
VITTORIA ALATA : CENNI STORICI
La Vittoria Alata ritorna al suo posto. Viene così premiata l'attesa della comunità e delle associazioni Combattentistiche e d'Armi che in questi decenni hanno sollecitato l'opera. La città quindi ritrova il suo orgoglio e dà alla statua e alla cerimonia del 2 giugno un significato particolare: ricuce uno strappo nella originaria fisionomia e vocazione del Monumento e ricorda a tutti il sacrificio e la dedizione dei caduti ai quali quella statua è dedicata.
Dal punto di vista storico tutto nasce con l'impegno del generale medico Lorenzo Bonomo e dell'onorevole Giuseppe Ceci protagonisti della realizzazione del Monumento ai Caduti. Nel 1925 nasce il Comitato Cittadino che indisse il concorso che a maggio del 1926 si concluse con una ventina di bozzetti presentati in pubblico. Nessuno convinse
veramente. Poi dall'impegno di un umile scalpellino andriese, Riccardo Francavilla, unito al sapere dell'ing. Riccardo Ceci, autore di altre opere pubbliche, è nato il progetto del Monumento poi realizzato e affidato all'impresa Bassi di Trani. Dopo 2 anni i lavori terminarono con l'inaugurazione il 23 novembre del 1930. Un anno dopo venne
realizzata e collocata la Vittoria Alata, poi le vicende belliche e quasi 80 anni dopo, la nuova statua risale sull'apice dell'arco del Monumento. Un risultato corale legato alle sollecitazioni delle Associazioni Combattentistiche riprese e rinvigorite dal prof. Pasquale Massaro, dirigente scolastico, giornalista e Ispettore Onorario per i Beni Culturali. Quindi, quelle sollecitazioni diventano una mozione approvata nel 2001 dal Consiglio Comunale e poi impegno diretto, nell'ultimo anno, del Sindaco Giorgino e dell'On.le Fucci che aveva annunciato il varo dell'opera nel corso della cerimonia del 4 novembre 2010. Oggi la statua, frutto dell'impegno di artisti e maestranze di Napoli, viene ricollocata mantenendo un impegno preso con la città.
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