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martedì 28 ottobre 2014

PSICOLOGIA : Il potere della nostra immaginazione può dirsi pressoché infinito

V. Gallese, uno degli scopritori dei neuroni a specchio, descrive l’importanza dell’immaginazione come una sorta di simulazione mentale: “In quanto esseri umani, abbiamo la facoltà di immaginare mondi che possiamo avere o non avere visto prima, immaginare di fare cose che possiamo avere o non avere compiuto prima. Il potere della nostra immaginazione può dirsi  pressoché infinito.
L’immaginazione visiva condivide con la reale percezione diverse caratteristiche. Ad esempio, il tempo impiegato per scrutare attivamente con gli occhi una scena visiva coincide con quello impiegato per limitarsi ad immaginarla. Una serie di studi di brain imaging hanno dimostrato che quando immaginiamo una scena visiva attiviamo regioni del nostro cervello che sono normalmente attive durante la reale percezione della stessa scena.
Come nel caso dell’immaginazione visiva, anche l’immaginazione motoria condivide diverse caratteristiche con la propria controparte ‘attiva’ nel mondo reale. La simulazione mentale di un esercizio fisico, ad esempio, induce un incremento della forza muscolare che è paragonabile a quello ottenuto col reale esercizio fisico. Quando immaginiamo di compiere una data azione, vari parametri fisiologici corporei si comportano come se noi stessimo effettivamente eseguendo quella stessa azione. La frequenza cardiaca e respiratoria aumentano durante l’immaginazione di compiere esercizi motori. Tali aumenti inoltre, così come accade nel reale esercizio fisico, crescono linearmente col crescere dello sforzo immaginato.” (1)
Lo psicoterapeuta Frederick (Fritz) Perls, descrive come l’attività mentale sembra agire come risparmiatrice di tempo, energia e lavoro per l’individuo: “Quando medito su un problema, cercando di determinare quale corso d’azione seguirò in una data situazione, è come se facessi due cose molto reali. In primo luogo, ho una conversazione circa il mio problema: in realtà potrei avere questa conversazione con un amico. In secondo luogo, riproduco con l’occhio della mente la situazione in cui mi porrà la mia decisione. Anticipo nella fantasia ciò che accadrà nella realtà, e sebbene la corrispondenza tra la mia previsione fantasticata e la situazione reale possa essere non assoluta, così come non è assoluta la corrispondenza tra l’albero della mia mente e l’albero del mio giardino, così come è solo approssimativa la corrispondenza tra la parola ‘albero’ e l’oggetto albero, è tuttavia sufficiente perché io possa basare le mie azioni su di essa.” (2)
Nel campo dello sport, da diversi anni gli atleti utilizzano le visualizzazzioni quale tecnica di allenamento mentale per il raggiungimento della performance. Riporto una testimonianza di un nuotatore olimpico di successo: “Ho iniziato a visualizzare nel 1978. La mia visualizzazione è stata perfezionata sempre di più col passare degli anni. Questo è ciò che veramente mi ha dato il record del mondo e le medaglie olimpiche. Mi vedo nuotare in gara prima della gara reale ..... Circa 15 minuti prima della gara ho sempre visualizzato la gara nella mia mente e "vedo" come andrà. Vedo dove sono tutti gli altri, e poi mi concentro su di me. Non mi preoccupa nessun altro. Penso alla mia propria gara e a nient’altro .... Stai realmente nuotando la gara. Nella mia mente ... mi sento in acqua. "(3)
Per quanto riguarda il rilassamento, è possibile utilizzare una tecnica  nota come “posto sicuro” e comporta la visualizzazione di una posizione reale o immaginaria che porta forti associazioni di relax. E’ un esercizio di visualizzazione per trasportare la persona da una situazione stressante in un luogo di pace e tranquillità: “chiudi gli occhi e respira profondamente; concentrati sul tuo respiro ed ascolta i battiti del cuore, in pochi secondi, immaginerai il tuo luogo preferito di relax: un fiume, una spiaggia, un prato; ora immagina di vedere il tuo posto sicuro da un balcone e vi è una scalinata di 10 gradini; ora inizia a scendere le scale e a ogni gradino diventi sempre più calmo, più rilassato; ogni gradino ti porta sempre più in profondità nel tuo meraviglioso luogo di relax e man mano che si scendono lentamente le scale riscontri un senso sempre più profondo di rilassamento in tutto il corpo; nel tuo luogo di relax, prenditi il tempo di immergerti nei panorami intorno a te, senti gli odori ed ascolta i suoni della musica preferita in sottofondo; sentiti sprofondare in uno stato sempre più profondo di rilassamento; mentre sei rilassato, regalati alcuni suggerimenti positivi e benefici, ad esempio, per aumentare la fiducia in te stesso, raggiungendo prestazioni di picco, o padronanza di una competenza specifica dello sport”.
 Anche BOLT, il recordman dell’atletica, ha il suo posto sicuro: “Ancor oggi il posto più tranquillo che posso immaginare è la veranda di casa a Coxeath”.
Attraverso la visualizzazione possiamo visualizzare il nostro posto sicuro dove possiamo rifugiarci all’occorrenza. Possiamo fare un viaggio immaginativo alla ricerca di nuove risorse che ci occorrono.

(1)     Gallese V., La molteplice natura delle relazioni interpersonali: la ricerca di un comune meccanismo neurofisiologico, Networks, 2003, 1, p. 34.
(2)     Perls F., L’approccio della gestalt, Astrolabio, Roma, 1977,  p. 24.
(3)     Orlick T., Partington J., Mental Links to Excellence, The Sport Psychologist, 1988, 2, pp. 105-130.
(4)     Gazzetta dello sport, 20.07..2012, p. 29..


Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR

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