"Non
si può sottacere a quanto denunciato all’interno del servizio che
“Striscia la notizia” ha voluto dedicare al turismo dentale".
Domenico
Briguglio, odontoiatra tranese, non ci sta alle denunce mosse in alcune
puntate del noto programma Mediaset sulle differenze che vi sono nella
cura del dente tra Italia e Croazia.
"Certamente
un grave danno all’immagine, alla professionalità e all’affidabilità
che si sono creati tantissimi medici odontoiatri italiani – commenta
Briguglio. Di cattivo gusto è il raffronto tra quanto si spende in
Croazia e quanto si spende in Italia. E’ lo specchio della realtà perché
è quanto si evidenzia da tempo. Non c’è da spaventarsi perché l’unica
cruda verità che quel servizio sbatte in faccia agli italiani non è
altro che la fotografia di una Nazione che conoscono bene: un’Italia
costosissima e che si conferma con la più alta pressione fiscale
d’Europa e non solo. I costi di gestione dei nostri studi rispetto a
quelli croati o di altre nazioni risultano, carte alla mano, di gran
lunga superiori. Basti pensare – prosegue il medico odontoiatra – che
stando ai dati forniti dall’Agenzia delle Entrate, circa il 66 % dei
nostri guadagni è dato dalla spesa alla quale siamo sottoposti
(sicurezza dei lavoratori, impianti che rispettino le vigenti norme
europee, certificati di congruità delle protesi, autorizzazione
all’esercizio, privacy, antincendio, gestione dei rifiuti e tanto altro
ancora). Secondo voi, in Croazia, sono soggetti a così larghe spese? La
risposta è “no”! Va, inoltre, detto e rimarcato che il fenomeno del
turismo odontoiatrico va riducendosi sempre più e strana appare la
decisione di “Striscia” di occuparsene proprio nel momento di maggior
picco. Di solito – continua Briguglio - si opta per tali approfondimenti
in tempi di crisi per il settore ma in questo caso si va in
controtendenza. Da quel che mi è dato sapere ingenti sono i danni subiti
da pazienti italiani affidatisi a centri odontoiatrici di altri
nazionalità, costretti poi a tornare nel nostro Paese per ovviare al
disastro compiuto spesso frutto di terapie di breve durata non
confacenti con i tempi previsti. Inspiegabile è il fatto che l’inviato
Moreno Morello si sia rivolto ad un odontotecnico piuttosto che ad un
odontoiatra così come si sarebbe dovuto fare, non rendendosi conto tra
l’altro di aver intervistato una signora italiana con esperienza croata e
reduce da un intervento d’innesto osseo e d’implantologia con una
sigaretta accesa tra le labbra. Una controindicazione – conclude
Briguglio – evidente. Come si fa a credere e a fidarsi di quanto
diffuso? Perché anziché parlare di queste anomalie riscontrate
nell’odontoiatria croata, si è proceduti ancora una volta col diffamare e
con l’osteggiare le professionalità della nostra Nazione già messa in
ginocchio? Italiani: meditate, meditate!.
Domenico Briguglio Odontoiatra di Trani
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