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mercoledì 25 maggio 2011

TRANI : Altra precarietà in arrivo? Non si sa. Di certo qualcosa non ci torna

Eravamo già intervenuti sulla faccenda dei parcheggi a pagamento gestiti dall’Amet. Al nostro precedente intervento, che riguardava la regolarità delle strisce blu, è stato risposto il giorno dopo che il Ministero avrebbe detto diversamente rispetto a quanto avevano riferito tre avvocati “del ramo” in un servizio televisivo. La prendiamo per buona (per ora…), ma intanto ci sono altri aspetti che non ci sembrano chiari, nell’interesse dell’organizzazione della Città, della parità tra gli utenti, degli interessi dei lavoratori.


“Col contratto co.co.pro, questo bimbo a chi lo do?”, recitava un manifesto della nostra campagna elettorale. Stavolta i contratti sarebbero a tempo indeterminato, ma, a quanto c’è stato segnalato, forse la precarietà c’entra anche stavolta. Le persone appena assunte, e con pubblico concorso, infatti, potrebbero vedere a rischio il loro lavoro tra qualche mese.

Questo perché, a quanto c'è stato riferito, alcune leggi nazionali prescriverebbero di affidare a società esterne servizi come questi, dal prossimo anno (proprio quando scade il contratto con Amet). E pare che, secondo la delibera di fornitura di servizio approvata in Consiglio, queste società non sarebbero obbligate, nel momento in cui rileveranno il servizio, ad assorbire il personale. E se ritenessero di organizzare il servizio in maniera diversa, quindi, potrebbero anche dire di non averne bisogno. Che fine farebbero i lavoratori in quel caso?

Riteniamo che la cosa sia da chiarire, perché magari qualcuno ha costruito su questa assunzione un progetto di vita, dopo la vicenda così travagliata del concorso, peraltro.

Ma non è tutto qui. Dubbi sorgono anche sull’organizzazione dei parcheggi. In particolare sugli “abbonamenti garantiti” a residenti e commercianti. Ci sono zone della Città in cui, contando tutti gli appartenenti a queste due categorie, ci sarebbero 3mila persone. Mentre i posti a disposizione (con i parcheggi a pagamento che, nonostante abbiano occupato entrambi i bordi della strada, sarebbero per soli 52 posti) non basterebbero per tutti, ed inoltre nessuno garantisce nemmeno sulla loro effettiva presenza, dato che ovviamente anche altri, pagando, potrebbero parcheggiare. Ci sembra un pasticcio che penalizza tutti. Commercianti e residenti, che farebbero un abbonamento senza garanzie, e tutti i Cittadini in generale, che in ampie zone della Città si ritroveranno assenza di parcheggi gratuiti, una situazione caotica, e scarsa parità di trattamento tra le varie categorie (c’è da chiedere alle associazioni dei Consumatori cosa ne pensano?).

Abbiamo inoltre notizia (quest’ultima è di dominio pubblico) di come alcuni gruppi di cittadini si stiano muovendo con “class action” contro le strisce blu, ritenendo che la cosa sia irregolare. E ci sembra, vedendo chi si muove e quali argomenti usa, che la loro azione infondatissima non sia. Ed allora, si torna alla domanda fatta nella precedente nota: se la cosa si rivelasse irregolare, chi pagherebbe per le spese sostenute fin’ora?

Ci sembra ci siano parecchie cose da chiarire in questa vicenda, e sarebbe bene chiarirle. Ci sono molte cose in gioco, ed il futuro dei lavoratori (che potrebbero ritrovarsi in un destino di precarietà inaspettato) ci pare la più rilevante. Ma anche sulle altre sarebbe bene mettere le cose in chiaro. Per evitare che il tutto appaia come un pasticcio. Trani non lo merita. La buona Politica nemmeno

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