Specialisti degli assalti arrestati dalla polizia, contestata anche l'aggravante di aver favorito un'associazione mafiosa
Quattordici persone sono state arrestate dalla polizia ad Andria con le accuse, contestate a vario titolo, di detenzione di armi (anche da guerra) e per la rapina ad un rappresentante di gioielli durante la quale furono sparati colpi di kalashnikov. Agli indagati - ritenuti rapinatori professionisti - viene anche contestata l'aggravante di aver favorito un'associazione mafiosa.
L'operazione è condotta da uomini della squadra mobile della questura di Bari e del commissariato di polizia di Andria che stanno eseguendo un provvedimento di custodia cautelare emesso dalla magistratura barese a carico di 16 persone, due delle quali sono finora irreperibili.
Le accuse fanno anche riferimento al sequestro di armi (due kalashnikov, un fucile a pompa, pistole e centinaia di munizioni) sequestrate nelle campagne di Andria il 15 ottobre 2012. Particolari sull'operazione saranno resi noti in una conferenza conferenza stampa che si terrà alle 11 presso il commissariato di polizia di Andria.
L'operazione è condotta da uomini della squadra mobile della questura di Bari e del commissariato di polizia di Andria che stanno eseguendo un provvedimento di custodia cautelare emesso dalla magistratura barese a carico di 16 persone, due delle quali sono finora irreperibili.
Le accuse fanno anche riferimento al sequestro di armi (due kalashnikov, un fucile a pompa, pistole e centinaia di munizioni) sequestrate nelle campagne di Andria il 15 ottobre 2012. Particolari sull'operazione saranno resi noti in una conferenza conferenza stampa che si terrà alle 11 presso il commissariato di polizia di Andria.
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