La delicata gestione dello sfruttamento delle risorse di pesca, in
particolare dei molluschi bivalvi, porterà, finalmente, ad uno storico
accordo tra le marinerie di Barletta e Margherita di Savoia. Grazie
all’intesa, si potrà costituire un unico Consorzio preposto alla tutela
della risorsa della vongola che utilizzerà lo strumento
dell’autogestione su base territoriale.
Il raggiungimento di questo importante risultato è stato reso possibile grazie anche all’intervento del presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli e dell’assessore alle Risorse del Mare, Francesco Caputo a capo del Laboratorio di Biotecnologie Marine della Provincia di Bari, istituto scientifico di riferimento per molte marinerie pugliesi.
A supporto di questo intervento, il Laboratorio di Biotecnologie Marine dell’ente provinciale di Bari sosterrà scientificamente le iniziative del ricostituendo Consorzio al fine di proteggere e valorizzare i prodotti della pesca e salvaguardando il reddito delle imprese aderenti.
A livello nazionale, la pesca delle vongole è regolamentata in modo che in ogni Compartimento Marittimo operi un Consorzio di Gestione della pesca ai Molluschi Bivalvi.
I Consorzi, attraverso una gestione della pesca, programmano attività (minori quantitativi massimi pescabili, aumento del periodo di fermo, maggiore selettività degli attrezzi, ecc.), finalizzate ad evitare un eccessivo sfruttamento della risorsa vongole, pur garantendo il reddito dei pescatori. Nel raggiungimento di questo delicato equilibrio, i Consorzi vengono supportati da un Istituto Scientifico di riferimento, riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
Con l’entrata in vigore del D.P.R. n. 37 del 13 febbraio 2012, l’Ufficio Circondariale Marittimo di Barletta è stato elevato a Capitaneria di Porto con conseguente modifica dei limiti territoriali dei Circondari marittimi, in particolare nell’ambito di questa nuova Capitaneria di Porto rientrano le marinerie di Barletta e Margherita di Savoia, precedentemente ricomprese in due diversi compartimenti marittimi.
Fino ad oggi, in mancanza di un Consorzio rappresentativo di tutte le imbarcazioni, la Capitaneria di Porto osservava un’ordinanza che di fatto permetteva la pesca su tutto il territorio con il massimo delle possibilità di cattura consentite dalla legge, vanificando i sacrifici dei vongolari locali che da anni perseguivano virtuosamente la finalità della conservazione del potenziale riproduttivo dello stock, imponendosi forti limitazioni, con quantitativi inferiori di 2/3 rispetto a quelli previsti per legge.
Questa delicata situazione, portata a conoscenza da parte di alcuni pescatori particolarmente sensibili, ha indotto l’ assessore alle Risorse del Mare della Provincia BAT, Tonia Spina, ad indire un tavolo tecnico con la partecipazione di operatori ed associazioni di pesca coadiuvati dal supporto scientifico del Laboratorio di Biotecnologie Marine della Provincia di Bari.
Lunedì 22 ottobre l’Assessore alle Attività Produttive ed alle Risorse Marine della Provincia di Barletta – Andria – Trani, Antonia Spina, ha incontrato in Provincia i rappresentanti delle imprese relative alle imbarcazioni della marineria di Margherita di Savoia e del Consorzio Gestione Molluschi “La Disfida di Barletta”.
Dalla riunione è emersa una forte sintonia tra le parti intervenute, che ha indotto le imprese relative alle imbarcazioni della marineria di Margherita ad aderire al Co.Ge.Mo. “La Disfida di Barletta”, presieduta da Ruggiero Napolitano. L’impegno sottoscritto vedrà le due marinerie operare nel proprio territorio con una gestione separata dello sforzo di pesca. Entrambe hanno inoltre richiesto, con le finalità della protezione della risorsa limitata, la rapida emanazione di una nuova ordinanza della competente Capitaneria di Porto, che riduca drasticamente i quantitativi massimi pescabili (approssimativamente 20 sacchi barca/giorno di vongole per l’area costiera di Barletta e 30 per l’area di Margherita).
A supporto di tale iniziativa il laboratorio di Biotecnologie Marine della Provincia di Bari, in qualità di Istituto Scientifico di riferimento, sosterrà scientificamente le iniziative del ricostituendo Consorzio, sempre con le finalità di proteggere e valorizzare i prodotti della pesca e salvaguardando il reddito delle imprese aderenti.
«Grazie anche alla collaborazione con l’Assessore alle Risorse Marine della Provincia di Bari Francesco Caputo, abbiamo raggiunto un risultato insperato tra due capitanerie spesso distanti tra loro – ha affermato l’Assessore alle Attività Produttive e Risorse Marine della Provincia di Barletta – Andria – Trani Antonia Spina -. L’equilibrio finalmente raggiunto riesce a salvaguardare al contempo le risorse naturali e gli aspetti commerciali di due realtà finalmente pronte a collaborare. Abbandonata finalmente la logica del campanilismo – ha poi concluso l’Assessore Spina -, le marinerie si sono strette di fronte all’opportunità di fare sistema offerta dalla Provincia, che ha riscosso in queste ore il gradimento del Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali».
Fonte : Quotidiano italiano
Il raggiungimento di questo importante risultato è stato reso possibile grazie anche all’intervento del presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli e dell’assessore alle Risorse del Mare, Francesco Caputo a capo del Laboratorio di Biotecnologie Marine della Provincia di Bari, istituto scientifico di riferimento per molte marinerie pugliesi.
A supporto di questo intervento, il Laboratorio di Biotecnologie Marine dell’ente provinciale di Bari sosterrà scientificamente le iniziative del ricostituendo Consorzio al fine di proteggere e valorizzare i prodotti della pesca e salvaguardando il reddito delle imprese aderenti.
A livello nazionale, la pesca delle vongole è regolamentata in modo che in ogni Compartimento Marittimo operi un Consorzio di Gestione della pesca ai Molluschi Bivalvi.
I Consorzi, attraverso una gestione della pesca, programmano attività (minori quantitativi massimi pescabili, aumento del periodo di fermo, maggiore selettività degli attrezzi, ecc.), finalizzate ad evitare un eccessivo sfruttamento della risorsa vongole, pur garantendo il reddito dei pescatori. Nel raggiungimento di questo delicato equilibrio, i Consorzi vengono supportati da un Istituto Scientifico di riferimento, riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
Con l’entrata in vigore del D.P.R. n. 37 del 13 febbraio 2012, l’Ufficio Circondariale Marittimo di Barletta è stato elevato a Capitaneria di Porto con conseguente modifica dei limiti territoriali dei Circondari marittimi, in particolare nell’ambito di questa nuova Capitaneria di Porto rientrano le marinerie di Barletta e Margherita di Savoia, precedentemente ricomprese in due diversi compartimenti marittimi.
Fino ad oggi, in mancanza di un Consorzio rappresentativo di tutte le imbarcazioni, la Capitaneria di Porto osservava un’ordinanza che di fatto permetteva la pesca su tutto il territorio con il massimo delle possibilità di cattura consentite dalla legge, vanificando i sacrifici dei vongolari locali che da anni perseguivano virtuosamente la finalità della conservazione del potenziale riproduttivo dello stock, imponendosi forti limitazioni, con quantitativi inferiori di 2/3 rispetto a quelli previsti per legge.
Questa delicata situazione, portata a conoscenza da parte di alcuni pescatori particolarmente sensibili, ha indotto l’ assessore alle Risorse del Mare della Provincia BAT, Tonia Spina, ad indire un tavolo tecnico con la partecipazione di operatori ed associazioni di pesca coadiuvati dal supporto scientifico del Laboratorio di Biotecnologie Marine della Provincia di Bari.
Lunedì 22 ottobre l’Assessore alle Attività Produttive ed alle Risorse Marine della Provincia di Barletta – Andria – Trani, Antonia Spina, ha incontrato in Provincia i rappresentanti delle imprese relative alle imbarcazioni della marineria di Margherita di Savoia e del Consorzio Gestione Molluschi “La Disfida di Barletta”.
Dalla riunione è emersa una forte sintonia tra le parti intervenute, che ha indotto le imprese relative alle imbarcazioni della marineria di Margherita ad aderire al Co.Ge.Mo. “La Disfida di Barletta”, presieduta da Ruggiero Napolitano. L’impegno sottoscritto vedrà le due marinerie operare nel proprio territorio con una gestione separata dello sforzo di pesca. Entrambe hanno inoltre richiesto, con le finalità della protezione della risorsa limitata, la rapida emanazione di una nuova ordinanza della competente Capitaneria di Porto, che riduca drasticamente i quantitativi massimi pescabili (approssimativamente 20 sacchi barca/giorno di vongole per l’area costiera di Barletta e 30 per l’area di Margherita).
A supporto di tale iniziativa il laboratorio di Biotecnologie Marine della Provincia di Bari, in qualità di Istituto Scientifico di riferimento, sosterrà scientificamente le iniziative del ricostituendo Consorzio, sempre con le finalità di proteggere e valorizzare i prodotti della pesca e salvaguardando il reddito delle imprese aderenti.
«Grazie anche alla collaborazione con l’Assessore alle Risorse Marine della Provincia di Bari Francesco Caputo, abbiamo raggiunto un risultato insperato tra due capitanerie spesso distanti tra loro – ha affermato l’Assessore alle Attività Produttive e Risorse Marine della Provincia di Barletta – Andria – Trani Antonia Spina -. L’equilibrio finalmente raggiunto riesce a salvaguardare al contempo le risorse naturali e gli aspetti commerciali di due realtà finalmente pronte a collaborare. Abbandonata finalmente la logica del campanilismo – ha poi concluso l’Assessore Spina -, le marinerie si sono strette di fronte all’opportunità di fare sistema offerta dalla Provincia, che ha riscosso in queste ore il gradimento del Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali».
Fonte : Quotidiano italiano
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