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News dalle Città della BAT

venerdì 10 agosto 2012

ANDRIA : CAMBIA LA RACCOLTA DEI RIFIUTI MA NOI VOLEVAMO ANCHE CHE CAMBIAVA LA TASSAZIONE


Ove potranno mai oscillare i cimeri dei nostri politici? La pugna continua, siamo rimasti inascoltati nonostante la civile e grandiosa manifestazione che ha avuto eco nazionale del 21 luglio 2011 ed ecco che ad Andria cambia la raccolta dei rifiuti ma non cambiano le modalità di tassazione.
            Infatti mentre tutti i cittadini si aspettavano che la promessa di calcolare la tassa rifiuti sulla base del numero dei componenti il nucleo familiare e il loro reddito diventasse realtà, accade che si assiste solo ad ulteriori oneri a carico dei contribuenti che ora devono anche provvedere a tenersi i rifiuti nei portoni di casa. Per  carità, va bene, molto bene che si ambisca ad un diverso servizio anche più efficiente ma i punti deboli sono tanti e vedremo cosa accadrà dal 1° settembre quando ci sarà il raccolto della semina d’agosto. E poi, pagheremo veramente di meno?
Quello che sta accadendo ad Andria è la stessa cosa che accadeva nell’antica Grecia tra gli spartani e gli ateniesi i quali litigavano tra di loro pur facendo parte dello stesso territorio e Nazione. La L.A.C. sta facendo lo stesso con gli Amministratori Comunali e lo fa da decenni proprio per sopperire ai mutismi e ai tanti silenzi in una pugna che non ha fine dove non si riesce più a distinguere dove sta la vera ragione in modo da consentire a noi cittadini di sciogliere il famoso nodo gordiano.
Torniamo alla manifestazione che tanto ha fatto male all’immagine pura e candida che qualcuno voleva dare. Quel 21 luglio mettemmo in evidenza che la città ed i cittadini volevano reagire a decisioni prese a loro insaputa e contro i loro legittimi interessi.
Prima che avvenisse tutto ciò fummo proprio noi a parlare direttamente con il massimo esponente cittadino presso una Parrocchia di Andria e alla mia domanda sull’entità degli aumenti venne risposto che si trattava appena di una trentina di euro di aumento a famiglia mentre l’aumento reale è stato di quasi il 50% e come regalo veniva solo promessa la rateazione dell’importo che abbiamo contestato perché si trattava di una concessione inutile in quanto chi non ha disponibilità di denaro per pagare non lo può fare né in contanti né a rate.
Dove è allora la Giustizia fiscale e sociale? Possibile che ancora oggi solo perché una persona vive in una masseria di mille metri quadrati ma vive da solo perché per sua sfortuna la moglie ha preso i figli, i bovini, gli ovini, suini, pollame, cani e gatti compresi e se ne è andata via con l’amante politico agiato si trova a dover pagare migliaia di euro di tassa rifiuti senza produrre ma solo perché possiede quella grande ma insignificante e improduttiva masseria?
Nonostante i mass media e l’Istat informano che una famiglia di quattro persone in Italia non può vivere con meno di 2.500,00= euro al mese, qualcuno si rende conto che le pensioni e gli stipendi sono di gran lunga inferiori al valore effettivo rispetto all’entrata in vigore dell’euro? E i debiti di ciascuno di noi di oltre 20 mila euro ciascuno chi li paga? Chi ha indebitato l’Italia? Non certo lo scrivente, quindi sia lo Stato a ricostruire il valore effettivo del reddito familiare.  
Noi abbiamo avuto il coraggio di organizzare quella manifestazione ed abbiamo anche subito le minacce di chi ha travisato le cose e invece di dare le riposte esaudienti ai cittadini ha mistificato tutto grazie anche alla complicità di qualche associazione amica e politici.
La speranza era che proprio perché parte questa nuova rivoluzione della raccolta rifiuti qualcosa potesse cambiare ma non crediamo che cambierà molto perché quello che interessa in questo momento ai cittadini è pagare di meno e il giusto ma qualcuno fa finta di non capire e di non sentire mentre gli appalti aumentano di valore e si scaricano i costi sempre sui poveri fessi.
Le nostre raccolte di firme? Un’altra storia di mancato riconoscimento della Democrazia e di abuso di potere da parte di questa nuova classe politica che imita il peggio delle vecchie.
Non sappiamo cosa ci aspetta a settembre e non lo diciamo solo noi ma anche i più grandi esponenti politici e governanti nazionali. Di sicuro se si va avanti così l’autunno sarà incandescente e pensiamo che saranno molti i politici e gli amministratori che se la daranno a gambe levate perché la situazione diventerà incontrollabile e quando la fame chiama....
Questa è un’altra nostra azione civile di protesta quindi invitiamo tutti i cittadini a depositare tutti i rogiti notarili di compravendita e le concessioni in sanatoria degli immobili presso la casa comunale in modo che sia il comune a comprare le nostre case e le nostre proprietà, ce le paga e ce le da in comodato d’uso a venti euro al mese di affitto come ha fatto la Provincia BAT con i farmacisti e il loro Ordine. Poiché noi siamo più generosi dei ricchi farmacisti siamo anche disposti a pagare 50 euro al mese di affitto. Io il mio atto nel 2007 l’ho già consegnato, aspetto solo il contratto di comodato d’uso e i soldi del valore della casa.
I nostri amministratori non hanno e non vogliono vedere neanche il sole all’altezza del loro sguardo e stanno dilacerando il tergo di chi indifeso fugge nella mischia della burocrazia tassitaria. Non si può dimenticare che le bestie più feroci non sempre sono le più temibili.
                                                              
 Il Presidente: Vincenzo Santovito

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