caratteristiche con la propria controparte ‘attiva’ nel mondo reale. La
simulazione mentale di un esercizio fisico, ad esempio, induce un incremento
della forza muscolare che è paragonabile a quello ottenuto col reale esercizio
fisico. Quando immaginiamo di compiere una data azione, vari parametri
fisiologici corporei si comportano come se noi stessimo effettivamente
eseguendo quella stessa azione. La frequenza cardiaca e respiratoria aumentano
durante l’immaginazione di compiere esercizi motori. Tali aumenti inoltre, così
come accade nel reale esercizio fisico, crescono linearmente col crescere dello
sforzo immaginato.” (1)
Lo
psicoterapeuta Frederick (Fritz) Perls, descrive
come l’attività mentale sembra agire come risparmiatrice di tempo, energia e
lavoro per l’individuo: “Quando medito su un problema, cercando di
determinare quale corso d’azione seguirò in una data situazione, è come se
facessi due cose molto reali. In primo luogo, ho una conversazione circa il mio
problema: in realtà potrei avere questa conversazione con un amico. In secondo
luogo, riproduco con l’occhio della mente la situazione in cui mi porrà la mia
decisione. Anticipo nella fantasia ciò che accadrà nella realtà, e sebbene la
corrispondenza tra la mia previsione fantasticata e la situazione reale possa
essere non assoluta, così come non è assoluta la corrispondenza tra l’albero
della mia mente e l’albero del mio giardino, così come è solo approssimativa la
corrispondenza tra la parola ‘albero’ e l’oggetto albero, è tuttavia
sufficiente perché io possa basare le mie azioni su di essa.” (2)
Nel campo
dello sport, da diversi anni gli atleti utilizzano le visualizzazzioni quale
tecnica di allenamento mentale per il raggiungimento della performance. Riporto
una testimonianza di un nuotatore olimpico di successo: “Ho iniziato a
visualizzare nel 1978. La mia visualizzazione è stata perfezionata sempre di
più col passare degli anni. Questo è ciò che veramente mi ha dato il record del
mondo e le medaglie olimpiche. Mi vedo nuotare in gara prima della gara reale
..... Circa 15 minuti prima della gara ho sempre visualizzato la gara nella mia
mente e "vedo" come andrà. Vedo dove sono tutti gli altri, e poi mi
concentro su di me. Non mi preoccupa nessun altro. Penso alla mia propria gara
e a nient’altro .... Stai realmente nuotando la gara. Nella mia mente ... mi
sento in acqua. "(3)
Per quanto
riguarda il rilassamento, è possibile utilizzare una tecnica nota come “posto sicuro” e comporta
la visualizzazione di una posizione reale o immaginaria che porta forti
associazioni di relax. E’ un esercizio di visualizzazione per trasportare la
persona da una situazione stressante in un luogo di pace e tranquillità:
“chiudi gli occhi e respira profondamente; concentrati sul tuo respiro ed
ascolta i battiti del cuore, in pochi secondi, immaginerai il tuo luogo
preferito di relax: un fiume, una spiaggia, un prato; ora immagina di vedere il
tuo posto sicuro da un balcone e vi è una scalinata di 10 gradini; ora inizia a
scendere le scale e a ogni gradino diventi sempre più calmo, più rilassato;
ogni gradino ti porta sempre più in profondità nel tuo meraviglioso luogo di
relax e man mano che si scendono lentamente le scale riscontri un senso sempre
più profondo di rilassamento in tutto il corpo; nel tuo luogo di relax,
prenditi il tempo di immergerti nei panorami intorno a te, senti gli odori ed
ascolta i suoni della musica preferita in sottofondo; sentiti sprofondare in
uno stato sempre più profondo di rilassamento; mentre sei rilassato, regalati
alcuni suggerimenti positivi e benefici, ad esempio, per aumentare la fiducia
in te stesso, raggiungendo prestazioni di picco, o padronanza di una competenza
specifica dello sport”.
Anche BOLT,
il recordman dell’atletica, ha il suo posto sicuro: “Ancor oggi il posto
più tranquillo che posso immaginare è la veranda di casa a Coxeath”.
Attraverso la visualizzazione possiamo visualizzare il
nostro posto sicuro dove possiamo rifugiarci all’occorrenza. Possiamo fare un
viaggio immaginativo alla ricerca di nuove risorse che ci occorrono.
(1)
Gallese V., La molteplice natura delle relazioni
interpersonali: la ricerca di un comune meccanismo neurofisiologico,
Networks, 2003, 1, p. 34.
(2)
Perls F., L’approccio della gestalt, Astrolabio,
Roma, 1977, p. 24.
(3)
Orlick T., Partington J., Mental
Links to Excellence, The Sport Psychologist, 1988, 2, pp. 105-130.
(4)
Gazzetta dello sport, 20.07..2012, p.
29..
Psicologo,
Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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