Sconcerto e incredulità suscitano le dichiarazioni dell’assessore all’ambiente del Comune di Trinitapoli, Giacinto Di Benedetto riguardo alle acque rosse rilevate nel canale 5 metri e alla foce Carmosino e che hanno destato allarme e preoccupazione per la salvaguardia ambientale del territorio. Afferma, infatti, l’assessore in un comunicato stampa pubblicato, tra gli altri, sul Corriere dell’Ofanto :
“L’amministrazione del comune di Trinitapoli non ha alcun potere di intervento concreto nella zona in oggetto, se non quello di incalzare le società e gli organi competenti, affinché si adoperino per la risoluzione di ogni problema in merito”
Forse con l’avvento della “Rinascita trinitapolese” oltre l’Amministrazione Comunale sono cambiate anche le leggi?
Forse la “Rinascita” ha cancellato le norme che attribuiscono al Sindaco le funzioni di ufficiale del Governo, quale organo locale dello Stato e quelle di Autorità sanitaria locale che prevedono il potere di emanare ordinanze contingibili ed urgenti, con efficacia estesa al territorio comunale, in caso di emergenze sanitarie e di igiene pubblica?
Perché si invoca l’intervento degli altri e non si esercitano le prerogative proprie?
Guarda caso però, le sue prerogative il Sindaco le esercita tutte, anche abusandone, come nel caso dell’Unione dei Comuni, dove il Commissario Prefettizio di San Ferdinando ha denunciato apertamente le irregolarità della composizione della Giunta dell’Unione e dell’ultimo Consiglio dell’Unione e fa finta di ignorarle quando si tratta di tutelare la salute ed i diritti dei cittadini.
Sarà forse il nuovo corso, ma noi non riusciamo a comprenderlo!
GRUPPO CONSILIARE VIE NUOVE
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