L’Artermia salina, associazione di impegno civile di Margherita di Savoia, è contraria all’idea che la gestione dei beni comuni come l'acqua e l'energia debba essere piegata alla logica del mercato e del profitto e che essa debba tornare ad essere patrimonio di tutti. Non è più possibile restare in silenzio dinanzi allo scempio di decenni di politiche neoliberiste che hanno spianato la strada in Italia alla privatizzazione di ampi settori della nostra economia, con l’ultima trovata rappresentata dal decreto Ronchi che di fatto apre ai privati la gestione dei servizi pubblici locali, tra cui l’acqua, con l’obbligo della messa a gara della gestione degli stessi, e la cessione a privati di almeno il 40% delle azioni detenute dagli Enti locali. Lo stesso vale per quanto riguarda il ritorno dell’Italia al nucleare, eventualità che si pensava scongiurata definitivamente con il referendum del 1987 e che andrebbe definitivamente abbandonata dopo quello che sta avvenendo in Giappone con una catastrofe nucleare forse peggiore di quella di Chernobyl. A seguito di tale posizione, da tempo, l’associazione si è impegnata sui temi riguardanti l’acqua bene comune e la contrarietà al nucleare. Lo dimostrano la richiesta ufficiale al Comune di un consiglio monotematico finalizzato alla dichiarazione di rinuncia ad ogni forma di servizio idrico privatizzato e di Margherita di Savoia come comune denuclearizzato (protocollata lo scorso 18 marzo e, ad oggi, senza risposta), la partecipazione e il sostenimento alle manifestazioni regionale, tenutasi a Bari il 12 marzo e nazionale, tenutasi a Roma il 26 marzo, la presenza al presidio presso il Comune di Barletta del 12 aprile in occasione del Consiglio Comunale sui temi dell’acqua e del nucleare e, infine, l’organizzazione di un convegno pubblico, la cui data è già fissata per il prossimo 7 maggio a Margherita di Savoia. Per tali ragioni e per una collaborazione ormai consolidata con associazioni che abbracciano le stesse tematiche nei Comuni limitrofi, l’Artemia salina è riconosciuta come referente su Margherita di Savoia del Comitato “Acqua Bene Comune - BAT” per i due sì contro la privatizzazione dei servizi idrici e del Coordinamento Antinucleare “Salute-Ambiente-Energia” per il sì per fermare il nucleare. Pertanto, l’Artemia salina tiene a precisare che ogni altro comitato interessato alla sensibilizzazione sui quesiti referendari dei prossimi 12 e 13 giugno, riguardanti acqua e nucleare, sia esso promosso da altri cittadini liberi o da partiti sul territorio, è considerato favorevolmente, ma opera in maniera autonoma e distinta dall’associazione stessa.
L’associazione “Artemia salina”
Nessun commento:
Posta un commento