Sembra ad una
stretta finale la decisione di ridurre la spesa pubblica anche mediante i tagli
alle Province. A tal proposito parte da Andria una proposta seria e
condivisibile: “mettere all’asta i beni della Provincia di
Barletta-Andria-Trani, mobili, suppellettili, arredi e altri beni entrati nel
possesso dell’Ente da sopprimere e
destinare i fondi raccolti alle popolazioni colpite dal terremoto in Emilia”.
Appena diffusa
la voce di tale eventualità è scattato l’entusiasmo dei cittadini andriesi i
quali lanciano anche un forte appello al Governo Monti: “non scherzate e non
fate passi indietro, in caso di ripensamento sui tagli delle Province siamo
disposti ad uscire dalla Bat, facendo scendere sotto la soglia prevista il
numero degli abitanti ed eliminando qualsiasi altro alibi venendo meno tutti e
tre i parametri previsti”.
Ora attendiamo
che si metta mano alle casse della Provincia per affidare velocemente e
direttamente incarichi per lo smantellamento degli uffici e per il trasporto
dei beni da mettere all’asta in idoneo sito accessibile a tutti quanti vorranno
pregiarsi di venire in possesso delle poltrone rosse sulle quali hanno seduto
per molti mesi consiglieri e assessori provinciali, della poltrona
presidenziale, dei prestigiosi e finissimi arredi della stanza della Segretaria
Generale ma anche di portapenne, fotocopiatrici, computers, gomme e
oggettistica varia a ricordo di un’esperienza irripetibile che sta per finire.
“Libere Associazioni Civiche
Andriesi”
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