Il 13 giugno 2011 sarà una data che difficilmente gli italiani dimenticheranno. L'Italia si è alzata, gli italiani si sono svegliati.
Il referendum non può non avere risvolti politici. I risultati sono una bocciatura totale alla politica del governo nazionale di centro-destra.
Il referendum ha visto mobilitati milioni di cittadini che hanno combattuto per affermare le proprie idee.
I partiti di centro-snistra devo cogliere la lezione che ci giunge dalle scorse amministrative e da questo referendum: la politica di Berlusconi e dell'intero centro-destra può essere sconfitta solo con la forza delle idee. Non servono alleanze strategiche, non servono piani machiavellici.
I partiti devono uscire dalle loro sedi e ascoltare le istanze che giungono dalla società civile; la rivoluzione di questo referendum corre tra i giovani, su internet, per le piazze e per le strade. La costituzione di due comitati nella nostra città e le azioni più o meno convenzionali che questi hanno attivato conferma che c'è un paese migliore.
Un grande partito moderno come il Partito Democratico deve sapersi porre alla guida del popolo cogliendone i cambiamenti.
La nostra Italia è diversa e dobbiamo farlo capire ai cittadini. Noi siamo per le energie rinnovabili, siamo per una reale uguaglianza tra i sessi, siamo per la difesa dei beni comuni, siamo per una giustizia uguale per tutti, siamo per un informazione libera e senza padroni, siamo per l'accoglienza dei fratelli oppressi dai regimi dittatoriali e dalla povertà.
Luca Morollo, giovani democratici Trani.
Il referendum non può non avere risvolti politici. I risultati sono una bocciatura totale alla politica del governo nazionale di centro-destra.
Il referendum ha visto mobilitati milioni di cittadini che hanno combattuto per affermare le proprie idee.
I partiti di centro-snistra devo cogliere la lezione che ci giunge dalle scorse amministrative e da questo referendum: la politica di Berlusconi e dell'intero centro-destra può essere sconfitta solo con la forza delle idee. Non servono alleanze strategiche, non servono piani machiavellici.
I partiti devono uscire dalle loro sedi e ascoltare le istanze che giungono dalla società civile; la rivoluzione di questo referendum corre tra i giovani, su internet, per le piazze e per le strade. La costituzione di due comitati nella nostra città e le azioni più o meno convenzionali che questi hanno attivato conferma che c'è un paese migliore.
Un grande partito moderno come il Partito Democratico deve sapersi porre alla guida del popolo cogliendone i cambiamenti.
La nostra Italia è diversa e dobbiamo farlo capire ai cittadini. Noi siamo per le energie rinnovabili, siamo per una reale uguaglianza tra i sessi, siamo per la difesa dei beni comuni, siamo per una giustizia uguale per tutti, siamo per un informazione libera e senza padroni, siamo per l'accoglienza dei fratelli oppressi dai regimi dittatoriali e dalla povertà.
Luca Morollo, giovani democratici Trani.
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