E’ stata inaugurata questa mattina, presso la Sala
Conferenze del Palazzo del Governo di Barletta, la mostra documentaria “Gli
Internati Militari Italiani nei Lager Nazisti”, realizzata a cura della Sezione
“Santeramo” di Barletta della Società di Storia Patria per la Puglia.
Alla
cerimonia hanno preso parte il Prefetto di Barletta Andria Trani, Maria
Antonietta Cerniglia, il Sindaco di Barletta Pasquale Cascella, il Presidente
della Sezione di Barletta della Società di Storia Patria per la Puglia,
Antonietta Magliocca, il Responsabile dell’Archivio della Resistenza e della
Memoria Luigi Dicuonzo, il Presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani
Italiani di Barletta Andria Trani Roberto Tarantino ed il Presidente della
Fidapa di Barletta Angela Maria Lorusso, nonché le autorità civili e militari
del territorio.
La
mostra, curata da Laura Fano e Mimmo Ciocia, raccoglie le testimonianze
materiali e fotografiche sulla tragedia degli Internati Militari Italiani nei
lager del Terzo Reich e rimarrà allestita presso la sede della Prefettura fino
al prossimo 30 aprile, ogni giorno dalle ore 10.00 alle ore 12.00 fatta
eccezione per le giornate festive.
“Sono
lieta di poter ospitare questa mostra nel Palazzo del Governo di Barletta, a
pochi giorni dal 73esimo anniversario dalla Liberazione che rappresenta una
ricorrenza fondamentale per il nostro Paese, simbolo della resistenza posta in
essere contro il governo fascista della Repubblica Sociale Italiana e
l’occupazione nazista. La mostra sugli Internati Militari Italiani, un cui
stralcio era già stato esposto in Prefettura in occasione della Giornata della
Memoria - ha dichiarato il Prefetto di Barletta Andria Trani Maria Antonietta
Cerniglia - vuole documentare la resistenza da parte dei militari italiani, che
pagarono drammaticamente con la deportazione la loro scelta di non continuare a
combattere a fianco dei nazisti, contribuendo sul piano politico e militare
alla Liberazione. Queste iniziative servono a tener viva la memoria di una
triste pagina di storia del nostro Paese, radicando nella nostra
tradizione valori, quali la libertà, che non bisogna mai dare per scontati ma,
anzi, rinnovare costantemente e trasmettere alle giovani generazioni quali
valori fondanti della democrazia”.
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