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lunedì 27 febbraio 2012

BARLETTA : Presentato libro "Nostalgia Canaglia" di Franco Giordano

Dopo “IL CANTIERE DELL'ALTERNATIVA, proposte per una Barletta migliore nell'Italia che vogliamo”, evento tenutosi il 26 novembre scorso presso il GOS, il circolo SEL di Barletta in
collaborazione con la federazione provinciale BT di SEL ha promosso, giovedì 23 febbraio presso la sala consiliare del comune di Barletta, la presentazione del libro “Nostalgia Canaglia” di Franco Giordano. Un evento che ha registrato molte presenze e di questo l'intero circolo non può che essere orgoglioso e cogliere l'occasione per ringraziare i tanti partecipanti. Ospiti della serata sono stati Franco Giordano, Gero Grassi e Nicola Maffei, oltre ai rappresentanti dei livelli comunale e provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà: Michelangelo Acclavio, coordinatore cittadino, Vincenzo Brucoli, segretario provinciale, Massimo Mazzarisi, Assessore al Bilancio del Comune di Barletta.


Questo incontro è stata l'occasione per discutere delle luci e ombre della politica dei giorni nostri. In particolare, si è analizzato, facendo un parallelo con la storia passata, come la vita di partito nel corso degli anni sia cambiata.


Un modo di fare politica, quello attuale, troppo spesso dimentico della passione civile e avvezzo alle sole pratiche elettorali. Il partito, dunque, è stato tramutato in un mero strumento per farsi eleggere e, quindi, succube della "singola individualità che gestisce attraverso le istituzioni una porzione di territorio."

Si scopre così che le caratteristiche richieste alle nuove leve, ai ccdd militanti, non sono passione civile, capacità progettuale, etc.. ma fedeltà ad un leader e non ad un'idea, capacità di fare propaganda, capacità nel raccogliere voti. <una classe dirigente vengono totalmente offuscati, quasi rimossi.>> Ne deriva che l'impegno politico, quello determinato dalla passione civile, dalla capacità progettuale nulla possa contro i numeri. Questa è la vera sconfitta della politica dei giorni nostri, ma anche della società stessa, perché bisogna con rammarico ammettere che la rappresentanza politica è il risultato di un gioco a cui la società odierna si è prestata. Allora, il messaggio veicolato e rivolto a politici e cittadini è che a poco serve l'indignazione fine a se stessa, perché come scriveva Pietro Ingrao, "l'indignazione non basta, occorre l'impegno e l'agire concreto".

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