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venerdì 10 agosto 2012

MARGHERITA DI SAVOIA : Emersanmare”, servizio soccorso sanitario in mare attivo

Riparte per il secondo anno la nuova fase sperimentale del sistema regionale di emergenza e soccorso sanitario in mare “Emersanmare”, nato in sinergia con l’Assessorato regionale alla Sanità. A ribadirlo e a fornire ulteriori spiegazioni su come il progetto sarà articolato, è stato l’assessore alla Protezione civile Fabiano Amati.


“Abbiamo sottoscritto infatti una convenzione con tre associazioni di volontariato di Protezione civile e con la Lega Navale Italiana per l’immediata attivazione della fase sperimentale di quest’anno, che durerà fino alla fine del mese di settembre e che potrà contare su 13 diversi presidi in altrettanti comuni pugliesi e su tre idroambulanze e dieci idromoto, tutte munite di attrezzatura per il soccorso sanitario a bordo. Il nostro obiettivo è quello di far diventare Emersanmare un servizio ordinario e costante in mare ma per riuscire a far questo, abbiamo la necessità di mettere prima a punto la macchina organizzativa delle segnalazioni e dei soccorsi, nonché di raccordare tutti i soggetti interessati, dagli operatori di Protezione civile e del 118 alle autorità marittime”.
Sono circa 60 i volontari formati e costantemente aggiornati sul soccorso sanitario in mare; da oggi ed entro i prossimi due giorni, saranno attivate ben 13 postazioni Emersanmare, operative dalle ore 9.00 alle ore 19.00, nei comuni di Isole Tremiti – San Domino, Lesina Marina, Rodi Garganico, Margherita di Savoia, Bisceglie, Giovinazzo, Bari, Polignano a Mare, Monopoli, Fasano – Savelletri, Otranto, Porto Cesareo e Castellaneta Marina.
L’individuazione e la localizzazione dei presidi è stata stabilita in base ad una serie di condizioni afferenti alla presenza territoriale delle Associazioni e dei relativi operatori specificamente formati per la gestione dei mezzi, alla possibilità di ospitare a titolo gratuito le squadre di operatori, e all’esigenza di attivare la sperimentazione integrata per lunghi tratti di costa che abbiano postazioni tra loro vicine, cercando al contempo di testare la continuità di un servizio costiero con l’esigenza di attivare la sperimentazione anche nell’area del Salento, dove l’anno scorso, nonostante  le 11 postazioni attivate, non era stato possibile svolgere le attività di Emersanmare.

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