Infatti è nella Città della Disfida che il 31
agosto u.s. si è costituita l’associazione nazionale “M.G.A.”, acronimo di “Mobilitazione
Generale degli Avvocati”, su iniziativa dell’Avv. Cosimo D. MATTEUCCI dell’Ordine
degli Avvocati di Trani, che ne è il fondatore e presidente.
L’associazione è l’evoluzione del movimento forense M.G.A. nato in
internet (facebook) circa un anno fa, guarda caso il 13 febbraio, e sta conoscendo un’enorme diffusione su scala nazionale, dimostrando una straordinaria capacità di
penetrazione capillare nel tessuto forense: ad oggi infatti si registrano oltre
10.000 iscritti, organizzati su base territoriale con referenti presso i vari C.O.A.
(Consigli dell’Ordine degli Avvocati) e referenti regionali.
M.G.A., denuncia il grave dissesto interno in cui attualmente sta
languendo la categoria professionale ed fallimento della rappresentanza forense
nazionale nei rapporti con le Istituzioni dello Stato.
Sul punto il presidente nazionale, Avv. Cosimo D. MATTEUCCI, è lapidario:
“a parte la stagnazione dei mercati e congiuntura
economica particolarmente sfavorevole, quello che gli avvocati italiani stanno oggi
soffrendo, sono le conseguenze nefaste e distorcenti del fallimento della
nostra rappresentanza politica ed istituzionale, del tutto incapace non solo di
incidere positivamente sulle dinamiche politico-legislative, ma anche solo di
schermare la categoria dagli attacchi del legislatore e dagli attacchi dei
poteri forti dell’economia, della grande industria, delle banche, della finanza
e delle assicurazioni.
Uno degli errori principali delle
istituzioni forensi è stato negare l’esistenza di quello che è il vero problema
della categoria, che è interno prima di essere esterno.
L’errore
è stato il non voler riconoscere che l’avvocatura, oggi, è marcia, incancrenita
com’è dai conflitti di interesse, dalle truffe, dalle opacità del sistema di
assegnazione degli incarichi giudiziari, dalle scorrettezze deontologiche, dal
mercimonio, dal lassismo degli stessi avvocati e delle loro costanti ed
umilianti genuflessioni dinanzi ai giudici e finanche ai cancellieri e agli
ufficiali giudiziari.
Queste
patologie hanno corroso ogni forma di credibilità della categoria professionale
ed alimentato la già grave disistima dell’opinione pubblica, segnando ab
origine il fallimento di ogni iniziativa politico-forense.
L’aggravante è che, in questa
situazione di crisi generalizzata della categoria, le oligarchie forensi hanno
intravisto l’imperdibile occasione di realizzare uno dei loro principali
obiettivi, e cioè quello di liberare fette di mercato a proprio ed esclusivo
appannaggio, sopprimendo i giovani avvocati e gli avvocati portatori di redditi
bassi e medio bassi mediante l’utilizzo della falce economica, reddituale e
previdenziale, ben consapevoli che soli i più abbienti ed ammanicati riusciranno a superare gli
ostacoli censuari progressivamente eretti.
I
problemi sono quindi principalmente interni, tra conflitti inter-generazionali
ed inter-reddituali e bieche politiche di selezione censuaria della categoria che
hanno lacerato il tessuto connettivo dell’Avvocatura italiana e che devono
essere necessariamente affrontati e radicalmente risolti, proprio al fine di ben
avviare, su solide fondamenta, l’ormai indefettibile opera di ricostruzione
della categoria.
Naturalmente
questa operazione non potrà essere utilmente avviata se non con la preventiva censura
e conseguente espulsione di tutti quei rappresentanti nazionali e locali che
questo problema non hanno mai voluto affrontare”.
Questi sono i temi fondamentali di
cui M.G.A. si farà portatrice al XXXI Congresso Nazionale Forense che si terrà
a Bari dal 22 al 24 novembre 2012 ove, con i nostri delegati, sosterremo il
rinnovamento della rappresentanza forense e l’abbattimento di ogni tentativo di conservazione dell'attuale
establishment forense.
E’ dalla risoluzione radicale dei
problemi interni che deve ripartire la ricostruzione della categoria con la
promozione di ogni iniziativa e di ogni politica forense che consenta
all’avvocatura di riappropriarsi del proprio ruolo naturale di avanguardia
delle professioni intellettuali, del proprio ruolo socio-economico e di
orientamento etico e del proprio ruolo essenziale di difensore dei diritti, in
ogni situazione sociale in cui gli stessi siano stati violatati, coerentemente
con l’inviolabilità della difesa tecnica, sancita dall’art. 24 della Carta
Costituzionale”.
Di particolare significato sono infine le modalità di iscrizione
all’associazione.
“Per l’anno 2012” - conclude
l’Avv. MATTEUCCI “la quota associativa è stabilita in Euro 20,00 da versarsi ad un
qualsiasi ente e/o istituzione di assistenza e/o beneficenza. La scansione
della ricevuta del versamento (dalla quale dovranno risultare i propri dati
identificativi) dovrà essere inviata al seguente indirizzo di posta
elettronica: mga.iscrizione2012@gmail.com La procedura
di iscrizione si concluderà con il ricevimento di una mail di conferma
dell’avvenuto recapito a seguito della quale, la stessa ricevuta di versamento
sarà da considerarsi, a tutti gli effetti, tesserino di iscrizione ad M.G.A”.
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