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News dalle Città della BAT

giovedì 22 luglio 2010

Barletta: morti di serie A e B, neanche una parola...


Il nostro intervento vuol esser costruttivo, apolitico, rispettoso di chi ha vissuto da vicino il dolore di tale spiacevole episodio.

Qualcuno potrebbe accusarci di facile strumentalizzazione politica ma non sempre nella vita bisogna zittire o arrendersi dinanzi a così cruda realtà.
Ci spogliamo delle vesti di consiglieri comunali di opposizione e indossiamo la casacca di comuni cittadini che amano Barletta e che si sforzano di contribuire a migliorarla.

Se la politica barlettana si fosse occupata di rivedere l'attuale Piano del Traffico, se chi bazzica dalle parti della Litoranea di Ponente avesse denunciato la presenza di strade strette, dissestate, impercorribili e nelle quali bisogna fare i conti con camion e mezzi agricoli di grossa portata, forse avremmo ancora avuto tra noi il piccolo Gianluca Gianfrancesco.
Una strada con carreggiata così ridotta come quella che porta alla Fiumara non può prevedere una circolazione veicolare a doppio senso di marcia.
Il nostro piccolo gesto, da consiglieri comunali che amano la propria città e che cercano di dar voce ai propri concittadini, è denunciare quanto accaduto e portare al più presto all'attenzione dell'intero Consiglio Comunale di Barletta, la rivisitazione totale di un Piano del Traffico che così non può andare.
Spiacevole è stato apprendere che a Barletta non c'è uguaglianza neanche dinanzi alla sofferenza e al dolore straziante di una famiglia che ha perso il proprio figlio. Mentre i familiari di Gianluca hanno dovuto attendere il mattino successivo per la sepoltura, come da consuetudine cimiteriale (il ragazzo era deceduto già da tre giorni), un'altra defunta, la sorella settantottenne del Presidente della Bar.S.A. S.p.A. (società di multiservizi ambientali della quale il Comune di Barletta è maggior azionista), dott. Vittorio Dibitonto, veniva tumulata nel pomeriggio stesso del funerale, dopo l’orario di chiusura del “Camposanto” (nonostante l’orario di lavoro degli affossatori fosse fissato dalle ore 8.00 del mattino alle ore 14.00 del pomeriggio).
Fatti che si commentano da soli. Non ci sono parole dinanzi a tale “disparità”.
“A Barletta esistono morti di serie A e morti di serie B!”. Diceva bene e nient'altro che la verità il giornalista Roberto Straniero in uno dei suoi documentati servizi sull'emittente televisiva Telesveva.
La realtà è proprio questa: “A Barletta, purtroppo, funziona così e sembra quasi si debba addirittura adeguare ad una prassi già ben consolidata. Neanche una parola. Dobbiamo rassegnarci ? Noi, non vogliamo farlo!”.

I consiglieri comunali ed i partiti tutti del centro-destra di Barletta

1 commento:

  1. Non so perchè ci si stupisce ancora davanti a certe cose. Sono come si suol dire all'ordine del giorno. Ci si meraviglia che una persona venga tumulata oltre l'orario di chiusura e come mai nessuno di meraviglia di prestazioni effettuate tramite l'ospedale tipo la risonanza magnetica fatta a mezzanotte (di tanto ben oltre l'orario di visita) solo perchè quel medico compiacente ci permette di raggirare le liste che durano mesi passando la visita per una fatta la mattina successiva?
    Purtroppo non è un problema di centro destra o centro sinistra è un problema di cittadini di serie A e di serie B e fino a quando ci andrà bene la cosa (perchè alzi la mano chi non ha mai avuto un favore di qualsiasi genere) non ci dobbiamo lamentare per le cose che non vanno.
    Debora

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