L’associazione Beni Comuni invita la cittadinanza a
partecipare ai due incontri pubblici che chiuderanno ‘FRED è tornato’, progetto a cura di Alessandra
Dicorato, Paolo Doronzo, Antonia Fiore e Salvatore Terlizzi risultato fra i
vincitori del bando ‘FRED 2012’
lanciato dal GOS –Giovani Open Space di Barletta.
Beni Comuni è insieme alle associazioni Archeoclub, Cesacoop Arte,Punto Focale e Wolakota, e agli esperti Ottavio Marzocca, Azzurra Pelle e Borgiac, partner del progetto e ne curerà la parte conclusiva.
Aderire al progetto ‘FRED è tornato’ ci è sembrato sin da subito il modo migliore per riportare in città un argomento lasciato dai più nel dimenticatoio. Oltre al valore intrinseco della nostra ex Distilleria in quanto antica fabbrica, crediamo essa abbia un ulteriore valore legato all’esser simbolo di un processo di lotta condotta negli anni ’90 da associazioni e singoli cittadini per tutelarla in quanto bene collettivo e salvarla dalla speculazione edilizia che avrebbe mangiato l’area nella quale lo storico complesso insiste se l’amministrazione comunale non l’avesse acquistata regalandola alla nostra Città.
Beni Comuni è insieme alle associazioni Archeoclub, Cesacoop Arte,Punto Focale e Wolakota, e agli esperti Ottavio Marzocca, Azzurra Pelle e Borgiac, partner del progetto e ne curerà la parte conclusiva.
Aderire al progetto ‘FRED è tornato’ ci è sembrato sin da subito il modo migliore per riportare in città un argomento lasciato dai più nel dimenticatoio. Oltre al valore intrinseco della nostra ex Distilleria in quanto antica fabbrica, crediamo essa abbia un ulteriore valore legato all’esser simbolo di un processo di lotta condotta negli anni ’90 da associazioni e singoli cittadini per tutelarla in quanto bene collettivo e salvarla dalla speculazione edilizia che avrebbe mangiato l’area nella quale lo storico complesso insiste se l’amministrazione comunale non l’avesse acquistata regalandola alla nostra Città.
Per questo abbiamo pensato di curare la conclusione del
progetto, proponendo ai cittadini di Barletta, e non solo, due momenti di
riflessione tra loro strettamente legati.
Stasera, presso ‘Cialuna libri eventi e gusto’ in via
Nazareth, 34, ci confronteremo con Raffaele Lopez e Serena Vischi sulla
necessità di compilare il censimento dell’intero patrimonio edilizio presente
all’interno dei confini del Comune. In particolare, aver chiaro il numero delle
strutture edilizie sfitte, vuote, non utilizzate (ed eventualmente la
superficie) e le superfici edificabili residue, permetterebbe di monitorare l’offerta
edilizia e valutare il fenomeno del consumo di suolo sul nostro territorio.
Tale censimento renderebbe pubblico l’elenco dei beni immobili appartenenti al Comune di Barletta le cui sorti crediamo debbano essere decise solo attraverso un serio confronto con i cittadini. Non poche perplessità e proteste ha infatti suscitato il “Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni Immobiliari” approvato dapprima il giunta e lo scorso venerdì in consiglio comunale dall’amministrazione Cascella.
Tale censimento renderebbe pubblico l’elenco dei beni immobili appartenenti al Comune di Barletta le cui sorti crediamo debbano essere decise solo attraverso un serio confronto con i cittadini. Non poche perplessità e proteste ha infatti suscitato il “Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni Immobiliari” approvato dapprima il giunta e lo scorso venerdì in consiglio comunale dall’amministrazione Cascella.
Domattina, appuntamento alle 9.30 al GOS – Giovani Open
Space di Barletta. In una delle 4 aree riqualificate della ex-Distilleria,
cercheremo di approfondire lo status giuridico di un ‘bene comune’ grazie all’avvocato Bruno
Acconciaioco. Noi dell’associazione Beni Comuni infatti auspichiamo la presenza
di tutte le realtà sociali ed i cittadini interessati al destino dell’area
dell’ex-distilleria affinché si possa creare subito un movimento in grado da
una parte di promuovere il recupero della restante parte dello storico
complesso industriale, ad iniziare dall’edificio centrale, dall’altra di
sperimentare una nuova forma di gestione dei beni pubblici che sia realmente
partecipata. Questo iniziando, perché no, dalle aree recuperate dell’ex
distilleria e pronte ad essere vissute dalla cittadinanza.
Numerosissimi sono gli esempi fallimentari di gestione pubblica, privata o mista di beni dall’intrinseco valore sociale perché appartenenti a tutti, all’intera collettività e non certo ‘a nessuno’. Numerosi nello stesso tempo sono gli esempi di gestione comune e partecipata degli stessi beni, dei quali i cittadini si prendono cura direttamente.
Sabrina Salerno – Associazione Beni Comuni
Numerosissimi sono gli esempi fallimentari di gestione pubblica, privata o mista di beni dall’intrinseco valore sociale perché appartenenti a tutti, all’intera collettività e non certo ‘a nessuno’. Numerosi nello stesso tempo sono gli esempi di gestione comune e partecipata degli stessi beni, dei quali i cittadini si prendono cura direttamente.
Sabrina Salerno – Associazione Beni Comuni
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