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News dalle Città della BAT

venerdì 26 agosto 2011

Trasparenza. L'amministrazione comunale di Barletta tra opacità e ambiguità.

Sono passati più di 3 mesi dalla riconferma di Nicola Maffei a Sindaco della Città della Disfida. Sembra però che niente sia cambiato. Dire che tutto sia improntato sulla continuità rispetto al passato pare un eufemismo.
Eppure le promesse "da campagna elettorale" facevano presagire un cambiamento. Senso di responsabilità, trasparenza, partecipazione, no al trasformismo, no al familismo.
In poco tempo disattese responsabilità e lotta al trasformismo. Le vicende che hanno caratterizzato l'insediamento del consiglio comunale e le logiche, tutt'ora astruse, in uso per la nomina della giunta sono sotto gli occhi di tutti.
Se davanti a ciò il cittadino non può che 'punire' i colpevoli una volta chiamato alle urne, per la mancanza di trasparenza può e dovrebbe reagire seduta stante.
Si è, difatti, dinanzi alla violazione di un diritto.
Ai sensi dell'ART. 1 legge 241/90 (modificata e integrata dalla Legge 15/2005): ''L'attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da criteri di economicità, di efficacia e di pubblicità e di trasparenza, secondo le modalità previste dalla Legge nonché dai principi dell'ordinamento comunitario''.
E' evidente come questa legge apporti importanti modifiche nei rapporti tra le pubbliche amministrazioni e i diritti dei cittadini.
Infatti non solo è previsto il diritto di prendere visione degli atti di un procedimento, ma anche che l'attività amministrativa deve ispirarsi al principio di trasparenza, inteso come accessibilità alla documentazione dell'amministrazione o ai riferimenti da quest'ultima utilizzati nell'assumere una determinata posizione.

E' vero, l'iter prevede una richiesta verbale o scritta da parte del cittadino ed una risposta da parte della pubblica amministrazione entro i tempi previsti.
Ma se contestualizziamo il diritto all'informazione nell'era digitale e visitiamo la pagina ufficiale del Comune di Barletta, notiamo che nella sezione dedicata al Sindaco sono disponibili le linee programmatiche 2006-2011.
Se volessimo accedere agli atti amministrativi, non troveremmo pubblicata alcuna determinazione, mentre per gli atti del Consiglio e della Giunta la disponibilità online è incompleta.
Tali carenze, se alla lettera non violano il criterio di trasparenza (proprio per la possibilità di chiedere ed ottenere gli atti fantasma), viola i criteri di economicità ed il principio del buon andamento della pubblica amministrazione (art. 97 Cost.) che impone il rispetto dei criteri di efficienza e efficacia. Il principio di economicità prevede conseguimento degli obiettivi legislativamente stabiliti con il minor dispendio di mezzi (anche procedurali).
L’efficienza della pubblica amministrazione è determinata dal rapporto intercorrente tra i risultati raggiunti dall’azione amministrativa e la quantità delle risorse impiegate.
L’efficacia dell’azione amministrativa concerne, invece, la capacità di conseguire gli obiettivi che si erano preventivamente fissati.
Giudicate voi la qualità della macchina amministrativa di Barletta.
Noi, invitiamo, in primis, il sindaco Maffei a rendere note e davvero accessibili le linee programmatiche del nuovo quinquennio. Ci preme valutare se il bilancio approvato, di previsione (a 5 mesi dalla fine dell'anno a cui si riferisce), sia in linea o meno con tali linee.
Chiediamo al Presidente del Consiglio Comunale Franco Pastore, maggior impegno in tale direzione e, a breve, chiarimenti sulla posizione di tutti i consiglieri comunali rispetto alla proposta di aderire all'associazione Open Polis (avanzata  in data 29 luglio c.a. dal Capogruppo Sinistra per Barletta - Federazione della Sinistra, Carmine Doronzo).

Francesco Filannino
Federazione Verdi Barletta

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