Fra la politica e il cittadino sembra essersi eretta una barriera quanto basta per vedere un sistema verticistica di gestione di vita di partito chiusa da impedire aperture verso nuovi orizzonti di avvicinamento ai veri bisogni della gente.
Se la politica servisse veramente ai cittadini, sarebbero poche ma determinanti le cose da cambiare.
La scelta della qualità morali e professionali della nostra classe politica, risponde poco o niente alle esigenze dei cittadini. Non si può negare il scetticismo verso questo scenario, ma neanche negare che l’alternativa non è delle migliori.
Le “nuove” generazioni politiche emergenti nella nostra Città ,non vedono all’orizzonte una linea programmatica, ma una lotta alla
poltrona.
La mancanza di chiarezza programmatica impedisce di fatto la convergenza su un unico progetto da parte di tutte le forze politiche che militano nel centro sinistra, frammentandolo ancora di più, e mi sembra ridicolo che, facendo la somma delle percentuali dei partiti che costituiscono il Centro sinistra, non riescano a produrre un’unica entità politica, che avrebbe sicuramente la maggioranza nel governo cittadino. Ma le ragioni non devono essere ricercate nelle differenze quanto nella mania di protagonismo che assilla la classe dirigente
tutta , che vede la voglia di apparire e non di produrre.
Parole di papa Paolo VI: “Prendere sul serio la politica nei suoi diversi livelli – locale, regionale, nazionale e mondiale – significa affermare il dovere dell’uomo, di ogni uomo, di riconoscere la realtà concreta e il valore della libertà di scelta che gli è offerta per cercare di realizzare insieme il bene della città, della nazione, dell’umanità. La politica a una maniera esigente – ma non è la sola – di vivere l’impegno cristiano al servizio degli altri o come molti nhanno tradotto questa espressione: la politica è la più alta forma di carità.
In fede
Paco Francesco Cosentino – Antonio Russo
Associazione “ Linea Sottile “
Se la politica servisse veramente ai cittadini, sarebbero poche ma determinanti le cose da cambiare.
La scelta della qualità morali e professionali della nostra classe politica, risponde poco o niente alle esigenze dei cittadini. Non si può negare il scetticismo verso questo scenario, ma neanche negare che l’alternativa non è delle migliori.
Le “nuove” generazioni politiche emergenti nella nostra Città ,non vedono all’orizzonte una linea programmatica, ma una lotta alla
poltrona.
La mancanza di chiarezza programmatica impedisce di fatto la convergenza su un unico progetto da parte di tutte le forze politiche che militano nel centro sinistra, frammentandolo ancora di più, e mi sembra ridicolo che, facendo la somma delle percentuali dei partiti che costituiscono il Centro sinistra, non riescano a produrre un’unica entità politica, che avrebbe sicuramente la maggioranza nel governo cittadino. Ma le ragioni non devono essere ricercate nelle differenze quanto nella mania di protagonismo che assilla la classe dirigente
tutta , che vede la voglia di apparire e non di produrre.
Parole di papa Paolo VI: “Prendere sul serio la politica nei suoi diversi livelli – locale, regionale, nazionale e mondiale – significa affermare il dovere dell’uomo, di ogni uomo, di riconoscere la realtà concreta e il valore della libertà di scelta che gli è offerta per cercare di realizzare insieme il bene della città, della nazione, dell’umanità. La politica a una maniera esigente – ma non è la sola – di vivere l’impegno cristiano al servizio degli altri o come molti nhanno tradotto questa espressione: la politica è la più alta forma di carità.
In fede
Paco Francesco Cosentino – Antonio Russo
Associazione “ Linea Sottile “
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