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News dalle Città della BAT

mercoledì 24 ottobre 2012

TUTTI NELLA PROVINCIA DI FOGGIA. DOPO LA BAT ANCHE ANDRIA ASSISTE AL PROPRIO FUNERALE. CHI PAGA?



Stiamo parlando della lunga fase preparatoria dei funerali della Sesta Provincia sin dal mese di luglio scorso quando già si sapeva la fine che avremmo fatto e sin da allora stimolavamo in tutti i modi, anche attraverso l’ironia e un pizzico di comicità, i politici del territorio affinché non si assistesse inattivi al giorno funesto.
Mesi sono trascorsi e noi non abbiamo mollato, continuando a cercare di aprire menti ottuse e orecchie otturate da cerume affinché si mettessero da parte soluzioni fantasiose che avrebbero messo a rischio il futuro di questo territorio.
Nel mentre i nostri amministratori sedevano al ricco banchetto inzuppando le mani nei pasti in distribuzione, gettando gli avanzi sotto il tavolo, noi venivamo trattati come giullari, senza essere ascoltati ed oggi non sappiamo ancora chi sarà il coraggioso che verrà a raccontare ai cittadini questa triste storia che ci ha portati tutti dritti nell’ade foggiano.
La nostra perspicacia e lungimiranza unitamente ad una forte dose di realismo ci rende lontani dalle responsabilità della funesta realtà di questa Provincia e con essa della nostra città.
Non vogliamo meriti, trofei, medaglie, targhe di encomio ed onori né cingerci la testa dell’elmo di Scipio ma nessuno osi tentare di portarci in quel calderone che vorrebbe tutti responsabili di quanto è accaduto.
Noi non ci stiamo perché, per fortuna, non siamo arrivati alla battaglia di Farsalo anche se qualcuno continua a fare di tutto perché ciò avvenga.
I cittadini sono stati tenuti completamente all’oscuro di manovre più o meno occulte, arcane e tutte illusorie con inganni al seguito, quindi giù le mani dai Cittadini che sono stati trattati come gladiatori che servivano al momento a far divertire consoli ed imperatori mentre si uccidevano a vicenda.
Cittadini come spettatori passivi di un gioco piccolo piccolo a cui è stato impedito di prendere parte anche se si trattava del nostro futuro e di quello dei nostri figli.
La barba non fa il filosofo. Se i filosofi dovessero essere giudicati dalla lunghezza della loro barba, sarebbero i caproni a vantare più diritti nel posto vacante.
                                                                                                          Il Presidente: Vincenzo Santovito

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