Continua
la campagna per la raccolta delle firme necessarie per presentare le tre
proposte di legge su Tortura, Carceri e Droghe.
Difatti,
dopo l’iniziativa pubblica che si è tenuta davanti al Tribunale di Trani da oggi
è possibile firmare anche presso i seguenti comuni della Provincia Barletta – Andria – Trani, nelle ore di ufficio:
-
COMUNE DI ANDRIA
– Ufficio Anagrafe;
-
COMUNE DI
BISCEGLIE – Ufficio Elettorale;
-
COMUNE DI
BARLETTA – Ufficio URP;
-
COMUNE DI TRANI
– Ufficio Elettorale.
La
Campagna Tre leggi per la giustizia e i
diritti. Tortura, carceri, droghe si pone l’obiettivo di raccogliere entro l’estate
50000 firme per ognuna delle tre proposte di legge di iniziativa popolare depositate
lo scorso gennaio in Cassazione. Proposte che costituiscono un vero e proprio
programma di governo per ripristinare la legalità nel nostro sistema penale e
penitenziario.
La
prima, Introduzione del reato di tortura nel codice penale, vuole
sopperire ad una lacuna normativa grave. In Italia manca il crimine di tortura
nonostante vi sia un obbligo internazionale in tal senso. Il testo prescelto è
quello codificato nella Convenzione delle Nazioni Unite. La proibizione legale
della tortura qualifica un sistema politico come democratico.
La
seconda, Per la legalità e il rispetto della Costituzione nelle carceri,
vuole intervenire in materia di diritti dei detenuti e di riduzione
dell’affollamento penitenziario, rafforzando il concetto di misura cautelare
intramuraria come extrema ratio, proponendo modifiche alla legge Cirielli sulla
recidiva, imponendo l’introduzione di una sorta di “numero chiuso” sugli
ingressi in carcere, affinché nessuno vi entri qualora non ci sia posto.
Insieme alla richiesta di istituzione di un Garante nazionale per i diritti dei
detenuti, viene anche proposta l’abrogazione del reato di clandestinità.
Infine
la terza proposta, Modifiche alla legge sulle droghe: depenalizzazione del consumo e
riduzione dell’impatto, vuole modificare la legge sulle droghe che
tanta carcerazione inutile produce nel nostro Paese. Viene superato il
paradigma punitivo della legge Fini-Giovanardi, depenalizzando i consumi,
diversificando il destino dei consumatori di droghe leggere da quello di
sostanze pesanti, diminuendo le pene, restituendo centralità ai servizi
pubblici per le tossicodipendenze.
L’iniziativa
è promossa da A Buon diritto, Acat
Italia, A Roma, insieme - Leda Colombini, Antigone,
Arci, Associazione Federico Aldrovandi, Associazione
nazionale giuristi democratici, Associazione Saman, Bin Italia, Canapuglia, Carcere Possibile, CGIL, Funzione
Pubblica CGIL, Conferenza nazionale volontariato giustizia, Cnca, Coordinamento
dei Garanti dei diritti dei detenuti, Fondazione Giovanni Michelucci, Forum
droghe, Forum per il diritto alla salute in carcere, Giustizia per i Diritti di
Cittadinanzattiva Onlus, Gruppo Abele, Gruppo Calamandrana, Il Carcere Possibile Onlus, Il
detenuto ignoto, Il Naga, Itaca, Libertà e Giustizia, Medici contro la tortura,
Progetto Diritti, Rete della Conoscenza,
Ristretti Orizzonti, Società della Ragione, Società italiana di Psicologia
penitenziaria, Unione Camere penali
italiane, Vic – Volontari in carcere.
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