Per la
ripresa delle attività didattiche, s'invia di seguito il messaggio augurale del
Sindaco di Barletta, Nicola Maffei.
“Augurare
un buon inizio delle lezioni non significa voler dolosamente eludere
l'entità dei problemi che incombono sulla scuola, anzi. È la consapevolezza
della difficoltà da superare che induce il sottoscritto, ieri professore, oggi
sindaco, a suggerire il forte impegno collettivo e maggiore ottimismo,
prescindendo provocatoriamente dagli echi di quanto accade.
Accorpamenti,
organici di docenti e collaboratori sottoposti a tagli, risorse al minimo
storico generano frustrazioni e inadeguatezza, per tacere sugli spazi limitati.
Non
è il periodo migliore per la scuola italiana: occorre lavorare con
sacrificio, restituendo autorevolezza alla formazione ed entusiasmo nei
ragazzi, che percepiscono questo perdurante clima d'incertezza come
l'anticamera di un inserimento aleatorio nel tessuto lavorativo.
A
loro - ai giovani - suggerisco di non risparmiare energie per sovvertire
questa situazione e compiere il proprio dovere, perché senza un ricambio
generazionale istruito e maturo, il domani non potrà essere certo migliore.
Privarsi di basi significa attentare alla stabilità del futuro.
A
tutti i docenti, in ragione di questo, chiedo di moltiplicare la
dedizione affinché gli studenti progrediscano sì intellettualmente, ma anche
sul piano dell'autostima e della fiducia, perché credere nel proprio avvenire
non sia illusorio. Aver voglia di vivere e d'investire sulle energie
individuali, imparando a valicare i primi ostacoli dell'esistenza, è anch'esso
un percorso di valore formativo, da consolidare privilegiando il dialogo a
volte impervio tra adulti ed adolescenti.
L'invito
a mantenere alta l'attenzione verso le necessità della scuola indirizzo infine
alle istituzioni, chiamate ad un lavoro oggettivamente ingrato per
l'austerità imposta dalla congiuntura economica che origina insufficienza di
mezzi per soddisfare appieno le attese.
Il
“buon anno scolastico”, inteso come vana formula magica, sappiamo non esistere:
prevalga la lucida certezza che il miglior auspicio è la disponibilità
di tutte le figure della scuola ad incidere sul cambiamento, che può nascere
solo superando le avversità odierne ed operando con giudizio per consegnare al
futuro generazioni competitive nella impari sfida alla disoccupazione.”
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