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mercoledì 25 maggio 2011

BAT : Il progetto "Mafalda" finanziato dalla Regione Puglia

L’Area Politiche per la promozione della salute, delle persone e delle pari opportunità della Regione Puglia ha recentemente reso nota la graduatoria delle domande ammesse alla concessione del finanziamento di patti sociali di genere nel territorio pugliese.


Tra queste rientra il progetto “Mafalda”, presentato dalla Provincia di Barletta - Andria - Trani, classificatosi al sesto posto tra le trentuno domande ammesse, che ha ottenuto un contributo di 165.000 euro.

Il progetto “Mafalda” prende il nome di un noto personaggio di fumetti argentini, creato nel 1963 e divenuto col tempo un autentico simbolo per quanti tuttora si impegnano per ottenere la parità dei diritti, il riscatto dei bambini sfruttati e delle donne. Esso prevede una serie di attività volte a promuovere la partecipazione femminile nel mercato del lavoro, la conciliazione dei tempi vita/lavoro, il sostegno alla genitorialità consapevole ed una cultura attenta alle differenze di genere.

«La notizia dell’ammissione al finanziamento del progetto “Mafalda” non può che renderci orgogliosi - ha commentato, soddisfatta, l’Assessore alle Politiche Sociali, della Famiglia e Pari Opportunità della Provincia di Barletta - Andria - Trani, Carmelinda Lombardi -, in quanto dimostra la nostra attenzione nei confronti della promozione delle politiche di genere. Tante, in questo senso, risultano le iniziative da noi intraprese che, oltre alla presentazione del progetto “Mafalda”, prevedono la costituzione di un Tavolo permanente di contrattazione e concertazione locale, la nomina della Consigliera provinciale di Parità (Avviso Pubblico indetto il 9 maggio scorso), l’istituzione della Commissione provinciale Pari Opportunità, l’istituzione del Comitato Unico di Garanzia e la rimozione degli ostacoli alla realizzazione delle pari opportunità di lavoro e nel lavoro».

Il progetto “Mafalda”, nel dettaglio, si ripropone di attivare un’azione sperimentale per il personale degli Enti Locali, finalizzata all’introduzione di forme di flessibilità del tempo lavoro, con il supporto delle associazioni sindacali confederate di livello provinciale; altro obiettivo è quello di dotare il territorio di un sistema informativo e di banche dati contenenti indicatori di genere, che andranno ad implementare l’Osservatorio Provinciale delle Politiche di Genere. Ancora, saranno realizzate azioni di comunicazione e sensibilizzazione, utili a promuovere il principio di uguaglianza dei ruoli genitoriali, l’utilizzo dei congedi di maternità o parentali e la conciliazione dei tempi vita-lavoro. Di particolare interesse anche la costituzione di uno Sportello Impresa Donna di livello provinciale, presso il quale opereranno rappresentanti delle associazioni di categoria per fornire consulenza, individuale e di gruppo, a supporto della creazione di lavoro autonomo e alle modalità di acceso al credito. Infine, il progetto “Mafalda” prevede un percorso rivolto a donne, anche in condizioni di disagio, utile all’acquisizione di nozioni teorico-pratiche per l’autoimprenditorialità, che si concluderà con la costituzione e lo start up di una cooperativa di tagesmutter.

«Si tratta - ha poi concluso l’Assessore Lombardi - di un progetto completo e capace di rispondere alle reali esigenze delle donne del nostro territorio, che per noi è sinonimo di crescita culturale e sociale».

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