Se qualcuno pensava che gli incivili potessero avere la meglio anche sulle
pietre e farla franca si sbaglia di grosso perché le pietre, al contrario di
molti esseri umani distratti, indifferenti, complici, omertosi e stolti,
parlano e fanno la storia.
Accade in una periferia
cittadina anche se siamo nel centro abitato dove tutti passano, vedono e fanno
anche ciò che non devono fare, compresi i loro bisogni personali, sotto gli
occhi di residenti e passanti.
A lei, la grande e imponente pietra non sfugge
nulla. Lei guarda, osserva, si indigna, scruta, conserva, memorizza, assorbe ma
non si arrende e con quel modo gentile e con il rispetto che noi esseri umani
abbiamo da tempo dimenticato scrive su se stessa: “non sono una discarica”,
quindi smettetela di rovesciarmi addosso i rifiuti del vostro benessere e tutto
quello che vi capiti tra le mani.
Lei, la pietra, non chiede rispetto solo per se
stessa ma per la natura che la circonda. Lei, la pietra sembra dare una lezione
sonora a persone in mancanza di intelletto e di alto senso di civiltà che non
riescono neanche a tenere puliti i propri poderi e che non disdegnano di
spargere in giro di tutto, compresi i propri escrementi.
A proposito, se qualcun quella pietra l’ha già
vista e tanti l’hanno vista; se qualcuno passa da quel luogo e dovesse
ricordarsi di fare il proprio dovere civico, trattasi di semplici cittadini o
di coloro che hanno il compito di pulire, non facciano finta di niente. Lei, la
pietra, li osserva, li giudica e se fosse capace di alzarsi da sola, con un
grande balzo in avanti salterebbe addosso agli indifferenti scuotendoli con
vigore, senza avere bisogno di parlare perché il suo silenzio dice tutto.
Venite a vederla, è uno spettacolo. In Via
Spallanzani, ad Andria. Rimarrete impietriti e ascolterete personalmente il suo
appello che, ringraziando, dice: “venite a pulirmi”.
Il Presidente: Vincenzo Santovito
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