Fiocco
verde per la Puglia: questa estate è nata una nuova area protetta, il SIC
“Valloni di Spinazzola”, che andrà a incrementare la rete NATURA
2000.
Simbolo di
questa nuova area protetta è la Salamandrina terdigitata, un piccolo
anfibio endemico dell’Italia meridionale e di elevatissimo interesse
conservazionistico. Il Presidente del WWF Puglia Leonardo Lorusso annuncia con
grande soddisfazione il risultato della sinergia di associazioni ambientaliste
ed enti pubblici: “I soci del WWF, in
collaborazione con gli esperti della Societas Herpetologica Italica hanno
studiato un autentico scrigno di biodiversità, nel comune di Spinazzola, ai
confini con la Basilicata. La cosa più straordinaria è che si è attivato un
processo bottom-up: i cittadini hanno segnalato, circostanziando con
scientificità i luoghi meritevoli di tutela. La Regione Puglia ha validato e
avviato l’iter di istituzione di un nuovo sito di interesse
comunitario”.
È bene
evidenziare come il tutto sia stato realizzato in brevissimo tempo (le missive
del WWF e dell’SHI risalgono al dicembre 2011), grazie alla tempestività di
tutti, per la conservazione del patrimonio naturalistico.
Desideriamo
ringraziare, in particolare, tutti i volontari che garantiscono quotidianamente
la salvaguardia di questo autentico paradiso pugliese, nonché l’Assessore alla
Qualità del Territorio prof.ssa Angela Barbanente e la Dirigente dell’Ufficio
Parchi e RR.NN. della Regione Puglia Ing. Francesca Pace per aver
tempestivamente avviato il procedimento di istituzione del
SIC.
“Nella provincia di Barletta – Andria –
Trani ci sono anche zone costiere
di elevato pregio ambientale, frequentate dalla fauna migratoria e
caratterizzate dalla notevole biodiversità – ricorda Mauro Sasso, Vice
Presidente del WWF Puglia. Occorre
iniziare la stessa procedura seguita per il SIC “Valloni di Spinazzola” affinché
le bellezze delle zone umide di Pantano Ripalta a Bisceglie e Boccadoro
Ariscianne a Trani siano tutelate e protette. A tale scopo stiamo intensificando
i contatti con le istituzioni e le comunità locali”.
WWF
PUGLIA
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