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martedì 20 luglio 2010

ANDRIA : DANNEGGIAMENTI AI MONUMENTI DI ANDRIA, LA MANTE STOLTA DEGLI IMBECILLI PREVALE SULLA CIVILTA’



Ci risiamo,


ancora una volta la mente stolta di incalliti imbecilli prevale sulla civiltà.

Da tempi atavici alcuni comuni mortali intenti a prevenire atti vandalici hanno e continuano a denunciare atti di assurda inciviltà che, da decenni, accadono nella nostra città.

In ultimo, in ordine di tempo, l’imbrattamento del Monumento del Santo di Pietralcina, San Pio e non solo lì, anche sui muri di recinzione di chiese e scuole.

Tutto ciò la dice lunga di come il mal costume vezzi e regni nella nostra città.

Da tanti anni da parte dello scrivente vengono denunciati atti di malcostume da parte di incoscienti nello scrivere e deturpare i nostri monumenti, pochi ma significativi.

Addirittura la precedente Amministrazione ha ritenuto opportuno demolirne uno in Piazza S.M. Vetere proprio a causa di tali scempi.

Altro teatro di inciviltà si ripropone in Piazza Trieste e Trento sul Monumento ai Caduti del Mare; tutte le sere gruppi di ragazzi prendono d’assalto detto Monumento, come se fosse un punto d’incontro dove poter sfogare i più indecorosi stati di assoluta inciviltà, sotto gli occhi del Comando dei Vigili Urbani e di fronte a due scuole che dovrebbero essere l’emblema della buona educazione.

A più riprese ho richiamato l’attenzione proprio dei Vigili Urbani, di politici assessori ecc.

L’altra domenica 4 luglio 2010 mi sono reso protagonista di un atto di “forza” recandomi sul Monumento ove ero intento a posizionare dei cartelli con su scritto: “la civiltà si misura anche dal trattamento riservato alla propria storia. L’inciviltà non si ferma neanche di fronte ai morti per la nostra Libertà. La loro dimora è il profondo dei mari per ricordarsi e ricordarli, per piangere, per pregare . Lì è rimasto solo questo luogo. Non profanatelo!”

Mentre ero intento a tale scopo mi venne posto l’aut aut dai vigili Urbani trattandomi come se fossi un terrorista incallito, chiedendomi documenti e libretto di circolazione della mia auto.

Quando si dice che i cittadini devono collaborare!

Al danno si aggiunge la beffa. A distanza di circa 200 metri esiste un’altra Piazza, cioè Piazza Marconi che, a vedere come è tenuta in perfetto stato con l’aiuola ben curata, fa invidia.

Ai sigg. vigili e Amministratori dico: fatevi un esame di coscienza.

Tale comportamento risuona come una favola di Esopo “Il trombettiere”:

“Un trombettiere preso dal nemico mentre chiamava a raccolta l’esercito si mise a gridare: “O soldati, non ammazzatemi così alla leggera, senza alcun motivo. Io non ho mai ucciso nessuno di voi e, all’infuori di questa tromba, non posseggo altra arma”. I soldati risposero: “ragion di più per ammazzarti” e aggiunsero: “non sei capace di combattere tu e inciti gli altri a farlo” (fav. 325).

Queste sono solo alcune delle piccole ma significative e negative storie di vita quotidiana nella nostra città. L’indifferenza, la trascuratezza e la leggerezza con la quale questi atti vandalici vengono tollerati sono il peggior nemico da combattere.

Il silenzio uccide nel di dentro le persone e demoralizza chi continua ad avere attenzione per la sua città.

Questa cultura è la peggiore da sconfiggere ma io ed altri come me, non ci fermeremo.

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