Possiamo
pensare che tutti i Sindaci dei comuni facenti parte del Patto Territoriale
Nord Barese Ofantino, tutti i rappresentanti di Associazioni di Categoria, dei
Sindacati e di altri Organi che hanno la fortuna ed il privilegio di fare parte
del Patto e che tutti i consiglieri provinciali, comunali, assessori, revisori,
controllori e componenti dei vari staff abbiamo potuto essere distratti e
“assenti” ma che nessuno, proprio nessuno abbia compreso la destinazione dei
700 mila euro a sostegno di un’iniziativa privata ci pare veramente troppo.
Eppure il
chiarimento è arrivato. Sugli Organi di Informazione, oggi, viene chiarito che:
“la nuova sede
funzionerà solo come sede di tutoraggio”, almeno
per ora, il che è cosa ben diversa dal parlare di “una nuova Università della
Bat”, almeno fino a quando non dovesse essere riconosciuta come tale. Eppure
in molti hanno avuto l’impressione e non solo l’impressione che fosse cosa
diversa, visto che le esternazioni felici ed entusiastiche di politici e
giornalisti hanno espressamente parlato di “Polo universitario della Bat” o
addirittura della nascita dell’”Università della Bat”, così come anche la
massiccia campagna di comunicazione è stata improntata alla nascita
dell’Istituzione in questo territorio.
Allora la
domanda sorge spontanea: perché tanto entusiasmo per (quasi) nulla? Perché
questi “autorevoli rappresentanti” della politica locale, sindaci e anche
“autorevoli” novelli politicanti hanno continuato a confondere la gente?
Sicuramente
bisogna far passare l’idea dell’”utilità” dei ben 700 mila euro dei cittadini
stanziati a favore dell’iniziativa privata così come era necessario evitare che
sorgesse qualsiasi dubbio circa l’opportunità di tale stanziamento in un
momento in cui una certa classe politica e dirigente sarebbe in grado anche di
tagliare ai cittadini i cordoni ombelicali, se solo li avessero ancora appesi.
Se è vero,
quindi, che di nessuna Università si tratterebbe, almeno per il momento,
possibile che nessuno abbia capito niente? O forse esiste un leggero filo
rosso-azzurro che unisce tutti amorevolmente in un’impresa che tende a
coinvolgere (quasi) tutti, a cominciare proprio da un certo partnerariato
silente non si sa se per disinformazione o per complicità?
Anche quel
silenzio prolungato dei tanti esponenti politici ed amministratori delle città
“coinvolte” nell’operazione è a dir poco sospetto perché quando si rimane muti
di fronte ad una questione ormai di carattere nazionale che riguarda l’intero
territorio e che prevede l’utilizzo di denaro pubblico significa o che si è menefreghisti,
e questo atteggiamento non si addice ad un politico o amministratore pubblico,
o peggio complici, e questo oltre ad essere disonorevole è anche indegno.
Allora perchè
continuare a tacere? Perché chi è contrario a questa scelta non esprime liberamente
il proprio pensiero e non assume le naturali conseguenti decisioni? Qual è il
timore o la paura che spinge al silenzio?
Da
parte nostra riteniamo, invece, che una forte iniziativa vada intrapresa e che
come primo atto si addivenga alla decisione da parte dei Sindaci dei comuni che
hanno deciso l’esborso finanziario pubblico a favore dell’iniziativa privata
senza ascoltare le popolazioni, di agire in autotutela revocando il
finanziamento promesso onde anche evitare che l’avvio di contenziosi di altra
natura possa portare a conseguenze più rilevanti e più importanti di quanto
accaduto sinora soltanto o almeno prevalentemente a livello mediatico.
Rispetto
alla volontà dei cittadini, degli studenti e delle associazioni nessuno può
arrogarsi il diritto di assumere decisioni di questo tipo e i signori “Cultori
e Sostenitori del Privato” lo sanno tutti molto bene.
Ci hanno detto di pensarla così anche:
Claudio,
Germana, Erika, Matteo, Giuseppe, Renato, Ciro, Francesco, Riccardo, Bianca,
Simone, Dario, Antonio, Ilaria, Giorgio, Luigi, Michele, Antonella, Gaetano,
Annalisa, Cinzia, Vincenza, Savio, Ludovica, Pietro, Vincenzo, Maddalena,
Elena, Angelisa, Miriana, Giammarco, Elia, Leonardo, Emma, Christian, Agostino,
Emanuele, Domenico, Angela, Felice, Gabriele, Giacinto, Anna, Angelica,
Rosalba, Rosa, Elisabetta, Rosanna, Luana, Eliana, Ulderico, Adelaide, Sandro,
Omar, Sebastian, Sabi, Tiziana, Giorgia, Laura, Rossella, Graziella,
Mariangela, Altomare, Titti, Stella, Chiara, Dino, Oscar, Filippo, Teresa, Pinuccio,
Rosita, Adriana, Mosè, Ruggiero, Santa, Evaristo, Pasquale, Pietro, Gaetano,
Sebastiano, Francesca, Riccardo, Renato, Michele, Rosalinda, Carmela, Irene,
Mariapaola, Rita, Florinda, Marianna, Lucia, Rossella, Fabio, Benedetto,
Nicola, Flavio.
Associazione “Io Ci Sono!”
ANDRIA
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