Cosa sappiamo realmente del mondo del
“Volontariato”? Nel gergo comune lo si associa ad una prestazione d’opera
gratuita in nome di una concezione filantropica della società. Ma quali sono
gli effettivi ambiti di intervento e di competenza, come si definisce e si
struttura? Qual è il ruolo attivo del volontariato'? Come valorizzarne
l'utilità sociale sia in termini di crescita dell'occupazione che di
organizzazione dei servizi?
La missione sociale del volontariato non è di
supplenza o di integrazione gregaria dei servizi pubblici, ma di promozione e
sostegno all’autonomia delle persone per contribuire al loro benessere, a
quello delle loro famiglie e delle comunità locali, specie quando fasce sempre
più ampie della popolazione e sempre più singoli e famiglie scivolano in
condizione di bisogno.
Il volontariato svolge anche specifici compiti
formativi e promuove una cultura delle relazioni, della solidarietà, della
cittadinanza. La sua azione si sviluppa, oltre
che nelle forme più dirette di solidarietà, anche come cittadinanza attiva,
come sollecitazione e supporto alla capacità di auto organizzazione solidale
delle persone soprattutto se disagiate e bisognose di sostegno e di quanti ne
hanno cura. Nonché nella promozione di un miglior rapporto tra le stesse
persone e i servizi pubblici, sia con il sostegno alla partecipazione, che
nelle forme dell’advocacy.
Per poter
funzionare, il volontariato necessita di un buon lavoro di rete per l’impresa
sociale, dove condicio sine qua non è
il principio di sussidiarietà - se un ente che sta "più in basso" è
capace di fare qualcosa, l'ente che sta "più in alto" deve lasciargli
questo compito, eventualmente sostenendone anche l'azione -.
Ma in quante realtà
riesce ad attecchire realmente e a fruttare? E il caso “Bisceglie” – e il
meridione più in generale - come si pone
rispetto a queste premesse?
Esistono degli indicatori e dei fattori che
favoriscono o incentivano la presenza di volontari all’intero di imprese
sociali, come il benessere del territorio in cui si vive e la disponibilità di
tempo. Da una rilevazione ISTAT recente si evidenzia una maggiore attività
ed un maggiore numero di volontari all’intero delle imprese sociali nelle
regioni del centro-Nord.
Il dibattito sulla presenza di volontari nel
mondo dell’impresa sociale è molto vivo e si può affermare con certezza che la
presenza di volontari rappresenta un elemento positivo che spesso favorisce una
maggiore attenzione alla qualità della vita di un paese.
Invitiamo gli addetti al settore
e i tanti volontari biscegliesi a discuterne Lunedi 18 febbraio dalle ore 19.00, in Via Tupputi 9 – Bisceglie, per trovare
insieme le risposte in un incontro di concertazione pensato come esercizio di
sussidiarietà che supera le differenze e lavora in rete.
Interverranno Lea Durante, ricercatrice
universitaria, esperta di politiche sociali e di genere, candidata SEL alla
Camera, e Felice Di Lernia,
co-fondatore e «anima» di Oasi2, onlus impegnata concretamente per il riconoscimento e
l’applicazione dei diritti fondamentali e inviolabili negati alle persone più
deboli in un contesto generale segnato da un progressivo e
grave impoverimento sociale, economico e culturale. Modererà l’incontro Alessandra Graziani, candidata
biscegliese Sel alla Camera.
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