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lunedì 22 ottobre 2012

BISCEGLIE : Chiuso il Centro dialisi, licenziati sette lavoratori

Procedura di licenziamento collettivo di 7 lavoratori (ovvero di un medico responsabile, un medico aiuto, tre medici assistenti e un ausiliario) considerati in esubero col rischio di chiusura del Centro dialisi di Bisceglie. Un’altra vertenza di lavoro nel territorio biscegliese, che stava passando in sordina, è venuta alla luce nel consiglio comunale con un ordine del giorno presentato dalle forze politiche di minoranza Pd, Sel e Pdci. In sostanza la società «Città di Bari Hospital spa» di Modugno, avente strutture sanitarie accreditate dalla Regione Puglia, dal 1° agosto scorso ha avviato la procedura di licenziamento collettivo per riduzione di personale giustificata dalla diminuzione del tetto di spesa regionale nella sanità, e che prevede in varie strutture il licenziamento complessivo di n. 338 lavoratori dipendenti, nell’ambito di una prospettata riorganizzazione aziendale. Gli esuberi del personale riguardano anche il Centro Dialisi esistente a Bisceglie che, a tutt’oggi, con i suoi 32 lavoratori fornisce un servizio indispensabile di dialisi ad 86 pazienti, per la maggior parte cittadini biscegliesi.

L’entità e la qualità di detti esuberi comporterebbero la chiusura del Centro Dialisi, un grave disagio non solo per i pazienti che non potrebbero essere assistiti da analoghe strutture pubbliche del territorio, ma anche per il personale in esubero, che sarebbe licenziato e per il personale non in esubero, che sarebbe presumibilmente costretto alla mobilità interna verso sedi più lontane. Inoltre in tale sventurato caso gli 86 pazienti sarebbero obbligati a recarsi presso altre strutture sanitarie di dialisi più distanti, gestite dalla stessa CBH, con evidenti pericoli per la loro incolumità, solo che si pensi alle gravi conseguenze di possibili contrattempi nel raggiungimento di altri e più distanti centri di dialisi. Il consiglio comunale, nel provvedimento approvato solo da 15 consiglieri presenti, ha ricordato che già alcuni anni fa furono messi in atto analoghi tentativi di chiudere il Centro Dialisi di Bisceglie da parte del datore di lavoro e che quel tentativo fu scongiurato dall’azione dell’Amministrazione comunale. Nell’ordine del giorno si è evidenziato che “la chiusura del Centro Dialisi di Bisceglie comporterebbe una lesione del diritto costituzionale alla salute, non solo per i pericoli d’incolumità che gli 86 pazienti di Bisceglie non potrebbero non correre, ma anche per il diritto degli ammalati di scegliere gli operatori e le strutture sanitarie dove sottoporsi alle necessarie cure mediche” e si è espressa «la netta contrarietà alla chiusura del Centro Dialisi di Bisceglie, invitando la CBH a revocare o sospendere la procedura intrapresa di licenziamento collettivo e ad assicurare la propria fattiva solidarietà agli 86 pazienti ed ai lavoratori della struttura di Bisceglie, così come agli altri pazienti e lavoratori delle altre strutture sanitarie della CBH, ribadendo che la professionalità dei lavoratori interessati, acquisita in tanti anni di lavoro, merita di essere salvaguardata, anche nell’interesse dei pazienti stessi».

In estate sulla vertenza il Prefetto di Bari ha sollecitato un incontro tra le parti stesse ed i rappresentanti istituzionali della Regione Puglia, considerando il grave impatto sociale, per addivenire ad una soluzione. Il 10 settembre scorso è stata concordata tra le parti interessate, sebbene non revocata, la sospensione della procedura di licenziamento collettivo avviata.


 
di LUCA DE CEGLIA 
Fonte : Gazzetta del Mezzogiorno

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