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lunedì 12 luglio 2010

BAT : “Premeditata l'esclusione degli obiettori dai consultori”





Il consigliere regionale PDL Nino Marmo e vice-presidente del Consiglio, ha rivolto una interrogazione al presidente della Regione ed all’assessore alla salute, nella quale ha, in sintesi, evidenziato che, “a differenza di quanto dichiarato dall’Assessore alla Sanità in materia di consultori con riferimento alla delibera GR 735/2010, la politica del governo regionale volta a discriminare in tali strutture le ostetriche ed i medici obiettori era addirittura antecedente a tale delibera. Tale discriminazione infatti è ampiamente rilevabile nel “Piano di Salute 2008-2010 (punto 3.1.1), nella del.GR 405 del 17.3. 2009, nonché nel PAL approvato dalla ASL di Lecce con delibera 1376 del 22.4.2009, tutte contenenti esplicitamente tali discriminazioni. Mente pertanto l’Assessore Fiore quando, contro ogni evidenza, ne nega l’esistenza, tanto più ove si pensi che egli detiene poteri amplissimi in materia fin dall’insediamento del primo-Governo Vendola, quale super-consulente del Presidente, alias ‘commissario politico’ del suo predecessore”.


“Valutata pertanto la ‘premeditazione’ della Giunta regionale alla marginalizzazione dei sanitari obiettori dal sistema sanitario regionale, e condivisa l’azione intrapresa da alcuni medici che hanno deciso di impugnare il provvedimento in parola davanti al TAR”, Marmo chiede “la revoca della delibera, avviando il confronto tra le istituzioni, gli Ordini Professionali, le Associazioni delle famiglie e gli operatori sanitari del settore, portando poi l’argomento all’attenzione del Consiglio Regionale per avviare un ampio dibattito sull’argomento”.

Marmo rileva inoltre il rocambolesco taglio contenuto nella suddetta del.GR 735/2010, laddove all’ultimo capoverso è riportata la seguente frase monca: “In una logica di piena sussidiarietà ai consultori privati, in possesso dei requisiti strutturali e di accreditamento, saranno destinati complessivi € 445.000,00 per lo sviluppo dei “ (sic!), chiedendo di conoscere per lo sviluppo di cosa saranno destinati 445.000,00 €.

Marmo infine chiede di sapere se non si ritiene che il vero problema non sia “l’equilibrio tra medici obiettori e non obiettori” ma, molto più pregnante, quello della salvaguardia della vita umana e dell’amorevole cura, psicologica e sociale, di chi deve assumere decisioni tanto gravi.

Per Marmo ““molto più lineare sarebbe far fare al Consultorio il proprio lavoro, che non si riduca al mero rilascio di un certificato di ‘nulla osta’ di competenza di un reparto ospedaliero qualsiasi”./

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