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giovedì 18 luglio 2013

ANDRIA : TASSA RIFIUTI ANNO 2013, I CITTADINI SONO ANSIOSI DI CONOSCERE QUANTO PAGHERANNO IN MENO PER ESSERE STATI VIRTUOSI.

ANCHE I PREMI VANNO (CON)DIVISI.

Cresce ad Andria l’attesa da parte di cittadini ed imprenditori per conoscere di quanto sarà la riduzione sulla tassa rifiuti anno 2013 le cui richieste di pagamento non sono ancora state recapitate forse anche a causa del calcolo proprio della riduzione tanto attesa e pretesa. I Cittadini e le attività commerciali, industriali e artigianali a anche liberi professionisti che grazie ad un impegno costante, assiduo e neanche tanto facile né scontato hanno fatto si che la nostra città si pregiasse di un merito riconosciuto in tutto il Paese cioè quello di aver raggiunto e superato le percentuali di raccolta differenziata previste per legge, ora sono in attesa e l’attesa riguarda la premialità prevista proprio per aver raggiunto l’obiettivo e il risultato.
Sicuramente nessuno si aspetta che il premio possa minimamente essere rapportato a quello milionario previsto per la fortunata Azienda che effettua la raccolta e che ha registrato il risultato ottimale ma sicuramente una riduzione, uno sconto, un benefit, un buono benzina, un buono pasto, un biglietto al cinema o a teatro, un abbonamento gratis per il festival o un pacchetto dei preziosi ed introvabili grattini per la sosta sono attesi perché altrimenti non si capirebbe a cosa sarebbe servito tanto sforzo visto che neanche l’ambiente ne ha ottenuto vantaggio anzi paradossalmente è stato creato un enorme danno ambientale in quanto tutta la percentuale di raccolta che manca all’appello è disseminata per le strade, urbane e periferiche, oltre che per le campagne con enormi risparmi per i contadini che hanno fatto calare drasticamente il consumo di concimi mettendo, però, ad ulteriore rischio la salute umana e lo stesso raccolto che è stato contaminato forse anche per il futuro.
Se leggete bene queste poche righe di ironico c’è ben poco mentre tutto il resto è realtà, triste e misera realtà al punto che anche fare ironia diventa difficile.
Tornando alla riduzione della tassa rifiuti che tutti si attendono, esiste l’altra faccia della tassa cioè quella chiamata Tares, una parola che fa tanto paura e tanto tremare al punto che come tutte le cose brutte, bruttissime, le hanno riservate per ultime.
Infatti mentre viene richiesto di pagare le prime rate della vecchia Tarsu, i comuni, si riservano la sorpresa natalizia con l’ultima rata che come il grande botto di capodanno stenderà tutti. Questa sarà la strenna di Natale per gli italiani i quali fino ad allora avranno già sperimentato cosa significa l’aumento dell’iva, la reintroduzione dell’Imu, l’aumento di altri cinque punti percentuali della disoccupazione giovanile, la morte di altre 45 mila piccole imprese, l’aumento di enel, gas e soprattutto l’ulteriore sforzo per recuperare altri miliardi di euro per far fronte al quotidiano crescente debito pubblico e per continuare a pagare le pensioni d’oro perché quelle di ferro vecchio nel frattempo saranno praticamente quasi azzerate visto il deficit denunciato dal Presidente dell’Inps.
Tutto nero?
Assolutamente no, perché fino alla data del nuovo big bang si continuerà a ballare, a fare festa, a gioire, a spendere e spandere, ad inaugurare nuovi uffici di Enti inutili e moribondi per esaurire le ultime risorse e pagare le ultime promesse-cambiali elettorali e soprattutto si continuerà a dire che tutto va ben, proprio come quella vecchia canzone di Ombretta Colli.
Cari signori che avete il potere e il privilegio di decidere le nostre sorti sappiate che il sangue della formica l’avete già succhiato tutto ma forse non ve ne siete ancora accorti.
Ve lo ricorderemo noi il prossimo 21 luglio con il secondo anniversario della presa della bastiglia andriese.
Evidentemente quella esperienza e quella lezione civica non è servita a nulla, almeno questo lo pensano i gambalevati ma il Popolo la pensa esattamente al contrario.

  L’Associazione

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