A capo del gruppo - secondo gli investigatori - c'erano due cerignolani, che si occupavano di fornire le sostanze stupefacenti, in un caso anche di cocaina.
Le 16 persone arrestate oggi dalla polizia a Canosa di Puglia, nel nord barese, erano - secondo la polizia - la 'New generation' degli spacciatori di droga perché avevano preso il posto di un gruppo criminale smantellato nel dicembre 2010. Durante l'operazione compiuta da uomini del commissariato locale e della squadra mobile della questura di Bari sono stati sequestrati oltre un chilo e mezzo di sostanze stupefacenti, fra hashish e marijuana. Tre persone sono indagate a piede libero.
Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di detenzione di sostanze stupefacenti e di armi, di minacce e favoreggiamento. "Non si tratta di una associazione a delinquere vera e propria ma di un gruppo di persone, alcune incensurate e alcune con vari precedenti penali, ben organizzato nello spaccio di droga fra Canosa e Cerignola" ha spiegato il procuratore aggiunto di Trani Francesco Giannella.Gli arresti sono stati eseguiti all'alba di oggi da un centinaio di agenti in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare a carico di 15 indagati, emesse dal gip su richiesta del pm Antonio Savasta. Ai domiciliari è finita l'unica donna del gruppo, A.S., canosina di 31 anni. Un 20enne, invece, è stato arrestato in flagranza di reato: D.L.L., trovato intento a nascondere la droga sequestrata questa mattina.
A capo del gruppo - secondo gli investigatori - c'erano due cerignolani, che si occupavano di fornire le sostanze stupefacenti, in un caso anche cocaina. Si tratta di M.R., di 48 anni, e di P.P., di 36. Le indagini che hanno portato agli arresti sono durate circa quattro mesi ma il primo spunto investigativo è del gennaio 2010, all'indomani della scomparsa di Sabino D'Ambra, ritenuto vittima della lupara bianca.
All'epoca fu trovato dagli investigatori un biglietto anonimo che incolpava di quella scomparsa due pregiudicati: C.C., 30enne arrestato oggi e C.S., 31enne, ammanettato nel dicembre 2010, entrambi di Canosa di Puglia. Nello scritto si lasciava intendere che D'Ambra aveva portato all'arresto di C.A., un altro pregiudicato.
Negli ultimi quattro mesi le indagini si sono concentrate sulle persone arrestate oggi. Tra queste c'é un tipografo di 47 anni, accusato di favoreggiamento, che per conto della polizia fu incaricato di preparare il tabellone con nomi e volti degli arrestati nell'operazione del dicembre 2010. Conoscendo alcuni di loro, fra cui C.D.C., lo avvertì consentendogli di fuggire e di affidare, prima di essere arrestato, il compito di recuperare soldi e droga, anche in modo violento, a M.M., 40enne arrestato oggi.
Fonte : Foggia Today
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