Il Governo Monti attraverso
la Speding Review (misure concernenti la revisione della spesa pubblica
italiana) ha individuato due criteri fondamentali affinché le province non
vengano accorpate: - La popolazione residente non deve essere inferiore
a 350 mila abitanti; - L’estensione territoriale della
provincia non deve essere inferiore a 2500 km quadrati.
Le Regione, in base alla proposta
ricevuta dal CAL, dovrà inviare un’altra proposta di riordino al governo
italiano entro il 24 ottobre.
Il governo, nel rispetto della
proposta effettuata dalla Regione (proposta che deve rispettare i criteri già
indicati) adotterà un atto governativo d’attuazione del riordino delle
province. Se al governo non perverrà la proposta di riordino della
Regione, sarà la conferenza unificata (composta da rappresentanti del governo,
delle Regioni e degli Enti Locali) a stabilire l’accorpamento (la BAT con
FOGGIA).
Se una Regione non si è adeguata
alle norme Roma deciderà come da decreto.
TUTTO IL RESTO E’ PROPAGANDA.
ECCO PERCHE’ GLI INTERVENTI
AVREBBERO DOVUTO ESSERCI IN SEDE GOVERNATIVA PER OTTENERE LA LEGITTIMAZIONE A
FORMULARE PROPOSTE DI DIVERSA NATURA MA DI QUESTO NESSUNO NE PARLA E SAPPIAMO IL
PERCHE’.
QUALORA QUELL'AZIONE CONGIUNTA,
FORTE E POLITICA DEI RAPPRESENTANTI DEL TERRITORIO CI FOSSE STATA, ALLORA SI
SAREBBE POTUTA OTTENERE QUELLA DEROGA INDISPENSABILE PER AVANZARE LA PROPOSTA
TANTO CALDEGGIATA DI REALIZZARE UN DIVERSO RIORDINO TERRITORIALE CON LA NATURALE
DESTINAZIONE DELLA CITTA' DI ANDRIA QUALE CAPOLUOGO UNICO
POSSEDENDONE TUTTI I REQUISITI ED ESSENDO L'UNICA CITTA' A POSSEDERLI.
INVECE NULLA DI TUTTO CIO' E
ANCORA UNA DOPPIA BEFFA PER ANDRIA.
Nessun commento:
Posta un commento