Il manifesto
del Boamundus Festival, contenitore pubblico di eventi per l’estate, è stato
presentato agli organi di stampa il 7 Agosto presso l’Aula consiliare del
Comune di Canosa di Puglia. All’incontro hanno preso parte l’assessore alla
Cultura Sabino Facciolongo, l’assessora al Turismo Maddalena Malcangio,
l’assessore alle Attività Produttive Leonardo Piscitelli, il consigliere
delegato allo Spettacolo Luciano Pio Papagna e il presidente del Consiglio
comunale Pasquale Di Fazio.
In merito al
progetto è intervenuto il consigliere Papagna, coinvolto nell’organizzazione
dello stesso: «Con il Boamundus Festival abbiamo cercato di creare un connubio
tra privato e pubblico, dove il pubblico va a sostegno del privato e il privato
mette a disposizione del pubblico la propria professionalità; l’obiettivo è
stato quello di ricercare manifestazioni che potessero dar vita, insieme, a un
‘festival’, un insieme di eventi studiato per oltrepassare le mura della nostra
città. Questa edizione sarà trampolino di lancio per i prossimi anni, per i
quali ci impegneremo a creare una programmazione diversa e con largo anticipo».
Il programma
del Festival, già avviato con il Premio Diomede e con l’evento Tipicamente
Canosa nei giorni scorsi, è molto ampio. È stato pensato in modo che ci sia
l’alternanza di momenti ludici a momenti culturali ed enogastronomici, talvolta
in concomitanza nelle varie piazze della città per coinvolgere l’intera
comunità cittadina. Partner dell’iniziativa la Pro Loco cittadina, La
Fondazione Archeologica Canosina, Love FM, Il Quotidiano Italiano BAT, IDAC –
Imprenditori d’Arte e Cultura e il Team Eventi 33.
«Abbiamo
atteso l’equilibrio di bilancio prima della presentazione ufficiale dell’evento
per avere la certezza della spesa. Ora questa certezza c’è, e, seppur essa sia
minima – ha concluso Papagna - dobbiamo far tornare Canosa allo splendore
attraverso l’enogastronomia, la cultura e la tradizione. Questo festival è il
risultato di un gruppo di lavoro coordinato che ha realizzato qualcosa per la
comunità».
Ufficio
Stampa Luciano Pio Papagna
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