La procura presso il tribunale di Trani aprirà un’indagine conoscitiva (senza ipotesi di reato) dopo l’editoriale firmato dal direttore di Libero, Maurizio Belpietro, secondo il quale vi sarebbe un progetto per colpire il presidente della Camera, Gianfranco Fini, durante una visita istituzionale ad Andria, grosso comune della neo provincia Barletta-Andria-Trani. Lo si apprende da fonti giudiziarie.
Secondo il direttore di Libero, chi vorrebbe colpire Fini «si sarebbe rivolto a un manovale della criminalità locale, promettendogli 200mila euro». Il prezzo – riporta Libero - comprenderebbe «il silenzio sui mandanti, ma anche l’impegno di attribuire l’organizzazione dell’agguato ad ambienti vicini a Berlusconi, così da far ricadere la colpa sul presidente del Consiglio».
Secondo il quotidiano, «l'operazione punterebbe al ferimento di Fini e dovrebbe scattare in primavera, in prossimità delle elezioni, così da condizionarne l’esito». Il procuratore di Trani Carlo Maria Capristo in mattinata dovrebbe esaminare l’articolo di stampa e affidare alla polizia giudiziaria una delega di indagine, all’esito della quale deciderà come procedere.
ORE 17- A DDA BARI COORDINAMENTO INDAGINI SU PRESUNTO ATTENTATO
La Direzione distrettuale antimafia di Bari ha assunto il coordinamento delle indagini sul presunto piano di attentato al presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini.
Del piano riferisce oggi in un editoriale il direttore di Libero, Maurizio Belpietro, secondo il quale finalità dell’attentato – nel quale Fini dovrebbe restar ferito in modo lieve – sarebbe di “far ricadere la colpa sul presidente del Consiglio”. Secondo il quotidiano, “l'operazione punterebbe al ferimento di Fini e dovrebbe scattare in primavera, in prossimità delle elezioni, così da condizionarne l’esito”.
La Dda – a quanto è possibile sapere – vuole verificare se l'ipotetica minaccia possa essere messa in atto dalla criminalità organizzata del distretto di Bari. Per questo motivo, la procura antimafia ha ottenuto dalla procura di Trani, competente per territorio, la trasmissione del fascicolo d’indagine, che conterrebbe il solo editoriale di 'Liberò.
ORE 18 - ASCOLTATO IL DIRETTORE DI LIBERO DA PROCURATORE MILANO
MILANO – Il direttore di Libero, Maurizio Belpietro, è stato ascoltato questo pomeriggio dal procuratore aggiunto di Milano, Armando Spataro, in merito all’editoriale pubblicato oggi sul quotidiano e che riguardava il presidente della Camera, Gianfranco Fini. Nulla è emerso sul contenuto dell’incontro. All’uscita, Belpietro si è limitato a dire: “Sono stato chiamato dal procuratore e sono venuto a riferire quello che ho scritto”. Il fascicolo, aperto dal procuratore aggiunto Armando Spataro, a capo del 'pool antiterrorismò, è un cosiddetto 'modello 45', che viene aperto con la dicitura 'atti relativi à, senza ipotesi di reato, nè iscrizioni nel registro degli indagati.
A quanto si è appreso, la parte dell’editoriale a cui sono interessati gli inquirenti è quella che parla di un progetto per colpire il presidente della Camera, Gianfranco Fini, durante una visita istituzionale ad Andria, comune della provincia di Barletta-Andria-Trani. Nel suo articolo il direttore di Libero ha scritto che chi vorrebbe colpire Fini “si sarebbe rivolto a un manovale della criminalità locale, promettendogli 200mila euro”. Il prezzo, ha scritto Belpietro, comprenderebbe “il silenzio sui mandanti, ma anche l’impegno di attribuire l'organizzazione dell’agguato ad ambienti vicini a Berlusconi, così da far ricadere la colpa sul presidente del Consiglio”. Secondo il quotidiano, “l'operazione punterebbe al ferimento di Fini e dovrebbe scattare in primavera, in prossimità delle elezioni, così da condizionarne l’esito”.
ORE 20:08 - PROCURA TRANI PROSEGUE INDAGINI,BARI APRE SUO FASCICOLO
Sul presunto progetto di attentato al presidente della Camera, Gianfranco Fini, indagano sia la procura di Trani, competente per territorio, sia la procura distrettuale antimafia di Bari. In serata, infatti, il procuratore di Trani, Carlo Maria Capristo, ha precisato di non avere trasmesso alcun fascicolo alla Dda di Bari relativo al presunto attentato che si sarebbe dovuto consumare in primavera a Trani.
“Ci sono stati contatti con il procuratore di Bari perchè perchè lavoriamo in comune accordo – ha detto Capristo - ma non è stato trasmesso alcun fascicolo”.
A quanto si è appreso, però, la Procura distrettuale antimafia di Bari ha aperto comunque un fascicolo sulla vicenda perchè, in base dell’art.51 del codice di procedura penale, in caso di attentato ad un’alta carica dello Stato, la competenza è della distrettuale antimafia. Si è appreso, inoltre, che il procuratore di Bari, Antonio Laudati, ha avuto contatti per la stessa vicenda con il procuratore aggiunto di Milano Armando Spataro, che oggi ha ascoltato il direttore di 'Liberò, Maurizio Belpietro.
complotti oscuri ,come fa Belpietro ,lacchè di Berlusconi ,ad avere e scrivere cose di tale fattezze , se vere ????
RispondiEliminatirando ipotesi camuffate a conclusioni,c'è del marcio in Danimarca!!
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