Il Settore Politiche del Lavoro,
Formazione Professionale, Pubblica Istruzione ed Ita della Provincia di
Barletta - Andria - Trani ha pubblicato nei giorni scorsi il report
sull’andamento del mercato del lavoro relativo all’anno 2011. I dati di
rilevamento sono forniti dal Sistema Sintesi (Sistema Informativo del Lavoro
della Provincia) ed hanno come campione l’analisi dei dati occupazioni delle
imprese della Bat, suddivisi per qualifica professionale, età e settore di attività.
Il documento presenta un interessante focus sui fabbisogni formativi e
occupazionali, ottenuto con la collaborazione della Confcommercio Bari e Bat.
Secondo i dati Istat, la Provincia di
Barletta - Andria - Trani ha registrato un tasso di disoccupazione pari
all’11,7%, un tasso di occupazione del 45,8% ed un tasso di attività del 42%.
Per quel che concerne gli avviamenti
per qualifica personale, si nota che la maggioranza è rappresentata da
personale non qualificato con il 51,78%; seguono gli artigiani ed operai
specializzati con il 17,72% e le professioni relative a vendite e servizi per
le famiglie con il 12,09%. La distribuzione per età presenta fasce maggiormente
interessate quali quelle comprese tra i 30 ed i 44 anni (valore medio del 13%),
con un picco riferito alla classe dai 45 ai 54 anni (20,62%). La maggioranza
assoluta degli avviamenti è rappresentata dagli uomini nel 70,5%; le donne sono
al 29,5%. Considerando gli avviamenti suddivisi per settore di attività, le
costruzioni rappresentano il 5,8%, l’istruzione il 6,8%, le attività
manifatturiere il 7,9%, le attività di servizio di alloggio e ristorazione
l’8,1%, il commercio ingrosso e dettaglio l’11,6%%. L’agricoltura, silvicoltura
e pesca rappresentano il settore più importante con il 45,3%. Gli avviamenti
per cittadinanza vedono maggiormente rappresentata la Romania con 5.816 unità;
seguono Bulgaria con 728, Albania con 568, Polonia, Ucraina e Marocco sotto i
400. Quanto alla tipologia del rapporto di lavoro, si evince che il ricorso a
forme contrattualistiche di lavoro a tempo determinato e flessibili
rappresentano la maggioranza assoluta, in qualsiasi settore di attività. Gli
avviamenti a tempo determinato sono 82.927, mentre quelli a tempo indeterminato
13.133.
Il valore relativo all’indice di flessibilizzazione
è certamente elevato: si desume pertanto che la modalità di accesso al mercato
del lavoro nella Provincia è basato sulla flessibilità ma anche sulla
precarietà: ogni lavoratore entra ed esce dal mercato diverse volto nell’arco
dell’anno.
L’ANALISI
DEI FABBISOGNI FORMATIVI-OCCUPAZIONALI
La Confcommercio Bari e Bat ha
effettuato un’indagine sui fabbisogni formativi ed occupazionali nel settore
del Commercio, Turismo e Servizi, relativamente a circa 1.100 unità produttive
ricadenti nella Provincia di Barletta - Andria - Trani. Si è poi chiesto alle
imprese quali fossero gli argomenti di maggior interesse. La maggioranza chiede
una formazione rivolta alle tecniche di comunicazione efficace e persuasiva
(27,9%); seguono la comprensione delle esigenze della propria clientela (21,7%)
ed il Visual Merchandising (19,2%). Le formazioni richieste tendono e fanno
emergere palesemente la volontà di attirare e fidelizzare quanti più clienti
possibile ed allo stesso tempo rispondere al meglio alle esigenze degli stessi.
CASSA
INTEGRAZIONE
Nell’anno 2011 le ore di Cassa
Integrazione complessive nel territorio della Bat risultano 56.966.008, in calo
rispetto alle 69.877.675 del 2010. Crescono le Casse Integrazioni in Deroga,
anche in virtù dell’entrata in vigore della Legge n. 2 del 2009, il cui
articolo 19 ha di fatto disciplinato la concessione degli ammortizzatori in
deroga a nuove aziende che fino ad allora non potevano accedere agli
ammortizzatori ordinari.
«I dati sull’andamento del lavoro nella
nostra Provincia riguardano un anno, il 2011, in cui la crisi economica ha probabilmente
raggiunto il suo apice e risentono inevitabilmente di questa situazione - ha
commentato il Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani,
Francesco Ventola -. Eppure, a dispetto di ciò, proprio nel 2011 la nostra
Provincia ha dimostrato una certa vivacità, ottenendo risultati migliori
rispetto al contesto pugliese ed a quello nazionale, con una crescita
abbastanza modesta. La tenuta occupazionale ha mantenuto livelli accettabili,
pur essendo caratterizzata da un forte ricorso alla flessibilità in entrata,
che purtroppo si trasforma in precarietà. L’elevato indice di
flessibilizzazione – prosegue Ventola - dimostra come nel nostro mercato del
lavoro un soggetto disoccupato trovi facilmente occupazione, ma al contempo
perda facilmente lavoro. Con Lecce e Foggia siamo tra le uniche Province in
Puglia che effettuano questa indagine sul mercato del lavoro, definita
“esclusiva nel suo genere” dal Formez. Si tratta di un interessante e
meticoloso focus sui fabbisogni formativi ed occupazionali del nostro
territorio, per il quale ringrazio il Settore Politiche del Lavoro, Formazione
Professionale, Pubblica Istruzione ed Ita della Provincia, sempre attento alle
esigenze lavorative dei nostri cittadini e ad individuare le figure professioni
(anche tra le più particolari) di cui necessitano le imprese del territorio».
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