PERCHÉ
NON È VENUTO AD INAUGURARE LA NUOVA QUESTURA FANTASMA DELLA BAT?
AVREMMO
GIÀ DOVUTO VEDERE LE GRU, INVECE SOLO DESOLAZIONE E DISTINTIVI ORMAI
STRAPPATI.
Il
Vice Ministro all’Interno, sen. Filippo Bubbico è andato a
Barletta a ribadire un vecchio, vecchissimo Protocollo antirapine già
siglato nel lontano 14 luglio 2009 dall’allora Ministero
dell’Interno con alcune Associazioni di Categoria. Quel Protocollo
prevedeva addirittura che le imprese che ne potessero usufruire
fossero iscritte a quelle associazioni. Una follia giustificata da un
tempo che fu dove queste cose accadevano abitualmente ed erano
all’ordine del giorno, anche per fronteggiare altri tipi di
“crisi”, soprattutto di rappresentanza, elargendo un certo tipo
di beneficio compensativo e comunque attuando talune disposizioni, a
nostro avviso addirittura illegittime, alle quali oggi si vorrebbe
mettere una pezza a colore.
Il
fatto che a Barletta il Vice Ministro e la stessa Prefetta abbiano
voluto sottolineare che quello è un documento oggi aperto alla
sottoscrizione di altre Associazioni di Categoria, commettendo la
gaffe di non averle neanche invitate anche a questo ennesimo incontro
in Prefettura, quindi anche alle imprese non iscritte alle
associazioni firmatarie (correggendo l’illegittimità
protocollare), è la palese dimostrazione dell’impossibilità a
mantenere in piedi quel cerchio magico aperto grazie alla vecchia
politica del Polisindacato che persiste con l’intero sistema e che
con l’intero sistema è destinato a crollare.
Noi
come Unibat non sappiamo se aderiremo all’invito di sottoscrizione
di quel Protocollo, sicuramente lo valuteremo. A noi risulta che quel
Protocollo non abbia funzionato granché sinora e questo non era
difficile immaginarlo, anche per quegli “obblighi” associativi
previsti con tanta faciloneria e disinvoltura.
Lunedì
scorso 12 settembre nel Palazzo del Governo di Barletta-Andria-Trani,
il Vice Ministro dell’Interno, sen. Filippo Bubbico, ha
presenziato alla (ri)sottoscrizione di quel Protocollo in tema di
video-allarme. A quell’incontro col senatore Bubbico noi di UNIBAT,
gli Imprenditori del territorio che lì non c’erano ed i Cittadini
della Bat avremmo voluto porgere molte domande facendo si che
l’attesa visita del Vice Ministro non fosse solo di circostanza ma
mirata a dare un segnale forte, fortissimo a questa comunità oramai
molto scettica e scocciata.
Avremmo
voluto e ci saremmo attesi che il Ministro fosse venuto con le
forbici in mano, accompagnato dalle illustri ed ambiziosissime fasce
tricolori a tagliare il nastro di inaugurazione del cantiere della
nuova Questura Bat ma niente di tutto ciò.
La
nuova Questura Bat continua invece a tornare di attualità a seconda
delle circostanze e del momento elettoral propagandistico per
annebbiare gli elettori che poi continuano pure a farsi ancora
annebbiare continuando a navigare sempre nella stessa direzione, a
seconda delle indicazioni instradate.
Il
Vice-Ministro non ci dice quindi quando vedremo quelle gru che,
secondo il cronoprogramma, avrebbero già dovuto essere tutte lì,
operative, con i loro lunghissimi bracci in movimento per la
costruzione del gioiello che avrebbe portato oltre 200 tra donne e
uomini a difesa del territorio. Non ci dice neppure se quei fondi ci
siano ancora oppure no, visto che recentemente il progetto Questura
Bat viene ripreso in un altro fantomatico Piano di Finanziamento di
Riqualificazione Territoriale Integrata tra vari comuni, tra i quali
quello di Andria e di Barletta.
Noi
siamo convinti che la sicurezza la si garantisca innanzitutto con le
azioni preventive e di intelligence quindi con più uomini e più
adeguati mezzi e strumenti in campo. Le telecamere? Un deterrente che
non evita il morto. I protocolli, la videosorveglianza e tutti i
sistemi di sicurezza passiva servono ma servono per intervenire
“dopo” il fattaccio ed intervenire dopo, come è stato anche
dimostrato in moltissimi casi, in quasi tutti i casi, è sempre
troppo tardi e semmai aumenta i “guai” proprio per chi credeva di
aver fatto cosa buona seguendo certi consigli.
Il
Vice-Ministro a Barletta non ha parlato della diffusione
incontrollata dell’abusivismo commerciale e dei mancati interventi
in materia di confisca di attrezzature, di beni, merci e di mezzi
agli abusivi, come espressamente previsto dal nuovo Codice del
Commercio regionale; non si è reso conto che la città di Barletta,
le sue strade ed il suo mercato settimanale sta primeggiando, ben
accompagnata dai comuni gemelli della Bat, in materia di
contraffazione e di vendita incontrollata di materiale e di merce
contraffatta; non si è reso conto che per le strade c’è necessità
di vedere più uomini e mezzi delle Forze dell’Ordine sempre in
affanno, come testimoniano gli interventi stampa delle Associazioni e
Sindacati di loro riferimento; Il Vice Ministro non sa e nessuno dei
“colleghi” presenti ha avuto il coraggio di farglielo sapere, che
i fenomeni criminosi che più fanno paura non sono quelli organizzati
ma quelli della microcriminalità diffusa e del malcostume che
generano vere e proprie situazioni di allarme sociale pronte a
scoppiare da un momento all’altro in modo ancor più dirompente,
anche a causa di un tasso di disoccupazione che ha da tempo
abbondantemente superato il 50% in questo territorio. Peccato che al
senatore Bubbico non abbiano spiegato come stanno funzionando, e
soprattutto se stanno funzionando, le oltre cento telecamere
installate nella città di Andria. Peccato che il Vice Ministro non
abbia approfondito tale conoscenza. Ne sarebbe rimasto di stucco.
Altro che protocolli.
Per
fronteggiare tutte queste situazioni di illegalità diffusa, che
nessuno ha raccontato al Vice Ministro, le telecamere, i protocolli e
le riunioni servono a poco o a nulla.
Noi la
pensiamo così e proprio perché il nostro pensiero mai servile è
differente siamo orgogliosi di non essere stati invitati anche questa
volta, anche a questa riunione.
*Presidente UNIBAT
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