Cerca nel blog

News dalle Città della BAT

mercoledì 13 luglio 2011

BAT : I cittadini vogliono ancora che esista la provincia BAT? Berlinguer avrebbe abolito la provincia BAT ?

L’abolizione delle province, come l’aumento della tassazione sulle rendite finanziarie, è uno dei tanti buoni propositi mai realizzati dalla politica di qualsiasi schieramento. È stato il cavallo di battaglia del centrodestra durante l’ultima campagna elettorale, ma è anche un argomento caro al centrosinistra. La proposta si trascina da tempo, suscitando il favore di molti cittadini che vedono la provincia come “l’Ente inutile” per antonomasia.


Nell’immaginario collettivo la provincia è percepita come un’istituzione molto costosa e poco produttiva. Un’impressione confermata dalla principale funzione da essa svolta, definita da uno studio dell’Associazione “TrecentoSessanta” (Provincie sì, province no? Numeri utili per un buon federalismo, a cura del Senatore Marco Stradiotto) di “passa soldi”. La provincia, infatti, in quanto ente intermedio ha il compito di coordinare le politiche del territorio, destinando le risorse di cui dispone a enti e soggetti locali. Capita sempre più spesso, però, che le spese sostenute per personale, sedi, consulenze … prendano una buona fetta del bilancio a scapito dei servizi ai cittadini. Un’abitudine tipica delle amministrazioni, che porta a ricorrere all’indebitamento poi riversato sulle spalle dei contribuenti, con l’aumento di tasse che si vanno a sommare a quelle imposte per il funzionamento degli altri enti considerati come indispensabili per il funzionamento dello Stato. Nonostante ciò, subito dopo le elezioni il tema è stato subito derubricato dal governo a problema secondario e quando è riemerso la Lega, alla guida di molte amministrazioni provinciali al Nord, ha minacciato l’alleanza col Pdl.


Le Associazioni civiche andriesi e l'associazione cittadina "Io ci Sono!" hanno evidenziato la gravità di quanto sostenuto nell'articolo da "L'Espresso" sugli sperchi della provincia BAT , infatti affermano : "Quando lo abbiamo ripetuto, per anni, nessuno ci dava ascolto. Ci dicevano che stavamo strumentalizzando senza avere il coraggio di dire chi e che cosa ma temendo che prima o poi quelle nostre riflessioni potessero rivelarsi vere e che i cittadini della sesta provincia, un giorno, potessero accorgersi dell’inganno e della truffa. Oggi tutto questo è realtà e i Cittadini sono più che mai convinti che questo sia un baraccone da demolire al più presto. Ecco perché si continua a negare lo strumento della vera partecipazione popolare cioè il Referendum per l’uscita dalla Provincia Bat." .


E su quanto pubblicato su "L'Espresso“Si chiama Bat, appunto, ed è l'acronimo di Barletta-Andria-Trani, ultima diavoleria burocratica dell'Italia sprecona." ed ancora "Se la sono spartita all'italiana, insomma, ma guai a parlare di sprechi. Perché già così, ripetono ad Andria, è stata una mediazione estenuante. Potevano volercene quattro di capitali:
«In fondo che c'entrano gli "strascinati" alle cime di rapa di Barletta con il moscato di Trani o le ciliege di Bisceglie?», se la ridono i neo-consiglieri.E se la Corte dei conti da anni denuncia la proliferazione di enti inutili, a Barletta lo chiamano più semplicemente «policentrismo funzionale». A fare due conti non moltiplica solo le funzioni, ma anche i costi: a bilancio ci sono 41 milioni di euro per la sola spesa corrente, cioè mandare avanti la baracca."
Tutto questo ci porta ad una amara riflissione visto che qualche giorno fa sarebbe stato possibile abolire questo ente solo se il PDL avesse mantenuto la promessa elettorale fatta nel 2008 e il PD avesse fatto quello che molti onorevoli si dicono pronti a fare cioè abolire le provincie. Vogliamo chiudere questo articolo citando il segretario storico del PCI Enrico Berlinguer che nel 1981 (trent'anni fa...) descriveva così lo scenario politico riguardo agli enti nazionali e locali, lasciando ai lettori la scelta di considerare queste riflessioni attuali o superate :

"I partiti hanno occupato lo Stato e tutte le sue istituzioni, a partire dal governo. Hanno occupato gli enti locali, gli enti di previdenza, le banche, le aziende pubbliche, gli istituti culturali, gli ospedali, le università, la Rai TV, alcuni grandi giornali....Tutte le "operazioni" che le diverse istituzioni e i loro attuali dirigenti sono chiamati a compiere vengono viste prevalentemente in funzione dell'interesse del partito o della corrente o del clan cui si deve la carica. " ed infine - "..... un'autorizzazione amministrativa viene data, un appalto viene aggiudicato, una cattedra viene assegnata, un'attrezzatura di laboratorio viene finanziata, se i beneficiari fanno atto di fedeltà al partito che procura quei vantaggi, anche quando si tratta soltanto di riconoscimenti dovuti."
Leonardo Ingravallo

Nessun commento:

Posta un commento