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giovedì 26 maggio 2011

TRINITAPOLI : “La verità per uscire da equivoci”

Analisi sulla situazione politica di Giacomo Demichele, responsabile provinciale enti locali PD

Il neo consigliere comunale Pasquale Lamacchia è in preda ad una delle più conservatrici logiche politiche. Invece di interrogarsi sui veri motivi della sconfitta politica del centrosinistra a Trinitapoli, esterna brandelli di memoria senza nessuna cognizione di causa rispetto agli avvenimenti.


Questi i fatti perché è il caso di rispolverargli la memoria: eletto nella lista di di Gennaro, e autore però della feroce opposizione allo stesso, nel corso delle elezioni provinciali non sostiene il candidato PD, Tedesco, appoggiando invece la lista trasversale di Saleremo e il candidato della Buona Politica, Pergola. Lamacchia non avendo più una “casa politica” che lo ospitasse decide di appiattarsi su posizioni alquanto discutibili e antitetiche rispetto al mandato elettorale che, infatti, lo hanno portato a dimettersi anzitempo per manifesta inconcludenza politica, spiazzando di fatto un percorso degli organi provinciali che cercavano con tutte le forze di trovare unità d’intenti per un nuovo percorso.

Ero presente al consiglio comunale in cui Lamacchia, sputando veleno sul PD, trascinava gli amici di cordata in un atto politicamente ingiustificabile. Allibito dal gesto consumato fuori da qualsiasi logica politica, informavo ad horas il Segretario Provinciale Patruno sull’accaduto interrogandoci se i motivi erano da ricercarsi nella politica o in sterili appigli di carattere personale. Ricordo la delirante dichiarazioni contro tutti e tutto (compreso il centrosinistra) di lavorare per un “comitato di salute pubblica” che provocò la dissociazione dell’attuale partito politico SEL che poi lo ha ospitato in lista.

Mennea è e resta nella storia degli ultimi tempi il candidato più suffragato nelle elezioni regionali, anche a Trinitapoli. Esprime liberamente il suo pensiero politico e non ha condizionato assolutamente le decisioni democraticamente assunte dal PD locale, che ha fatto un percorso arrivando ad una decisione collegiale e unanime anche sulla base dei comportamenti poco consoni degli altri partiti di centrosinistra che, sul tavolo provinciale raggiungevano un accordo, che di fatto veniva disatteso a livello locale (si pensi a IDV e API che sottoscrivevano un documento politico con il PD per poi, senza giustificazione, propendere per altre vie).

In riferimento alle giustificazioni addotte dal consigliere Lamacchia circa l’esclusione degli ex Ds nella lista PD, ricordo che gli organi ufficiali del partito per bocca del Segretario Patruno hanno riconosciuto pienamente nella Segreteria Piccinino l’unico rappresentante del partito dichiarando che a Trinitapoli esiste un solo Partito Democratico. Lamacchia non ha titolo, essendo attualmente non iscritto, a continuare a parlare di problemi e di logiche tutte interne al PD locale essendosi più volte dichiarato di far parte di un’area interna “PD per Bersani” che non esiste e che non è riconosciuta a nessun livello. Il Segretario di tutti è Bersani e non di una parte.


Alla luce dei fatti esorto in qualità di responsabile provinciale enti locali, la Segreteria Provinciale, organo deputato a valutare comportamenti difformi dallo Statuto e dal Codice Etico del Partito, a valutare ed eventualmente adottare tutti i provvedimenti necessari per mettere definitivamente fine a equivoci e deliri sul PD di Trinitapoli, sapendo che scelte diverse potrebbero costituire precedente storico irreversibile nei confronti di altri comuni.
Auspico che si continui quel percorso di arricchimento politico messo già in atto e necessario per far emergere con chiarezza l’identità e la progettualità del PD, vera forza trainante di tutto il centrosinistra a qualsiasi livello.

Gli organi locali facciano una seria riflessione sull’attuale situazione politica non disperdendo valori e idee acquisite in questi anni, aprendo a coloro che hanno a cuore le sorti del partito di Trinitapoli in uno spirito costruttivo di trasparenza, verità e democrazia.





Giacomo Demichele

Responsabile Enti Locali PD BAT

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