Dalle 21 a Palazzo San Giorgio anche la premiazione
del concorso riservato alle produzioni indipendenti
Gran finale domani, sabato 24 agosto, per l’edizione numero 14 del TraniFilmFestival (Palazzo San Giorgio, ore 21). La quinta e ultima serata è dedicata alla premiazione dei cortometraggi finalisti, che saranno giudicati da quattro componenti del cast di “Razzabastarda”, film diretto da Alessandro Gassman: in sala ci saranno Manrico Gammarota (presidente di giuria), Giovanni Anzaldo, Sergio Meogrossi e Matteo Taranto. Ai quattro attori, che lavorano insieme da tanti anni ed hanno partecipato a diverse produzioni, teatrali e cinematografiche, con Alessandro Gassman, l’organizzazione del TraniFilmFestival assegnerà il “Premio Miglior Cast Aristico”. Nel corso della serata non è escluso un collegamento via internet con Gassman, che si trova all’estero. “Il premio al miglior cast artistico”, spiega il direttore del festival, Beppe Sbrocchi, “è una novità assoluta nel panorama cinematografico. In genere si premia il miglior attore protagonista, la migliore attrice, i migliori attori non protagonisti, ma mai l’intero cast artistico. E invece noi crediamo che vada riconosciuto anche il merito del regista e del direttore casting nel comporre un cast di prim’ordine, a prescindere dalle punte di diamante. Gli attori che premieremo nel corso dell’ultima serata lavorano insieme da tanti anni e ormai hanno un grandissimo affiatamento. Ci sembra giusto, dunque, offrire loro un riconoscimento”.
Gli stessi attori attribuiranno il premio della giuria di esperti ai cortometraggi vincitori, mentre il premio popolare è quello emerso dalle schede di votazione raccolte nel corso delle quattro serate precedenti.
Al termine delle premiazioni sarà proiettato “Razzabastarda”. Il film narra la storia di Roman (Alessandro Gassman), un migrante romeno, in Italia da trent’anni. Roman conduce un’esistenza misera, soprattutto emotivamente, tra gli ambienti della piccola delinquenza e lo spaccio di cocaina. Solo un pensiero riesce ad illuminare le sue giornate: l’amore per il figlio Nicu (Giovanni Anzaldo), orfano di madre, al quale vorrebbe dare una vita migliore della sua. La sfida su cui in fondo è basato tutto il film sarà proprio questa: riuscirà Roman a salvare il suo “cucciolo”? Anche Nicu finisce nel giro, mettendo nei guai se stesso e soprattutto il padre. Adattamento della piece teatrale “Cuba and his Teddy Bear” di Reinaldo Povod, “Razzabastarda” è la pellicola di esordio dietro la macchina da presa di Alessandro Gassman, che lo ha scritto, interpretato e diretto in un bianco e nero senza grigi intermedi sia cromaticamente che narrativamente, in un racconto a tratti feroce, dove tutti sono colpevoli.
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