Corriere dell'Ofanto |
Filannino aveva rimesso nelle mani del sindaco, Francesco di Feo,
le deleghe, motivando la decisione per il comportamento di
“scorrettezza politica” assunto dal primo cittadino nei suoi confronti. A
distanza di 24 ore, la stessa Filannino comunicava al
sindaco l’intenzione di revocare le sue dimissioni affidandogli ogni
diversa decisione sull’incarico assessorile, scusandosi per la
“intempestività della scelta operata” nel manifestare la propria
contrarietà.
La
“ricomposizione” è scaturita da un confronto in sede politica e
amministrativa in cui è stato riconosciuto che “il sindaco ha operato
nel rispetto dei canoni di carattere politico”. “Si è trattata -
commenta il sindaco Francesco di Feo
nel corso di una conferenza stampa da lui indetta per spigare l’accaduto
- di una scelta personale dell’assessore che ha registrato la
contrarietà del suo gruppo consiliare di appartenenza (Nuova Generazione), tanto che l’altro assessore, Giustino Tedesco,
ha preso le distanze partecipando alla riunione di giunta”. “La
decisione non ha nulla a che vedere con ragioni politico-amministrative,
forse - ha aggiunto il primo cittadino, non senza ironia - perché
ossessionata dal risparmio, e in tale ottica si era dimessa”.
“Evidentemente - sostiene di Feo - la verità è che, da qualche tempo, Filannino
sta subendo forti pressioni da parte delle opposizioni che hanno inciso
sulle decisioni di un assessore inesperto”. Il riferimento è alle
dichiarazioni, nell’ultimo consiglio comunale, del capogruppo di “Vie
Nuove”, Anna Maria Tarantino, la quale sostenne che si
trattava di una variazione di bilancio illegittima quella contenuta
nella delibera n. 118 del 29 agosto 2012 riguardante il pagamento dello
stipendio dei vigili urbani, che dal 1 settembre sono rientrati
dall’Unione dei Comuni.
Nella lettera di dimissioni, Filannino
informava il sindaco di aver “provveduto a comunicare al funzionario
responsabile del settore finanziario la necessità di provvedere alla
rettifica della variazione di bilancio, previa revoca della delibera di
giunta n. 118”, che prevedeva entrate per 175.000 euro, di cui 95.000
euro per proventi contravvenzionali della circolazione stradale e 80.000
euro dal gettito arretrato dei proventi. La giunta ha provveduto a
revocare la delibera in questione, approvandone un’altra che vede
confermati gli 80.000 euro ed eliminati i 95.000. Il sindaco, però,
spiega che “il provvedimento di revoca è frutto della mia iniziativa, in
data 11 ottobre, di invitare il dirigente dell’ufficio economico e
finanziario di procedere a verificare se la previsione di entrate
contravvenzionali fossero coerenti con quanto deliberato con la n. 118 e
se le affermazioni dall’opposizione potessero essere verosimili, ed è
emerso il riconoscimento dell’errore di calcolo da parte del comandante
dei vigili”.
Cosa accadrà adesso? Proseguirà il rapporto di collaborazione e di fiducia in giunta tra il sindaco Francesco di Feo e l’assessore Lucrezia Filannino? O verrà dato spazio alle ambizioni di altre componenti della maggioranza?
GAETANO SAMELE
Nessun commento:
Posta un commento