Si tratta di Andrei Ioan Strtulat, 21 anni, romeno, domiciliato a San Ferdinando di Puglia. E' stato riconosciuto dai parenti che avevano letto del tatuaggio sul collo
Ha finalmente un nome, una identità certa, il cadavere in avanzato stato di decomposizione trovato martedì pomeriggio nelle acque del fiume Ofanto, alla periferia di Cerignola, con un masso di 10 chili legato alla vita. Si tratta di Andrei Ioan Strtulat, un bracciante agricolo di 21 anni, di nazionalità romena ma domiciliato a San Ferdinando di Puglia. L'identificazione è avvenuta attraverso gli accertamenti dattiloscopici condotti dalla Sezione investigazioni scientifiche dell'Arma; i militari hanno confrontato i rilievi dattiloscopici eseguiti sul cadavere (un "guanto" dell'intera mano era stato inviato ai Ris) con quelli inseriti nella banca dati del ministero dell'Interno, dove il ragazzo era presente per un piccolo precedente, un reato contro il patrimonio.La notizia del ritrovamento del cadavere, ed il particolare dell'ideogramma tatuato sul lato sinistro del collo, si era diffusa molto rapidamente, giungendo anche a Verona dove sono domiciliati alcuni parenti del 21enne che, non avendo notizie del ragazzo da qualche tempo, si sono messi in contatto con i carabinieri di Cerignola. Gli esami scientifici hanno poi confermato i sospetti; nei prossimi giorni toccherà ai genitori del giovane effettuare il riconoscimento del cadavere. I carabinieri di Cerignola incaricati di seguire le indagini lavorano alla pista del suicidio, non escludono però quella dell'omicidio.
MARIA GRAZIA FRISALDI
Fonte : Repubbilca
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