Ove potranno mai oscillare i cimeri dei nostri
politici? La pugna continua, siamo rimasti inascoltati nonostante la civile e
grandiosa manifestazione che ha avuto eco nazionale del 21 luglio 2011 ed ecco
che ad Andria cambia la raccolta dei rifiuti ma non cambiano le modalità di
tassazione.
Infatti
mentre tutti i cittadini si aspettavano che la promessa di calcolare la tassa
rifiuti sulla base del numero dei componenti il nucleo familiare e il loro
reddito diventasse realtà, accade che si assiste solo ad ulteriori oneri a
carico dei contribuenti che ora devono anche provvedere a tenersi i rifiuti nei
portoni di casa. Per carità, va bene,
molto bene che si ambisca ad un diverso servizio anche più efficiente ma i
punti deboli sono tanti e vedremo cosa accadrà dal 1° settembre quando ci sarà
il raccolto della semina d’agosto. E poi, pagheremo veramente di meno?
Quello che sta
accadendo ad Andria è la stessa cosa che accadeva nell’antica Grecia tra gli
spartani e gli ateniesi i quali litigavano tra di loro pur facendo parte dello
stesso territorio e Nazione. La
L.A.C. sta facendo lo stesso con gli Amministratori Comunali
e lo fa da decenni proprio per sopperire ai mutismi e ai tanti silenzi in una
pugna che non ha fine dove non si riesce più a distinguere dove sta la vera
ragione in modo da consentire a noi cittadini di sciogliere il famoso nodo
gordiano.
Torniamo alla
manifestazione che tanto ha fatto male all’immagine pura e candida che qualcuno
voleva dare. Quel 21 luglio mettemmo in evidenza che la città ed i cittadini
volevano reagire a decisioni prese a loro insaputa e contro i loro legittimi
interessi.
Prima che avvenisse
tutto ciò fummo proprio noi a parlare direttamente con il massimo esponente
cittadino presso una Parrocchia di Andria e alla mia domanda sull’entità degli
aumenti venne risposto che si trattava appena di una trentina di euro di
aumento a famiglia mentre l’aumento reale è stato di quasi il 50% e come regalo
veniva solo promessa la rateazione dell’importo che abbiamo contestato perché
si trattava di una concessione inutile in quanto chi non ha disponibilità di
denaro per pagare non lo può fare né in contanti né a rate.
Dove è allora la Giustizia fiscale e
sociale? Possibile che ancora oggi solo perché una persona vive in una masseria
di mille metri quadrati ma vive da solo perché per sua sfortuna la moglie ha
preso i figli, i bovini, gli ovini, suini, pollame, cani e gatti compresi e se
ne è andata via con l’amante politico agiato si trova a dover pagare migliaia
di euro di tassa rifiuti senza produrre ma solo perché possiede quella grande
ma insignificante e improduttiva masseria?
Nonostante i mass
media e l’Istat informano che una famiglia di quattro persone in Italia non può
vivere con meno di 2.500,00= euro al mese, qualcuno si rende conto che le
pensioni e gli stipendi sono di gran lunga inferiori al valore effettivo
rispetto all’entrata in vigore dell’euro? E i debiti di ciascuno di noi di
oltre 20 mila euro ciascuno chi li paga? Chi ha indebitato l’Italia? Non certo
lo scrivente, quindi sia lo Stato a ricostruire il valore effettivo del reddito
familiare.
Noi abbiamo avuto il
coraggio di organizzare quella manifestazione ed abbiamo anche subito le
minacce di chi ha travisato le cose e invece di dare le riposte esaudienti ai
cittadini ha mistificato tutto grazie anche alla complicità di qualche
associazione amica e politici.
La speranza era che
proprio perché parte questa nuova rivoluzione della raccolta rifiuti qualcosa
potesse cambiare ma non crediamo che cambierà molto perché quello che interessa
in questo momento ai cittadini è pagare di meno e il giusto ma qualcuno fa
finta di non capire e di non sentire mentre gli appalti aumentano di valore e
si scaricano i costi sempre sui poveri fessi.
Le nostre raccolte di
firme? Un’altra storia di mancato riconoscimento della Democrazia e di abuso di
potere da parte di questa nuova classe politica che imita il peggio delle
vecchie.
Non sappiamo cosa ci
aspetta a settembre e non lo diciamo solo noi ma anche i più grandi esponenti
politici e governanti nazionali. Di sicuro se si va avanti così l’autunno sarà
incandescente e pensiamo che saranno molti i politici e gli amministratori che
se la daranno a gambe levate perché la situazione diventerà incontrollabile e
quando la fame chiama....
Questa è un’altra
nostra azione civile di protesta quindi invitiamo tutti i cittadini a
depositare tutti i rogiti notarili di compravendita e le concessioni in
sanatoria degli immobili presso la casa comunale in modo che sia il comune a
comprare le nostre case e le nostre proprietà, ce le paga e ce le da in
comodato d’uso a venti euro al mese di affitto come ha fatto la Provincia BAT con i farmacisti
e il loro Ordine. Poiché noi siamo più generosi dei ricchi farmacisti siamo
anche disposti a pagare 50 euro al mese di affitto. Io il mio atto nel 2007
l’ho già consegnato, aspetto solo il contratto di comodato d’uso e i soldi del
valore della casa.
I nostri
amministratori non hanno e non vogliono vedere neanche il sole all’altezza del
loro sguardo e stanno dilacerando il tergo di chi indifeso fugge nella mischia
della burocrazia tassitaria. Non si può dimenticare che le bestie più feroci
non sempre sono le più temibili.
Il Presidente: Vincenzo Santovito
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