TRINITAPOLI : Ultimo tango a Trinitapoli
La consolidata abitudine “culturale” trinitapolese ad emarginare compaesani che possiedono talento per i più svariati motivi è tra le prime cause della crisi che colpisce oggi Trinitapoli, sopratutto nel campo dell’arte e della cultura . È quindi necessario un maggiore impegno da parte di chi amministra a utilizzare risorse nostrane per la valorizzazione del patrimonio cittadino e nella formazione artistico e culturale, uno degli assi portanti più efficaci per il rilancio dell’economia turistica della nostra città.
I processi di radicale mutamento in atto nella cultura del nostro comune con l’istituzione di un Premio molto costoso ed ambizioso che però oltre a non aver ancora portato ricadute tangibili sul territorio, toglie risorse a progetti paralleli tipici del nostro comune che nel recente passato ci hanno portato alla ribalta regionale. Molti intellettuali ripropongono
un vecchio interrogativo che sempre si ripete in simili occasioni storiche. Siamo entrati in un periodo di crisi o di decadenza della nostra cultura?
L’interrogativo è legittimo e non è di poco conto:dalla crisi si può uscire mentre la via della decadenza potrebbe essere senza ritorno.
Quali sono queste risorse inutilizzate che abbiamo a Trinitapoli ? Partendo dai partiti di maggioranza spicca il nome del consigliere dell’UDC Mauro Vitale, capace di organizzare manifestazioni popolari di grande richiamo (vedi casalini emigrati nel mondo ) e incontri culturali che hanno attirato anche l’interesse dei media nazionali. Tutto questo coinvolgendo partners privati e spendendo poche migliaia di euro .
Se guardiamo all’opposizione spicca il nome del capogruppo dell’Alternativa Antonietta D’Introno , intellettuale locale conosciuta e stimata in tutta la Regione Puglia per le sue mille attività, capace di dirigere in maniera più che efficiente l’assessorato alla cultura del comune di Trinitapoli in passato.
Inoltre abbiamo finalmente dopo tanti anni, di nuovo la Pro Loco a Trinitapoli, sapientemente diretta dall’esperto Vincenzo Orfeo uomo di cultura, conosciuto e stimato da gran parte della cittadinanza. Giovani realtà come L’Ass. Tri.Cult. formata interamente da ragazzi capaci di riempire con molte attività ed incontri sportivi e culturali le serate casaline. Ci fermiamo qui solo per motivi di spazio, noi ci chiediamo se non sarebbe più produttivo mettere da parte le divisioni politiche e coinvolgere queste personalità e realtà associative, che già operano sul territorio con ottimi risultati, per dargli la possibilità di contribuire alla crescita culturale e turistica di Trinitapoli. La proposta è quella di nominare come assessore alla cultura il consigliere Vitale e coinvolgere solo o almeno per il bene della cittadina queste realtà locali. Nel calcio verrebbero definiti fuoriclasse incompresi. Tutto questo per portare a Trinitapoli un’estate di collaborazione ed armonia, spazzando via tutte le sterili beghe politiche. Speriamo che non si ripeta l’errore fatto da Lippi durante i mondiali quello di puntare su “buoni” ed “educati” giocatori, e lasciare a casa i fuoriclasse forse un pò ribelli ma più fantasiosi e passionali. Politicamente è più semplice optare per i “Buoni” ma la politica è un arte difficile, quindi queste scelte col tempo si rivelano poco efficaci (Vedi l’eliminazione dal mondiale). Riteniamo sia un errore spendere molto per un giorno e non dare la possibilità a gente forse “ribelle” ma preparata, per organizzare con il cuore (tipico di chi ci tiene al proprio paese) molti eventi, capaci di fare concorrenza alle proposte estive dei comuni limitrofi. Accettare la sfida di mettere da parte le divisioni inutili e chiedere un contributo pratico anche ai fuoriclasse “ribelli” sarebbe forse una scelta storica e vincente, visti i poco convincenti risultati degli ultimi 4 anni. Secondo noi la scelta di coinvolgere i vari D’Introno, Orfeo e Ass. Tri. Cult. ad aiutare il loro paese a riprendersi il posto che si merita non è un gesto di resa, ma di maturità politica ed onestà intellettuale.
Sperando in un riscontro non rimane che attendere che l’ultimo tango di questa amministrazione si consumi. Per cui
la domanda è Quo vadis baby?
Nessun commento:
Posta un commento