Il sagrato della Cattedrale di San Sabino di
Canosa di Puglia farà da cornice sabato 15 settembre alle ore 21,00 alla messa in scena dello spettacolo “SANTA DELLE PERSEGUITATE”, tratto dagli
scritti di Santa Scorese, una
giovane donna uccisa da uno stalker a 23 anni (dopo tre anni di molestie e
pedinamenti), che raccontò in un diario i suoi drammi, i suoi tormenti e la sua
profonda fede.
L’evento, organizzato dalla dott.ssa Annalisa Iacobone, coordinatrice nazionale del Movimento Internazionale anti-stalking, anti-pedofilia e pari opportunità, e l’avv. Michele D’Ambra, responsabile per la Provincia BAT, in collaborazione con l’Assessore alle politiche sociali della Provincia BAT, dott.ssa Carmelinda Lombardi, sarà preceduto dalla conferenza stampa che si terrà alle ore 18,00 a Canosa di Puglia c/o la sede de “LA TERRA DEL SOLE” in via Andrea Doria angolo Via Pier Capponi n. 12/14.
L’evento, organizzato dalla dott.ssa Annalisa Iacobone, coordinatrice nazionale del Movimento Internazionale anti-stalking, anti-pedofilia e pari opportunità, e l’avv. Michele D’Ambra, responsabile per la Provincia BAT, in collaborazione con l’Assessore alle politiche sociali della Provincia BAT, dott.ssa Carmelinda Lombardi, sarà preceduto dalla conferenza stampa che si terrà alle ore 18,00 a Canosa di Puglia c/o la sede de “LA TERRA DEL SOLE” in via Andrea Doria angolo Via Pier Capponi n. 12/14.
Alla
conferenza, di cui sarà relatrice la giornalista Claudia Vitrani, prenderanno
parte il Presidente della Provincia BAT,
Francesco Ventola, e l’Assessore
Carmen Lombardi, che spiegheranno quali attività la nuova Provincia intende
promuovere per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere, Rosamaria Scorese, sorella di Santa,
che porterà la testimonianza dei tre anni di violenze e persecuzioni che la
famiglia ha vissuto, Alfredo Traversa,
regista dell’opera, e i rappresentanti
del Movimento anti-stalking, che affronteranno la scottante tematica dello
stalking e si faranno portavoce della necessità di promuovere attività sociali
volte alla sensibilizzazione della cittadinanza rispetto a questi fenomeni.
Alle ore 21,00,
poi, l’opera in palcoscenico, messa in scena dalla compagnia “Il Teatro della Fede”, scritta e
diretta dal regista Alfredo Traversa
racconterà il dramma di Santa, che si consuma agli inizi degli anni ’90, nella
cittadina di Palo del Colle, a pochi chilometri da Bari.
Santa è una ragazza semplice, una vita normale la sua, profondamente segnata da una vocazione religiosa che la condurrà a vivere una serie di esperienze di fede e ad impegnarsi nel volontariato cattolico. Conoscerà il suo assassino proprio in uno dei tanti incontri spirituali, a Bari. Si tratta di un giovane dal temperamento equivoco che inizierà a perseguitarla, pedinandola, infastidendola, cercando anche di violentarla. Il padre di Santa, un poliziotto, denuncia più volte gli episodi, ma senza alcun esito. Le molestie durano per tre anni senza che nessuno potesse intervenire: a quei tempi, non era previsto il reato di stalking. Santa Scorese morì accoltellata per mano del suo stalker il 16 marzo 1991, sotto casa sua, sotto gli occhi del papà, che Traversa indica come il simbolo dell’impotenza, costretto dalla legge e dallo Stato a non intervenire, a non poter far nulla ma che in un atroce gioco di eventi, arresterà la mano dell’assassino di sua figlia.
Santa è una ragazza semplice, una vita normale la sua, profondamente segnata da una vocazione religiosa che la condurrà a vivere una serie di esperienze di fede e ad impegnarsi nel volontariato cattolico. Conoscerà il suo assassino proprio in uno dei tanti incontri spirituali, a Bari. Si tratta di un giovane dal temperamento equivoco che inizierà a perseguitarla, pedinandola, infastidendola, cercando anche di violentarla. Il padre di Santa, un poliziotto, denuncia più volte gli episodi, ma senza alcun esito. Le molestie durano per tre anni senza che nessuno potesse intervenire: a quei tempi, non era previsto il reato di stalking. Santa Scorese morì accoltellata per mano del suo stalker il 16 marzo 1991, sotto casa sua, sotto gli occhi del papà, che Traversa indica come il simbolo dell’impotenza, costretto dalla legge e dallo Stato a non intervenire, a non poter far nulla ma che in un atroce gioco di eventi, arresterà la mano dell’assassino di sua figlia.
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