Nei
giorni scorsi abbiamo ricevuto, a seguito di una interpellanza depositata dal
nostro Cons. Comunale E. Sgarra, risposta scritta, come da noi richiesto, su
alcuni interrogativi e dubbi relativi al bando Lum 2012/2013 e conseguente azione
amministrativa legata allo stesso, ovvero: come fossero state spese le somme
che il Patto territoriale nordbarese-ofantino, Provincia Bat e Comune di
Andria, hanno stanziato a favore della Lum, e se era nelle intenzioni
dell'Amministrazione stanziare fondi per l’anno accademico 2013/2014.
Nella risposta a noi pervenuta si
puntualizza come il Comune di Andria non abbia avuto implicazioni dirette nel
finanziamento delle borse di studio in favore di studenti del territorio per
l'A.A. 2012/2013. Si ribadisce come la sede di Trani sia adibita all'unica
attività di tutoraggio decentrato (di quali materie? A noi risulta che non
tutti gli insegnamenti siano stati attivati) e di come, lo scopo di queste
attività sia “permettere ai giovani studenti della zona, meritevoli e con
particolari difficoltà economiche di affrontare il personale percorso di studi
senza dover più sostenere enormi costi, oltre ad avviare un percorso virtuoso
di collegamento tra mondo della formazione e realtà produttive del territorio.
Tale affermazione assume ancora
più valore in questo momento di difficoltà economica e sociale”.
Il riconoscimento della
difficoltà in cui tante e tanti studenti, e le rispettive famiglie, si trovano
di sicuro sarebbe stato meritevole di menzione positiva, ma tale “virtù” cade
dinanzi alla discriminazione messa in atto dai punti previsti nel bando: si
riconoscono meritevoli di aiuto solo le studentesse e gli studenti della sesta
provincia pugliese e che, per di più, siano (non casualmente) iscritti alla
Università privata, è bene ribadirlo, Lum. La risposta scritta prosegue con un
passaggio che ha denotato scrupolo nell'approfondimento della questione;
diventa corpo del testo un passaggio della risposta ricevuta dall'Agenzia del
Patto NBO, che interrogata sulla questione afferma: “Questa Agenzia non ha né
impegnato, né speso, né erogato somme in favore dell'Università.
Per quanto ci consta, la
Provincia è in procinto di trasferire a questa società, che provvederà a sua
volta, in qualità di soggetto tecnico attuatore, ad erogare ai vincitori della
borsa di studio anno accademico 2012/2013, la somma di complessivi € 32.500,00
per n. 13 borse”.
Insomma, la Provincia sta per
liquidare le somme menzionate a favore di soli 13 studenti: ma quanti hanno
presentato istanza? Possibile che ci si ostini a perseverare nel finanziare un
bando palesemente discriminatorio e che sottrae somme invece a progetti, come
da tempo sostenuto, come il reddito di formazione, sperimentato a Barletta, o
altre misure indirizzate alla popolazione studentesca universitaria che ha
scelto il sistema formativo pubblico, già in evidente difficoltà? Si è scelta
invece la via di sostegno al processo della privatizzazione del sapere.
Sabato 16 novembre è arrivata poi
la nota a firma dell'attuale Presidente del Patto NBO, Dott. Maria Pasquale
Musci, di cui riprendiamo il seguente passaggio: “il Patto in rappresentanza e
su mandato dei propri soci interessava tutte le Università pubbliche e private
con sede principale in Puglia (Università degli Studi di Bari, Università degli
Studi di Foggia, Università degli Studi del Salento, Politecnico di Bari, e
Libera Università Mediterranea LUM) e inviava una “manifestazione di interesse”
per l’istituzione di una sede universitaria di tutoraggio o secondaria nel
territorio del Patto. Entro i termini richiesti, l’unica manifestazione
d’interesse ricevuta in risposta fu quella della LUM di Casamassima.” . Sa
ricordarci il Dott. Musci del tempo a disposizione degli Enti universitari che
avessero voluto candidarsi? A quanto ammontava? Noi valutiamo 15 giorni, perché
questi furono, un tempo di certo non congruo per poter esplicare tutti i
passaggi che un bando di tale portata comporta.
La nota a firma del Presidente
del Patto NBO vuole poi informarci di come, a fronte di un impegno previsto da
parte della Sesta Provincia di 500.000 euro, ed essendo state valutate
meritevoli di borsa nell'A.A. 2012/2013 solo 12 domande per un importo pari a
31.500 euro, siano presenti in cassa della sesta Provincia, vincolati per dieci
anni a favore della Università privata Lum, (se i conti tornano) ben 468.500 €.
All'epoca dell'indizione del
bando, assieme alle organizzazioni studentesche e sindacali, fu costruita una
grande mobilitazione ma a nulla è valsa visto che oggi, ancora una volta, siamo
qui a sottolineare come, al netto delle valutazioni tecnico-giuridiche che si
possano fare, la scelta messa in campo dalla Provincia Bat guidata da Ventola,
e dai Comuni facenti parte del Patto NBO, abbia una connotazione di
“detestabile” scelta politica.
Come Sel, assieme agli interventi
del coordinatore regionale Cataldo e del Cons. Reg. Michele Losappio, l'On.le
Fratoianni ha depositato interrogazione parlamentare al Ministro
dell'Istruzione Carrozza, al fine di chiede delucidazioni anche sul profilo di
costituzionalità che il bando prima, e la ratio dello stesso
conseguenzialmente, posseggono.
Davanti a tutto questo di certo
non abbiamo timore ad affermare che è stato compiuto sicuramente un grave
errore politico, che esclude di fatto la stragrande maggioranza della popolazione
studentesca, anche del nostro territorio, dalla possibilità di ricevere un
sostegno al percorso formativo universitario e di accrescimento culturale,
soprattutto nell'alveo dell'organizzazione del sapere di carattere pubblico, di
certo maggioranza nel nostro Paese.
Qui
la risposta: https://drive.google.com/file/d/0B0JIw3VAIEPcUTZPcldnRVk4eXc/edit?usp=sharing
f.to I coordinatori di Sinistra
Ecologia Libertà - Andria
Michele Lorusso - Valentina
Lomuscio
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